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Erano a metà strada quando il pick-up tossicchiò, tremò e si fermò con un ansito. Il pelato picchiò i palmi sul volante, poi smontò mentre un alito di fumo usciva dal cofano.

«Perfetto», sbuffò. «Che ti avevo detto? Te l'avevo detto o no che questo cassonetto avrebbe tirato le cuoia?»

Hunter smontò a sua volta. Vide il fumo e disse: «Merda.»

«Già, merda.»

Il pelato si infilò nell'abitacolo e sbloccò il cofano, raggiunse il muso del pick-up e lo sollevò. Una nuvola bianca e calda lo investì. Fece a tempo a ritrarsi e con uno sfarfallio della mano diradò il fumo. Infilò la testa per controllare e commentò: «È più morto del cazzo di un morto.»

«Vuoi dire che non puoi ripararlo?» chiese Hunter.

«Ripararlo? Serve uno che lo riporti in vita.»

«Fanculo», sbottò Hunter, e mollò un calcio alla ruota del pick-up.

«Invece di andare fuori di testa, tira in su il pollice. Magari ci va di culo e qualche buon samaritano ci carica a bordo.»

«Non posso aspettare», disse Hunter. Sentiva un fiume elettrico scorrergli dentro. «Vado a piedi.»

«Contento tu...»

«Grazie del passaggio.»

«Non è che mi hai lasciato molta scelta», rispose il pelato.

Hunter girò i tacchi e iniziò a camminare.

Death's AngelsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora