Riunione

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"Diamo ufficialmente inizio alla Riunione d'emergenza del Pandino!", proclamò Domenico, anche se ad ascoltarlo vi erano soltanto Zingale e Luca, gli unici arrivati puntualmente alla riunione.
I tre erano seduti sul grande tavolo del quartier generale del Pandino, infastiditi del fatto che tutti gli altri fossero in ritardo, ma beh, per il Pandino questo è più che normale...
"Si Domenico, ma tutti gli altri dove stracazzarola sono?", chiese Zingale, quindi il suo amico rispose:"Arriveranno molto presto, o almeno lo spero. Per ora, noi tre organizziamoci con l'arrivo dei rifornimenti. Ho già preparato il camion con le armi, ma ancora non sappiamo chi lo guiderà e chi rischierà la vita per andare fino al Wall Laura", Luca a quel punto intervenne:"Beh, se vuoi posso pur sempre chiamare il signor Masano e chiedergli questo piccolo favore, sono sicuro che lui ci aiuterà, è un ottimo pilota!", "Grazie Luca, questo ci sarà utile. Ora vi elencherò le armi che ho prelevato dalla Troka Industries...", continuò Domenico, sempre pensando a dove fossero gli altri membri del Pandino...

"Oh cacchio, OH CACCHIO! Cristian dobbiamo raggiungere Approdo del Pandino nel minor tempo possibile, sennò saremo buttati fuori dall'oligarchia!", si disperò Alessandro non appena lesse il messaggio di Domenico, "Vabbè tranquillo, ci stiamo muovendo no? Comunque ho la strana sensazione di aver dimenticato qualcosa", "Boh sarà una tua impressione...". Mentre i due parlavano la Perla Nera era già uscita dal molo della Prigione Marittima e sfrecciava alla massima velocità nel mare aperto, in direzione della capitale di Pandaland.
Dopo pochi minuti l'equipaggio avvertì uno strano suono che proveniva da dietro il vascello: una nave della Polizia Marittima aveva inseguito i pirati e aveva provato ad affondare la Perla con una palla di cannone, andata largamente a vuoto. Sul ponte della corazzata della Polizia Marittima si trovava Maui, con a fianco Moana, Alessia e Barbossa. Il semidio fece un cenno e alcuni poliziotti portarono accanto a lui un Jack Sparrow legato e ammanettato. Cristian subito mormorò:"Ooooh, ecco cosa mi ero scordato!". Con violenza il capo della Polizia Marittima fece inginocchiare Jack e urlò alla ciurma della Perla Nera:"Arrendetevi se volete salva la vostra vita! Vi ricordo che noi abbiamo il vostro capitano, se non vi consegnerete subito non lo rivedrete mai più!", "Naaaaah, per me puoi tenerlo", rispose subito Alessandro, seguito dagli altri ex prigionieri che, come il membro del Pandino, espressero la loro indifferenza nei confronti della sorte del loro capitano, che alla mercé di Maui mormorò:"Grazie tante, fidati compagni di viaggio...". A quel punto il semidio gridò:"L'avete voluto voi!", poi sì voltò verso Moana e le ordinò di massimizzare la velocità dell'imbarcazione grazie al potere di controllo delle onde, inoltre si rivolse ad Alessia e a Barbossa, dicendo loro di sbombardare la Perla Nera con le palle di cannone."Siamo nella merda fino al collo", si lasciò sfuggire Gibbs.

A Trost, alcuni Berniani erano già entrati dalla breccia che aveva creato Giulio Freddoneve con un suo calcio. Federico non si aspettava che i nemici arrivassero così presto, sapeva che Pandaland non era ancora pronta per difendersi da Berny e i suoi, quindi mandò un messaggio a Domenico chiedendogli altre truppe e poi, per temporeggiare, si diresse da Bernardo accompagnato dalla famiglia Shrek.
Il capo dei Berniani non era ancora trasformato, infatti era appena entrato a Trost dalla breccia e non aveva dato ordine ai suoi di radere al suolo la città. Era accompagnato da Suo Cuggino, da Daria Ottone, da sua madre Pina, e da sua sorella Chiara, mentre Giulio Freddoneve era ancora fuori dalle mura. Inoltre alle sue spalle alcuni soldati tenevano un Berniano incatenato, guardandolo da lontano sembrava un mafioso. Bernardo, dopo aver ispezionato un po' la zona con lo sguardo, stava per fare cenno ai suoi di trasformarsi, ma ecco che spuntò Federico, che gli disse:"Bernardo, vengo qui disarmato per consigliarti di andartene. Andare dentro il Wall Laura non sarà così facile come con il Wall Mariarosa, adesso tutta Pandaland conosce i vostri trucchetti e le vostre abilità, e si è preparata al meglio per sconfiggervi! Vattene, se non vuoi una sconfitta disastrosa", il comandante nemico rispose:"Domani chiovi, c'è chioggia! Iu sugnu u to' patrozzu, u capisti? Viri ca t'azzarrappu n'tera!", il membro del Pandino, confuso, domandò:"Uhm, qualcuno che parla Berniano tra i presenti?", zero risposte. "Aaaaah vero, mi sono scordato che voi parlate Pandiniano", replicò a un certo punto Bernardo, quindi Federico sorpreso fece:"Aspetta un attimo, tu parli la nostra lingua?", e lui:"Certo, per chi mi hai preso? Comunque, stavo dicendo...", tutti fecero attenzione alle parole che stava per dire il capo dei Berniani, parole che avrebbero portato all'inizio di una sanguinosa battaglia:"Col tempo scoprirete cosa vuole dire perdere. Essere profondamente nel giusto, ma nonostante ciò fallire. Lo temi, lo eviti... il destino arriva comunque", detto ciò Bernardo diede il comando ai suoi uomini di trasformarsi in Giganti.
La battaglia per il destino di Pandaland era iniziata.

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