7- To Die For

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Lily abbracciò la mora con un sorriso a trentadue denti,  mentre Mary corse fuori dalla grande stanza per chiamare Madama Chips. Al suo arrivo, l'infermiera era abbastanza sconvolta.

"Signorina Ravenwood! Stia ferma, devo controllarla! Per l'amor del cielo, vado a chiamare Silente!" Disse per poi correre fuori.

Un uomo con la lunga barba e gli occhiali a mezzaluna, dietro a cui spiccavano due vispi occhi azzurri entrò ,dopo qualche minuto, nella stanza.  Silente era appena arrivato, con la solita aria bonaria, dicendo:
"Salve Signorina, sono felice si sia svegliata. Gradirei che, una volta essere tornata in forze, passasse dal mio ufficio, ho alcune cose da dirle. Farò entrare i suoi amici, sono stai così in pena per lei. Adesso però devo andare, buona guarigione."
E se ne andò così come era arrivato, con passo silenzioso e un sorriso tranquillo.
Ma la calma durò ben poco, perché dopo qualche pozione dal sapore disgustoso, arrivarono i suoi amici. Primo tra tutti Remus, con un'aria trafelata fece il suo ingresso nell'infermeria .

"Cassie! Oh mio Dio,sei sveglia! Sono così felice!" Disse il ragazzo abbracciando Cassie sul lettino.

"Anche io sono felice di vederti Remus..." disse abbracciando a sua volta il biondo.
Dietro Remus, arrivarono anche James,Sirius e Peter seguiti a loro volta da Severus e Regulus.

"Ciao bella addormentata, ti trovo bene" disse scherzando James, ridendo sul pessimo stato della ragazza. Aveva i capelli ricci legati, due grosse occhiaie intorno agli occhi blu ed era notevolmente più magra.

"Grazie James" disse ridendo a sua volta la ragazza.

"Ravenwood" disse con fare distaccato Sirius, che nonostante tutto non riusciva a nascondere la grande gioia nel vedere sveglia la riccia.

"Black" rispose sorridendo.
"Ragazzi! Siete qui !" Continuò poi la ragazza verso i suoi amici Serpeverde cercando di alzarsi dal lettino. Prevedibilmente non ci riuscì, ma i due apprezzarono lo sforzo e corsero ad abbracciarla, subito ricambiati da lei, che li tenne stretti per un po'.

"Ehm... Non vorrei interrompere il momento toccante, ma almeno io vorrei sapere cosa ti è successo" disse con un tono irritato Sirius, un tono quasi...geloso?

Anche Cassie trovò una piccola punta di gelosia in quelle parole, ma non vi diede peso.

"Non so con esattezza cosa sia successo. Ricordo di essere svenuta e mi sono ritrovata in un limbo. Non c'era felicità, risate, non riuscivo nemmeno ad immaginare il vostro viso.  Mi torturava mentalmente, mi faceva vedere delle cose, cose disumane per chiunque. Voleva leggermi la mente, ci ha provato molte volte, ma io non potevo permetterlo, avrebbe visto anche voi. Mi ha torturato ancora di più. Mi stava uccidendo lentamente, senza alcuna fretta. Poi ho sentito una voce, mi ha fatta svegliare, è merito suo se sono qui"

Parlando il suo tono di voce si era abbassato sempre di più senza che la ragazza se ne rendesse conto

"Di chi era la voce che hai sentito? Cosa ha detto?" Chiese curioso Regulus

"Io... io non lo so" disse Cassie abbassando la testa.

Bugia. Lei sapeva perfettamente di chi era la voce, sapeva cosa le aveva detto. Era stata quella voce a convincerla, quelle parole così vere. Ma se avesse detto chi era stato a parlarle, se avesse detto che quel suono le era sembrato melodioso, se avesse detto che il sentire quella voce le era maledettamente piaciuto avrebbe mandato a monte tutto. Inoltre avrebbero sicuramente preso in giro il ragazzo per quello che gli aveva detto.
Non avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo.

"Oh, peccato. Ma ci sentivi mentre ti parlavamo? " chiese di nuovo Regulus.

"Non sempre, ho sentito Lily una volta e mentre mi parlava delle lezioni, James quando mi ha descritto nei minimi dettagli la partita di Quidditch contro Corvonero e Severus che mi spiegava lui-sa-cosa e del procedimento eccessivamente semplice di una qualche pozione. Nessun'altro. Erano i momenti in cui ero più forte, potevo permettermi di tendere l'orecchio e ascoltare quello che dicevate... mi dispiace di non aver sentito altro"

Altra bugia. Aveva sentito anche qualcos'altro , ma quella persona era evidentemente sollevato nel sapere che la ragazza non ricordasse quello che le aveva detto.

Le erano mancati. Soprattutto James, le era mancato perché era l'unico che poteva ricordargli dolorosamente il suo passato, o meglio dire il suo futuro. Le ricordava il suo migliore amico, Harry.

Non sapeva se il mondo sarebbe stato lo stesso quando sarebbe tornata, se in questo momento il tempo stesse scorrendo o se fosse fermo. Non sapeva se sarebbe mai sopravvissuta, se sarebbe tornata a casa. Ma era felice comunque, consapevole che in qualunque modo si sarebbe chiusa quella faccenda, Harry sarebbe stato bene. In fondo Hermione era molto intelligente, più di chiunque a suo parere, non  avrebbe mai permesso al proprio ragazzo di fare qualche idiozia. Hermione ed Harry erano davvero una bella coppia, perennemente in disaccordo certo, ma era bello così.

Dopo qualche altra chiacchiera, i ragazzi dovettero uscire dall'infermeria sotto ordine di Madama Chips. Adesso stava meglio. Avrebbe lottato per sconfiggere Voldemort, avrebbe fatto di tutto per salvare i suoi amici, sarebbe morta per salvarli se fosse stato necessario.

[Angolo Autrice]
Ciao a tutti piccoli nargilli! Scusate se ci ho messo un po' a pubblicare...  In questa parte c'è pure un pizzico di Harmione, ma perdonatemi non sono riuscita a trattenermi 😄😍
Spero che vi sia piaciuto ❤️
Baci
                        -Elena☀️

~The Things I Never Told You~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora