Capitolo 5

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RUFUS  

Dopo aver portato mio fratello alla reggia torno da Sin: non vuole che stia lontano da lui per troppo tempo, ha una strana affezione per la mia persona, non so distinguere se sia più per il mio aspetto o per il mio carattere. Arrivato a Hiro mi spoglio ed entro in doccia.

Chiudo gli occhi e lascio che l'acqua mi scorra sul viso. Ora che Sin mi ha morso mi sento un po’ strano ma più forte, sono giorni ormai che mi alleno con lui, ma ogni tanto devo tornare a casa per non destare sospetti. Nessuno deve sapere che sono un vampiro. Per allenarmi mordo ogni animale che trovo ed ho morso anche la spalla di Leila ma non riesco a trattenere  il sangue, tutte le volte che lo ingerisco lo rigetto. Domani dovrò andare da Moon e morderla perché diventi una di noi... Un vampiro. Non posso farlo... Ma devo. Non ho scelta se voglio stare con mio fratello. Sin mi ha prposto di ucciderla, sarebbe tutto più facile ma io… lei… se voglio che viva l’unica soluzione è morderla. E io lo voglio. È la mia più cara amica e sono costretto a rovinarle la vita. Sono un egoista, un mostro. Mi salgono le lacrime e non le trattengo, non ho paura di piangere.  

                                               ***

Rufus!  

Sin entra in bagno mentre, a torso nudo, mi sto asciugando i capelli con un asciugamano. Si ferma vicino a me e guarda la mia immagine nello specchio.  

Quando hai finito vai a dormire che domani è il grande giorno. Ti aspetto a letto.

Mi bacia sul collo e se ne va. Batto un pugno contro il muro. Non so cosa fare. Non voglio che muoia, ma non voglio morderla. Mi tormento tutta la notte con questo dilemma e l'indomani passo tutta la giornata tirando con l'arco. Se mi occupo in qualcosa evito di pensarci.

                                                  ***

É ora, preparati.  

Sin mi sveglia dal pisolino pomeridiano.

Si, ora mi preparo.

Mi metto il mantello e mi ci avvolgo. Penso intensamente alla reggia di Ambra e ci arrivo. Salgo le scale ed entro nella stanza di Moon. Sta dormendo, é così bella quando dorme... Le accarezzo i capelli bianchi mentre si gira ed apre gli occhi. Sta per urlare ma le premo una mano sulla bocca.

Sono Rufus, tranquilla.

Rufus... eravamo così preoccupati... sei sparito senza dire nulla e volevo dirti che ti...  

La bacio, è l'unico modo che ho per avvicinarla senza insospettirla. Lei si siede sul letto continuando a baciarmi. Senza smettere di stringerla a me la bacio sulla mandibola e poi scendo fino ad arrivare al collo. Conto fino a tre perché non ce la faccio, sono debole, un vigliacco.  

Mordila, mordila!  

La voce di Sin nella mia mente, la fiamma nel petto, sollevo un secondo lo sguardo che incrocia il suo. Lo sapevo che mi avrebbe seguito. Non ho scelta. Di scatto tiro fuori i canini e la mordo. Lei urla e piange, sta piangendo perché si fidava di me, mi amava più di quanto credevo di amarla io, lei mi amava davvero. Era mia sorella, e l'ho tradita.

Lacrime scendono lungo le mie guance. Mi stacco dal suo collo e le sussurro nell'orecchio  

Mi dispiace, ora sono suo, l'ho fatto per il nostro bene.

Le bisbiglio disperato

Perdonami se sono stato egista

Alzo la testa di scatto perché sento dei passi in corridoio;  Sin mi

afferra per il braccio e mi avvolge nel suo mantello. Ho ingerito il suo sangue e ora ho i conati di vomito. In un attimo siamo di nuovo nella sua camera, ormai diventata nostra, e allora corro in bagno a vomitare. Lui lascia che mi sfoghi e che impari sbagliando, non prova nulla per me, sono solo un giocattolo. Quando ho finito di ripulirmi dal sangue, mi sdraio sul letto e piango, piango per lei, per quello che ho fatto, per quello che sono diventato. Sin mi si avvicina, mi accarezza e mi bacia, io lo lascio fare, che faccia di me quello che vuole: per stasera non mi interessa.

