Capitolo 8

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Arrivo all'aeroporto di Boston, prendo la valigia e incomincio ad incamminarmi. All'uscita vedo mia madre  che corre verso di me appene mi vede.
A:"Janieee che bello che sei tornata. I tuoi fratelli mi stavano facendo uscire pazza."
J:"ciao ma. E dove sono le due pesti?"
A:"a casa ma sono svegli. Ti stanno aspettando. Non vedono l'ora di avere i loro regali."
J:"d'accordo andiamo."
Prendiamo l'auto e ci dirigiamo a casa. Mamma nel frattempo mi riempe di domande.
A:"allora Jane com'era l'Inghilterra?"
J:"Bella."
A:"Sei andata a Buckingam Palace? Hai visto il cambio delle guardie? Hai visto anche la regina? E il principe?"
Rido
J:"si ma sono andata buchingam Palace ma non ho visto ne la regina e ne il principe."
Mezz'ora dopo siamo a casa.
F/T:"JANEEEEEEEEE. Bentornata. Ci sei mancata. Allora cosa ci hai portato?"
J:"come siete impazienti. Aspettate che metto la valigia in camera e vi darò le vostre cose. E vi devo far vedere una gran cosa."
F:"Va bene. Ti aspettiamo qui."
Salgo su in camera e prendo il computer dalla valigia. Lo accendo e vado su Skype.
Chiamo Maura.
M:"Ehi Jane tutto apposto? Sei arrivata?"
J:"Si Maur. E tu, stavi dormendo?"
M:"no non preoccuparti. Allora i tuoi fratelli sono contenti che sei tornata?"
J:"la prima cosa che mi hanno chiesto sono i regali." Rido
M:"gli sono piaciuti?"
J:"non glieli ho ancora dati. Sono venuta subita in stanza per contattarti."
M:"allora corri, ci sentiamo domani."
J:"giusto devi andare a dormire sono le 4 da te. Buonanotte Maur."
M:"Buonanotte Jane."
Si stacca il collegamento.
Prendo i regali e scendo giù.
J:"allora siete pronti per i regali?"
F/T:"siiii!!!!!!!!!"
J:"ma prima vi voglio far vedere una cosa di quando sono andata a Londra."
E prendo la maglia di Hazard firmata dall'intera squadra.
F:"No Jane come hai fatto?"
J:"e ho fatto anche le foto con loro."
T:"come?"
J:"vi ricordate di Maura?"
T:"la bella biondina?"
Frankie gli da uno schiaffo dietro alla testa
T:"ahi che ho detto?"
F:"Isles? La tua fidanzata?"
J:"si"
F:"che c'entra Maura."
J:"quando stavo a Londra, l'ho incontrata. Infatti sono stata l'intero mese con lei. E lei conosceva Hazard. Siamo stati nella tribuna d'onore di Hazard e poi siamo andati negli spogliatoi a fare le foto e ad avere gli autografi."
F:"woooooooooow che fortuna che hai Janie."
T:"Già..."
J:"adesso veniamo ai regali."
Prendo dell scatole.
J:"Ma questi sono per te."
A:"oh grazie Janie che bello il modellino del Big Bang. Grazie." E mi abbraccia.
J:"e per voi. Avete entrambi una foto autografata da Hazard. E poi vi ho comprato delle magliette."
F:"Grazie Jane sei mitica."
T:"Ti vogliamo bene Janie."
J:"lo so lo so."
T:"è la bella Maura dove l'hai lasciata?"
J:"Lei ha una vita a Londra. Non è che può lasciare tutto su due piedi. E poi non sono affari che ti riguardano."
A:"quindi tornerà a Boston?"
J:"Non lo so ma lo spero."
Mi da una stretta al ginocchio.
A:"Va bene ragazzi adesso tutti a dormire. Che domani dovete andare a scuola."
J:"buonanotte."
T/F:"Buonanotte a tutti"
Chissà se Maura avrà letto la mia lettera...
...
Pov' Maura.
Stare in questa casa da sola prima era una comodità, adesso che ho avuto Jane, non riesco più a stare da sola. Odio dover star lontana da lei. Ma abitiamo in due stati differenti, due continenti diversi.
E non posso lasciare tutto su due piedi ho delle persone che dipendono da me. Ho fatto una promessa e non posso infrangerla. Ma ogni volta che sto lontana da lei il mio cuore mi fa male, si spezza, anche se so che è impossibile. Mi viene da piangere. Non vedo l'ora di poterla rivedere.
La distanza non mi piace, non mi è mai piaciuta eppure ho abitato per quasi 5 anni lontana da lei, senza sapere cosa stesse facendo. Eppure guarda adesso, non posso stare più senza lei.
Ho un nodo nello stomaco mentre pronuncio queste parole a me stessa. Sono sola questa è la realtà. Mia madre non si interessa molto a me e mio padre non so neanche in quale continente si trovi. Non ho notizie di lui da anni. Mia madre invece quando fa delle mostre qui a Londra finge interesse nei miei confronti, ma dei minuti con lei non possono compensare i buchi lasciati.
L'unica persona su cui posso contare è Jane. Perché so che se la chiamassi dicendole di avere un problema, lei prenderebbe il primo aereo è verrebbe qui, da me, a confortarmi. Lei c'è sempre stata per me, ed io che ho fatto l'ho abbandonata. E adesso lei però non è arrabbiata con me. Anzi mi ama ancora. Che cuore d'ora che ha. Lei è speciale ma non lo sa. È un diamante che brilla di luce propria. Ed eccomi qui alle 4 di mattine, che non riesco a dormire anche se in camera non sono ancora andata. Ogni angolo mi ricorda lei, noi.
È meglio che vado a dormire un po' domani ho un turno di mattina.
Entro in camera, sposto le coperte e sul mio cuscino trovo una lettera di Jane.
"Cara Maura,
No Cara non mi piace è troppo formale, ciao Maur, si già va meglio.
Ciao Maur,
Volevo dirti grazie mi hai fatto vivere un mese stupendo qui a Londra. Mi sono divertita un sacco con te. Ho scoperto molte cose su questa città, ma soprattutto su di te. Sai Maur quando te ne andasti pensavo che tu non mi amassi più, non mi avevi più contattato, scritto una lettera. È questo mi aveva provocato dolore, ma sai quando ti ho visto questo si è trasformato in amore. Perché io ti amo Maur. Ti amo più della mia vita, morirei per te. Sappi che ti staró vicina. E quando ti sentirai triste pensa che ti amo. Anche se non sono lì con te il mio cuore lo è. Ho il cuore stretto in una morsa. Mi mancherai un sacco. Ma pensa che ci rivedremo. Sai tra poco è Natale e tu devi venire da noi. Quindi aspetta questo altro mese, so che è molto ma l'attesa renderà il momento migliore.
Ti amo
Jane."

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