21-You Make Me Sick, Black

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CASSIE'S POV

Mi baciava senza un pretesto, mandando al diavolo tutto e si pentiva poco dopo. La amava e lo detestavo per questo.
Lo guardavo e mi rendevo conto che tutto quello che avevo sentito, quello che avevo provato, non significava più nulla.

Se mi aspettavo di piacergli almeno un po'? Si, lo ammetto.

Se mi aspettavo che avrebbe lasciato Marlene per me ? Si, forse ci speravo.

In quel momento non mi aspettavo nulla. Ma infondo non era colpa sua, l'amore così come il cuore, non si comanda.
Ho pensato a lui,  ho fatto come sempre. Sono stata di nuovo la miglior amica altruista di Harry Potter,  per l'ultima volta.
L'ho lasciato andare. Se amava Marlene, non potevo impedirlo. Ma non l'avrei perdonato. Io sono fatta così, non so perdonare, non se mi è stato fatto troppo male.

Corsi velocemente per arrivare alla torre. Attraversai il quadro e arrivai nella Sala comune. Era deserta ed io ero di nuovo sola.

Salii nella mia stanza e mi sedetti sul letto. Poi presi un libro dal mio baule e l'occhio mi cadde sul  vecchio scritto rovinato intitolato "Mansfield Park". Chiusi  di scatto il baule per togliere quel libro dalla mia vista.
La letterature inglese mi piaceva parecchio, ma non la Austen.
Nei suoi libri le donne erano così dannatamente coraggiose e si guadagnavano il lieto fine.
Questo poteva essere carino nei primi due libri, ma dopo diventa davvero troppo scontato. 
E poi cazzo, il lieto fine non esiste. La guerra era finita e io mi ritrovavo di nuovo nella merda, con un'altra guerra. Baciavo il ragazzo che mi piaceva e lui mi sbatteva in faccia che non l'avrebbe mai fatto se non per impulsività. Per non parlare del fatto che Voldemort sarebbe potuto entrare nella mia mente quando più lo desiderava, portandomi in uno stato di coma. Direi che andava tutto bene.

Sia chiaro non mi sto autocommiserando, sto solo dicendo come stavano realmente le cose. In pratica era tutto una merda.

A distogliermi dai miei pensieri fu Alice, che entrò nella stanza come un tornado. Si sedette velocemente vicino a me e non disse nulla per cinque minuti buoni.
Poi, quasi come un gesto automatico, mi gettò le braccia al collo, tornando infine alla sua composta posizione iniziale.

"Allora... Black, non è così?"

"Già"

Fu l'unica cosa che riuscì a dire. La guardai con fare stanco, tipico di chi aveva le palle piene di quella situazione. Ma nessun rimprovero uscì dalla sua bocca, nè parole di compassione. Si voltò verso di me e sorridendo esclamò:

"Cazzo, hai buon gusto , Ravenwood."

Si lasciò sfuggire un sorriso e io ricambiai debolmente.

"Grazie Alice. Ma sono decisamente stanca di tutto. Di vederli baciarsi ogni minuto della propria vita, di guardarli nei corridoi e anche di lui. Non credo sia normale che passino tutto il tempo a sbranarsi come lupi, per di più davanti a me. Insomma fate qualcos'altro!
Ho le palle piene di lui, di aspettare e di tutto questo! Non sono una persona paziente e per quanto sia sbagliato, non sono fatta per perdonare. Vuoi sapere cosa mi ha detto?" chiesi con voce rabbiosa e amareggiata.

"Ti ascolto"

"Mi ha detto che non avrebbe dovuto baciarmi, è stato orribile per me. Ma non ho intenzione di far finire la mia vita per questo. Che cosa ne pensi?"

"Penso solo che tu sia troppo orgogliosa per accettare che ha distrutto una piccola parte del tuo cuore". Sorrisi tristemente alla mia amica e dopo uno sguardo pieno di tensione, presi la sigaretta dalla mia tasca e l'accesi con la bacchetta.

SIRIUS' POV

Era andata via, ma non ne fui sorpreso.  Ero stato io a dirle che non potevo più rimanere lì, lei mi aveva solo tolto l'imbarazzo di muovermi per primo.

Tornai nella Sala Grande e mi sedetti di nuovo al mio posto, lanciando un'occhiata a Remus, lasciando intendere che dopo gli avrei raccontato tutto. Marlene si attaccò di nuovo al mio braccio, come sempre d'altronde, sfiorando con le labbra la mia mascella.

"Marlene, aspetta. Dobbiamo parlare..."

"Certo tesoro, dimmi quello che vuoi."

"Non qui, tra dieci minuti vicino al Lago Nero."

"Va bene, Sir."

Uscì nuovamente dalla grande Sala e camminai nel grande parco desolato, pensando che forse rifiutare un bacio così bello, fosse stata una scelta pessima.

Raggiunsi presto il Lago Nero e mi sedetti sull'erba ad aspettarla. Era arrivato il momento di farlo. Era inutile continuare ad ingannarsi, io non l'avevo mai amata e mai l'avrei fatto. Neanche se mi fossi impegnato, non sarei riuscito a provare nulla di più che un semplice affetto. E poi dopo quel bacio mi sentivo irrimediabilmente un traditore e questo non faceva per me.
Arrivò con il solito passo veloce e nevrotico, tipico di chi è affetto da una grave mania del controllo, e si sedette con un sorriso vicino me. Mostrava tutti i denti perfetti e con gli occhi mi incoraggiò ad iniziare il mio discorso che non avevo minimamente preparato...

"Tra noi non può più andare avanti" dissi secco.
Da come vidi cambiare la sua espressione capì che si aspettava più una cosa come un fidanzamento ufficiale, e non di essere mollata.

Il suo viso incorniciato dai capelli biondi, diventò rosso di rabbia.
Boccheggiava alla ricerca di qualcosa di abbastanza velenoso da dire, ma riuscì a pronunciare solo poche parole

"E sentiamo, per quale motivo?"

"Perché ti voglio bene, e fra noi nn può esserci che questo, un grande affetto"

"Non sembrava così quando mi hai scopata nella Torre di Astronomia, o nella Sala comune, o negli spogliatoi."
Disse infuriata, rivolgendomi uno sguardo truce.

"Lo so, ho sbagliato, ma adesso ho capito, non avrei dovuto farlo. Mi dispiace davvero Marlene"
Cercai di pronunciare quelle parole con più gentilezza e dispiacere possibile, ma il risultato non fu esattamente quello che mi aspettavo.

Mi diede uno schiaffo e fece abbastanza male, ma sapevo di meritarlo.

"Dimmi, chi è la puttana che ti scopi adesso?"

"Non c'è nessun'altra"

"Non ci credo. Mi fai schifo Sirius Black"
E andò via infuriata, lasciandomi solo, sotto quell'albero.


[Angolo Autrice]

Salve a tutti! So che questo capitolo non è molto bello, ma serve come filo conduttore per comprendere l'attuale stato d'animo dei protagonisti e motivare le scelte future.
Vi ringrazio come sempre di leggere la storia, anche se forse siete rimasti in pochi 😅
Baci

             -Elena☀️




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