LEILA

Entro nella stanza e trovo Moon in una pozza di sangue. Le vado vicino e le sollevo la testa.

Piango disperata e intono il canto che mi cantava mia madre prima di addormentarmi, all'occorrenza ogni canto é impregnata di magia, e serve a curare le diverse malattie e ferite.

Spero che possa servire almeno a fermare l'emorragia. Guardandole il collo noto due fori dai quali escono fiotti di sangue caldo. Non so chi sia stato ma lo prenderò e lo esporrò ai raggi solari senza anello. Riderò guardandolo bruciare. Lo guarderò soffrire alla luce del sole fino a quando non si sbriciolerà come cenere. Odio i vampiri, non ne voglio mai più vedere uno. Nessun altro sarà morso finché io sarò viva.  

Guardo di nuovo Moon e la sollevo dal suo letto ormai pieno di sangue ha smesso di respirare. Cammino cantando una melodia triste e malinconica, la porto fuori dalla reggia e la foresta si unisce al mio canto di dolore. Arrivo in una radura isolata dal resto del mondo e adagio il suo corpo senza vita per terra. Mi sdraio vicino a lei senza smettere di cantare e veglio tutta la notte. Mentre veglio delle fate si uniscono a me e ci circondano per proteggerci. Finiamo di cantare e la guardo meglio... si muove... si è mossa! Boccheggia due o tre volte.

Moon, Moon puoi sentirmi? Sei in grado di sentirmi?  

Apre gli occhi che subito le si tingono di un rosso intenso quasi viola.

Moon, cosa ti succede?

Un bagliore nero traspare sotto la sua maglia e lei urla.

Andate via!

Urlo alle fate che avevano cantato con me e loro si dileguano.

La scuoto con forza nel tentativo di zittirla ma subito lei si libera dalla mia presa e mi solleva per la gola. Possiede una forza enorme rispetto a prima, ed ha i canini.  

Mi si annebbia la vista per la mancanza di ossigeno e inizio ad annaspare premendo sul suo braccio. Devo liberarmi e prendere fiato, non posso lasciarla fare come se nulla fosse. È vicina a me, abbastanza vicina perché un mio calcio possa farle mollare la presa. Mi dispiace, ma devo farlo. Le tiro un calcio sotto la spalla che ha l'effetto sperato, mi lascia la gola e io indietreggio per poter prendere fiato. Cosa faccio adesso? Devo trovare Yuki, lui può aiutarmi. Corro in direzione della reggia di Ambra sperando che lui sia lì ad aspettarmi. Moon non mi insegue ma corre nella direzione del casato Hiro. A questo punto deduco che anche Rufus, che sparisce

misteriosamente per tre o quattro giorni di seguito,sia stato vittima di Sin. So chi l'ha morsa e cosa vuole ottenere facendo così. Devo proteggere Aron e Yuki, ne ho già perse troppe di persone importanti per colpa di Sin Hiro. Torno ad Ambra e chiamo Nidwal.

Trova Aron a qualsiasi costo. Sin non deve arrivare a lui prima di te. Non posso perdere anche lui ora. Non posso.

Lo troverò.

Nidwal si dirige verso Riva Ombrosa a cavallo.  

Spero solo che Aron stia bene.  

Entro nella mia stanza mentre mi rigiro tra le mani la mia collana. Un cristallo. Non so neanche perchè papà me l'abbia data... So solo che é sempre stata qui, sul mio petto, a tenermi compagnia da quando lui se n’è andato. Sempre. Mentre gioco con i suoi riflessi mi addormento.  

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