Candeggina

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SIGLA INIZIALE

"Hey, ciao, sono Marius""MARIUS!?", esclamò Valerio stupito

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"Hey, ciao, sono Marius"
"MARIUS!?", esclamò Valerio stupito.
"Si, proprio io, in candeggina ed ossa"
"Bastardo! Non ti perdonerò per quello che hai fatto!"
"Aspetta, che cosa ho fatto? Non ricordo Patato"
"Te lo faccio ricordare subito con un flashback, guarda qui!"
Tutto a un tratto comparve una nuvoletta a mo' di fumetto sopra Valerio e da essa partì all'improvviso un filmato...

FLASHBACK
Dopo la corsa clandestina in cui Valerio arrivò terzo, battuto da Luca e dal tizio mascherato che aveva cercato di hackerare il suo veicolo, il membro della famiglia Mirabella si insospettì e iniziò a pedinare l'individuo incappucciato, cercando di capire chi fosse realmente.
Valerio non si fece sgamare e seguì il suo bersaglio fino a un minaccioso ed enorme castello molto minaccioso con finestre minacciose e porte minacciose. Valerio si sentì minacciato. Il padrone di Exii entrò nel tetro e buio castello, che a quanto pare non aveva cancelli bloccati o altre misure di sicurezza, e seguì l'incappucciato, che attraversò prima l'atrio, per poi salire al piano superiore. Pedinatore e pedinato attraversarono diverse stanze, fino a giungere ad una porta metallica di ferro, che era bloccata. Alla sinistra di questa porta si trovava un tastierino con dei numeri, che il tizio con la maschera di ferro iniziò a digitare, sbloccando la porta e facendola scorrere meccanicamente da sinistra verso destra. Il tizio entrò e la porta si chiuse di nuovo, con lo stesso movimento. Valerio non aveva visto il codice, quindi si avvicinò alla porta di metallo, cercando di trovare un'alternativa via d'accesso. Il membro della Famiglia Mirabella era però stanco dopo tutto il tragitto fatto seguendo il suo target, quindi incautamente si appoggiò alla porta, ma ad un tratto sentì il peso di essa cadere sotto di lui.
Valerio aveva sfondato la porta!
Il membro della famiglia Mirabella si ritrovò allora a terra, sopra la porta appena sfondata e con un dolore acuto al fianco che aveva toccato il suolo. Non ebbe il tempo per lamentarsi del dolore perché subito udì dalla sala in cui era appena entrato:"Laxiudan, chiama l'allarme! Hanno sfondato le nostre misure di sicurezza!".
Quindi Valerio alzò lo sguardo e realizzò che aveva appena fatto irruzione in quello che sembrava un laboratorio, completamente grigio e meccanizzato con moltissimi aggeggi, tutti talmente all'avanguardia a tal punto che lui, abbastanza esperto nel settore tecnologico, non ne conosceva neanche l'esistenza. Nel laboratorio vi era un lettino, sul quale era disteso il tizio mascherato, che si stava togliendo il suo casco metallico. Dinanzi a lui, in piedi, si trovavano Laxiudan e un altro membro dell'Organizzazione XIII, quello che aveva suggerito di dare l'allarme, non riconoscibile perché incappucciato.
Laxiudan quindi guardò il membro della Famiglia Mirabella a terra, e notando che era da solo, disse:"Non c'è bisogno, questo povero idiota è senza complici o alleati. Soldato d'Inverno, pensaci tu".
A questi ordini il mascherato si alzò, prese la sua spada laser con la mano destra e la puntò contro Valerio, mentre con la sinistra, lentamente, si tolse il suo casco di ferro, rivelando all'infiltrato il suo vero volto, quello di... qualcuno.
Il padrone di Exii rimase quindi scioccato e si fece prendere dal panico, alzandosi di scatto e scappando velocissimamente via, sfondando ogni porta sul suo tragitto e seminando colui che si era rivelato essere il traditore del Pandino.
Dopo aver corso in lungo in largo come mai aveva fatto nella sua vita, finalmente Valerio arrivò a casa. Il membro della famiglia Mirabella era così tanto impaurito che non aprì semplicemente la porta di casa con le sue chiavi, ma la sfondò direttamente. Appena entrato, però, non volle credere ai suoi occhi. Vide due delle sue tre waifu, Centorea e Kuroka, stese a terra senza sensi, con un liquido violaceo che usciva dalla loro bocca e dalle loro orecchie. "Kuroka! Centorea!", gridò Valerio avvicinandosi a loro, ma ormai era troppo tardi, lo sfondaporte non sentiva più il loro cuore battere.
"V-V-Valerio, f-finalmente sei t-tornato!", si udì dalla camera accanto, quindi il padrone di Exii, riconosciuta la voce esclamò:"Rem! Almeno tu stai bene!", e corse verso l'unica sua waifu ancora in vita.
La trovò, ahimè, ferita gravemente, con lo stesso liquido addosso a Centorea e a Kuroka che le usciva sia dalla bocca che dalle orecchie. "Rem! No!", Valerio corse in soccorso della ragazza, che mormorò:"V-Valerio, ormai non c'è più n-nulla da fare per m-me, il v-veleno che m-mi ha colpita è l-letale"
"Veleno!? Chi è stato a farvi questo, Rem?"
"Un uomo con un c-cappotto nero e dei c-capelli a caschetto come quelli di un c-cantante K-Pop. Si è presentato c-con il nome di M-Marius e ha detto di f-far parte di una c-certa Organizzazione XIII. Dopodiché ci ha a-avvelenate tutte con la s-sua candeggina, f-facendocela ingerire a f-forza, e poi ha d-detto che il suo l-lavoro qui era t-terminato e che q-questo era solo un avvertimento p-per te. Vedendoci così n-non avresti detto a n-nessuno che il Pandino ha un t-traditore..."
"Maledetti bastardi! Avranno quel che si meritano! Rem, io ti vendicherò, lo giuro!"
"N-no! Hai visto quello che ha fatto s-soltanto un componente di q-quella organizzazione, non ce la farai a f-fermarli"
"Io no, ma il Pandino si. Dirò all'oligarchia che tra di loro c'è un infiltrato, così lo scopriranno e lo elimineranno. Dopodiché, andremo nel quartier generale dell'Organizzazione XIII per vendicarti!"
Rem sorrise sinceramente a quelle parole, ma poi fece un'espressione molto seria:"Valerio, non mi resta molto tempo, quindi voglio ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me e per essermi stato sempre accanto"
"Rem...", il membro della Famiglia Mirabella iniziò a piangere a dirotto.
"Sei stato un buon husbando e sei riuscito a non farmi pesare il fatto che ti condividessi con due altre waifu..."
"Rem... S-se devo essere sincero, t-tu sei sempre stata l-la mia preferita"
"L'ho sempre s-saputo Valerio, ed è p-per questo che io... ti amo".
Detto questo la waifu spirò nelle braccia del suo amato, che gridò:"Rem... NOOOOOO!", e poi continuò a piangere ancora più incessantemente.
Si calmò soltanto parecchi minuti dopo, quando ormai aveva in mente un solo ed unico pensiero:"Vendicherò le mie waifu, costi quel che costi".

Le Cronache di PandalandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora