THIRD PERSON
Dopo che Sirius scese le scale, si trovò in un'atmosfera di completa indecenza. Remus e Peter si stavano baciando , Marlene e Alice erano in gonna e reggiseno, James era senza camicia e Frank stava bevendo una qualche bevanda di troppo.
"Ragazzi ma che diamine sta succedendo?!" Chiese stranito il giovane Black.
"Oh andiamo Felpato! Ci stiamo solo divertendo! Sono bello senza camicia vero?" Disse James ridendo.
Nel frattempo Remus e Peter avevano smesso di baciarsi e guardavano tutti con le guance rosse."E voi due, da quanto state insieme?" Chiese riferendosi ai due ragazzi.
"Noi non stiamo insieme! Abbiamo giocato e ci hanno obbligato!" Disse in sua difesa Remus.
"COSA CAVOLO AVETE COMBINATO?!VI RENDETE CONTO CHE SONO LE TRE DEL MATTINO, IDIOTI!" disse una voce strillante e disperata
"Ed ecco che la Evans ci ha raggiunto con i suoi toni soavi..." Disse Sirius mettendo una mano sulla fronte .
"Ciao dolce Lily, vuoi rimanere con noi?" Chiese James gentilmente.
"Non mi unirei in qualsiasi cosa c'entrassi tu, nemmeno se fossi l'ultima possibilità di avere dell'acqua in un deserto disperso e dimenticato da Dio."
"Uh Evans come siamo poetiche" disse di nuovo Sirius prendendo una bottiglia di Firewiskey ancora piena e aprendola.
"Sapete che è illegale ad Hogwarts vero?!" Disse Lily più forte
"Oh rilassati Lily. Per una volta lanciati andare" le disse Emmeline che era l'unica a non essere mezza ubriaca.
"Em, ti rendi conto che Alice e Marlene sono solo in reggiseno, che Frank è ubriaco perso, e Mary è sdraiata sul pavimento , vero?!" Chiese con tono fintamente gentile e alquanto nervoso
"Cavolo Evans, ci stiamo divertendo! Basta pensare alle regole, sei opprimente! " Le disse James
"Io non sono opprimente Potter! Ti faccio vedere io..." Rispose Lily a tono, prendendo una delle tante bottiglie. Si sedette accanto alle amiche, bevendo buona parte del liquido.
"Bene allora via al divertimento" disse con un ghigno Sirius.
Ore dopo erano tutti ubriachi persi. La scena era più che strana. Frank e Alice erano collassati insieme ad Emmeline sul pavimento, vicino Mary. Lily tentava di strusciarsi contro James che le chiedeva di spostarsi ogni secondo, facendo appello a quel poco di lucidità che gli era rimasta. Non voleva che il loro primo bacio venisse dimenticato da lei, qualche ora dopo. Sirius stava ballando sul tavolo bevendo quella che era la terza bottiglia e ,a parere di Remus, in una di quelle c'era anche qualche pastiglia. Quest'ultimo era sul divanetto davanti al fuoco parlando e ridendo con qualcuno che secondo lui , gli era vicino. E Peter dormiva.
"Potter, potterino, potteruccio! Mi sento così leggera!! Mai pensato a quante stelle ci sono nel cielo, te le potrei far contare ad uno ad uno." Disse sensualmente Lily mordendo l'orecchio di James, che cercava di scollarsela di dosso. Non voleva baciarla adesso, figuriamoci fare altro.
"Lily è tardi, va' a dormire."
"Ma io non voglio! Dai ti prego, non lo saprà nessuno!"
"Lily va' a dormire. Non me lo chiederesti se fossi sobria, andiamo" così James la prese in braccio e nonostante si dimenasse , la pietrificò sulla poltrona.
"Ora io sveglio una delle tue amiche e ti faccio portare a letto"
James svegliò bruscamente Mary e Marlene, dicendo di portare la rossa in camera. Loro, forse un po' in colpa per aver lasciato che l'amica si riducesse in quel modo, la portarono in stanza anche se erano quasi più barcollanti di lei.
A quel punto il rumore di qualcosa di rotto e pesante che si schiantava al suolo, arrivò all'orecchio di James. Sirius era caduto dal tavolo, rompendolo.
"Felpato! Cristo, dovevi bere per forza così tanto?! Ti sei fatto male?" Disse poi il ragazzo verso il suo migliore amico.
"T-Tutto bene" disse con una voce stridula.
"Vuoi essere portato in infermeria Sir?"
"No, dovrebbero già esserci troppi amici in infermeria, per farcene entrare altri." Disse ridendo Sirius
"Sir, lei sta bene. Non c'è nulla di male se vai in infermeria. Capito?"
"No! Sei tu che non capisci! Noi siamo stati qui a festeggiare, festeggiare cosa? Lei è ancora ferma in quel lettino, rischiava di morire, lo capisci questo?! E noi siamo qui a bere e ridere, e lei? No, lei non può farlo perché non si muoveva fino a qualche giorno fa, e mi sono sentito inutile. Cazzo siamo i suoi amici e non abbiano fatto nulla, se non litigare in biblioteca con quei due. "
"Non è colpa mia se quel tizio gli è entrato in testa, ok? Abbiamo cercato di aiutarla e non ci siamo riusciti, perché te la prendi tanto?"
"Va bene James, non devo prendermela tanto. È il momento che mi alleggerisca, vero? Saresti più felice, giusto? Bene allora vado a dormire, non vorrei disturbarti con i miei pensieri..." Disse Sirius barcollando, guardando con fare impassibile il suo amico.
"Ne riparliamo domani, da sobrio"
"No, non ne riparleremo mai più invece. Perché , caro amico, non saresti capace di ammettere che sei coraggioso come un grifone ed egoista come una serpe. Non sei capace di ascoltare, parli di quella lì come se fosse il centro del mondo. E di noi, ti importa ancora qualcosa di noi? Di come si senta Remus ultimamente, quando sei impegnato con le ronde insieme alla Evans, e mi chiede di te come un'agnellino. O di come si senta Peter, quando in dormitorio ti cerca, quando vuole un aiuto ad incantesimi e tu non ci sei mai per il Quidditch. O di come mi senta io, quando faccio incubi la notte, e ti chiamo sottovoce per sapere se sei ancora sveglio e non ottengo risposta perché tu non sei mai salito in camera, passi il tempo in sala comune a bere bottiglie su bottiglie, come ho fatto io stasera. Ma no, non ti importa più, stupido cervo ipocrita."
E sparì dietro le scale del dormitorio maschile. James fissò a lungo quel punto, fino a quando si decise a sedersi e pensare.
Nonostante non fosse troppo lucido, aveva capito le parole del ragazzo. E così, passò la notte a rimuginare su quello che gli era stato detto, con accanto un dormiente Remus.[Angolo Autrice]
Ciao a tutti!! Spero come al solito che il capitolo vi sia piaciuto ❤️
Baci
-Elena☀️
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~The Things I Never Told You~
FanfictionAmbientata nell'epoca dei malandrini, Cassiopea Ravenwood si ritrova senza spiegazione in una realtà diversa, che non le appartiene.Non sa come tornare indietro, nella tranquillità che dopo la guerra, le spettava di diritto. In un mondo pieno di ter...