Capitolo 3

230 7 7
                                    

Sono passati altri 5 giorni da quando Jane è a Londra. Le cose con Maura vanno bene. È tutto magnifico.
J:"Buongiorno Maur." E le da un bacio lieve sulle labbra."
M:"Buongiorno Jane." E approfondisce il bacio.
Mentre si stanno lasciando trasportare il computer di Jane suona.
J:"scusami."
È Angela che la chiama su Skype.
Pov. Jane.
Ma perché ma deve sempre interrompere sul più bello?
J:"ehi ciao Ma."
A:"Jane Clementine Rizzoli."
J:"ciao anche a te mamma."
A:"è una settimana che stai a Londra e non hai fatto neanche una telefonata per avvertire tua madre. Ero in pensiero. E si ti era successo qualcosa?!"
J:"ma io sto bene mamma."
A:" com'è Londra?"
J:"bella ma. E non sai chi ho incontrato qui."
A:"chi?"
M:"salve signora Rizzoli."
A sentire la sua voce faccio un sorriso.
A:"Ciao Maura come stai? Da quanto tempo non ci vediamo? Chiamami Angela. Jane e tu non mi hai detto niente?"
M:"Io sto bene e tu?"
A:"anche io. Quando vieni a Boston? Non vedo l'ora di vederti. Organizziamo una bella cena di famiglia tutti insieme. Sai che Jane ha la camera con tutte le vostre foto.?!"
M:"Oh ma è una cosa dolcissima.-mi guarda- ma Angela io non sono della vostra famiglia."
A:"come no Maura, tu per me sei come una figlia."
M:"oh grazie Angela."
J:"Va bene, adesso ciao ma ci sentiamo più tardi."
A:"ciao ragazze."
M:"ciao Angela."
Chiudo la telefonata e Maura mi guarda e mi sorride.
M:"e cosi hai le nostre foto in camera."
J:"certo te l'ho detto non ti ho mai dimenticato."
M:"sai anche io ho qualcosa che mi ricorda te oltre le foto."
Scende dal letto e va nell'armadio."
J:"ehi Maur ma dove vai?"
M:"aspetta e vedrai."
E esce poco dopo con uno scatolone.
J:"che cos'è?"
Sale sul letto e lo apre.
M:"vedi quando mi manchi apro lo scatolone e incomincio a guardare i ricordi."
J:"ehi hai la mia maglietta del Bpd."
M:"si sai la notte dormo con quella."
J:"davvero?"
M:"si così sembra che ti ho vicino."
Passiamo un'ora a guardare i nostri ricordi.
J:"Maur hai ancora quel fiocco di neve che ti regalai?"
Si avete capito bene un fiocco di neve, era la nostra prima neve come coppia e io feci mettere un fiocco di neve in una piccola struttura trasparente dove all'interno c'era una sostanza che non permette di scogliersi.
M:"si lo tengo nel cassetto del comodino."
E lo prende.
J:"Quanti ricordi che abbiamo. Eppure io non ricordavo di averne così tanti."
M:"sai penso che quello del fiocco di neve è quello più romantico. Nessuno l'ha mai fatto."
J:"si sai io sono romantica e dolce con la persona che amo. Questo include solo te."
M:"questo è dolcissimo Jane."
E mi bacia. È un bacio dolce all'inizio che poi diventa passionale, incominciamo ad esplorare i nostri corpi con le mani. E mentre ci stiamo spogliando a vicenda suona il cellulare, stavolta quello di Maura.
J:"Ma dai oggi è la giornata internazionale delle interruzioni?" Maura ride
M:"dai Jane recuperemo." E mi fa l'occhiolino.
M:"Dottoressa Isles... si venti minuti e arrivo" chiude la telefonata.
M:"mi dispiace Jane, devo andare anche se non lo farei per nulla al mondo."
J:"lo capisco Maur è il tuo lavoro. Hanno bisogno di te lì fuori." Le sorrido.
In quindici minuti è pronta.
M:"tesoro ci vediamo stasera." E mi da un bacio.
J:"Ehi Maur stavo pensando se ti porto il pranzo in ospedale. Te lo cucino io con le mie manine." E le faccio una faccia buffa mentre scuoto le mie manine.
Lei sorride.
M:"va bene mangeremo nel mio ufficio verso le 13?"
J:"va bene. Adesso va che hanno bisogno di te." Mi allungo e le do un bacio."
Maura esce.
Io mi metto a vedere la tv verso le 10:30 mi faccio una doccia, mi vesto e vado a fare la spesa.
Mi arriva un messaggio da Maura.
M:"Mi manchi M."
J:"Anche tu J."
Prendo tutti gli ingredienti e torno a casa.
È buffo che la sento casa mia anche se non lo è.
Preparo un risotto con gli asparagi che ricordo che quando veniva a casa ne andava matta e un petto di pollo con insalata per lei e per me una fetta di carne con patate.
Sono le 12:30. Metto tutto nella borsa termica e chiamo un taxi.
All'una arrivo in ospedale.
J:"mi scusi la dottoressa Isles?"
I:"è nel suo ufficio te la chiamo."
J:"grazie mille."
Dopo 5 minuti arriva Maura.
M:"Ehi Jane."
J:"Ehi Maur."
M:"vieni andiamo nello studio. Grazie Agnes."
I:"Di nulla dottoressa Isles."
Entriamo nello studio, chiude la porta e mi bacia.
M:"mi sono mancate le tue labbra."
J:"solo?"
M:"no anche tu."
Sorrido mentre la bacio.
Incomincio a mettere i piatti sulla scrivania.
M:"allora cosa offre oggi lo chef Rizzoli?"
J:"Risotto agli asparagi per primo, petto di pollo ed insalata per te e carne e patate per me."
M:"Hai cucinato tutta questa roba tu? Da sola?"
J:"si perché è difficile crederci?"
M:"perché tu mangeresti solo schifezze e cose d'asporto. Anche se hai un fisico perfetto."
J:"è che sono pigra. Grazie."
Incominciamo a parlare mentre mangiamo i piatti.
M:"Jane questo risotto è buonissimo. Io ho sempre adorato il risotto con gli asparagi."
J:"Lo so."
Finiamo di mangiare, di tanto in tanto Maur ruba qualche patatina dal mio piatto pensando che non me ne accorga.
J:"dottoressa Isles ma le patatine non fanno parte delle cose che non ama mangiare perché fanno male?"
M:"si ma queste sono al forno, e in più c'è più gusto a mangiarle da te."
È finita la pausa pranzo di Maura.
M:"era tutto ottimo Jane. Sei un'ottima cuoca."
J:"ricorda che io sono mezza italiana, e il cibo è la nostra specialità."
M:"ci vediamo stasera a casa?"
J:"va bene."
La bacio, e poi mi accompagna fuori dall'ospedale.
Chiamo il taxi.
E lei aspetta con me finchè non arriva.
M:"grazie Jane."
J:"e di cosa?"
M:"per avermi preparato il pranzo."
J:"di nulla."
Mi da un bacio sulle labbra.
Nel frattempo è arrivato il taxi.
J:"a stasera."
M:"a stasera Jane. Ti amo."
J:"ti amo anche io."

RitrovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora