Sono passati due giorni.
Due giorni che non vedo i suoi occhi.
Due giorni che non sento la sua voce.
Due giorni senza lui, la parte migliore di me.
Siamo dentro questa cacchio di berga da due caspio di giorni e sento che da lì a poco sarei impazzita.
Ogni giorno prendo una pasticca di Nirvana è tutto diventa meno pesante. Vedo Thomas cercare di essere forte ma so che infondo anche lui sta soffrendo, stessa cosa per minho. Mi sono stati sempre accanto ma ora come ora sono vuota, e mi dispiace farli sentire inutili, davvero vorrei stare bene ma non ci riesco tutto è troppo pesante per me.
Ho sempre pensato di essere forte di potercela fare ma adesso che ho perso quasi tutto mi accorgo di star per crollare.
TO:SIAMO ARRIVATI POSSIAMO ANDARE mi dice mio fratello alzandosi dal suo posto.
Mi alzo anche io e tutti ci prepariamo per uscire. Troveremo gally a quanto pare.
Siamo tutti pronti davanti il portellone.
J:FATE PARLARE ME OK? tutti annuiamo .
Il portellone si apre rivelando Delle guardie armate con strane maschere che gli coprono il viso tute verdi da militari e un lanciagranate ciascuno
X: SCENDETE LENTAMENTE ED ENTRATE NEL CAMION dice indicando il camion con la sua arma
J: CHE COSA SUCCEDE?
Domanda non capendoci nulla
X: STA ZITTO guardo oltre le guardie e vedo le porte di Denver spalancate e nel lungo corridoio da cui ero passata giorni prima ci sono due persone morte.
Guardo Thomas e vedo che anche lui guarda la mia stessa direzione.
Alziamo le mani arrendendoci. Facciamo come ci dicono e andiamo verso il furgone mal messo alla guida del quale c'è una donna e dietro due tizi armati.
Uno degli uomini ci fa cenno di salire.
X: UN PASSO FALSO E SPARO. Siamo sei contro sei ma loro sono armati cacchio. Saliamo dietro il retro del furgone e Thomas parla
TO: CHI VI PAGA PER RAPIRE GLI IMMUNI? Domanda come se già sa qualcosa. Nessuno risponde. Si limitano a salire sull'auto e chiudere l'abitacolo.
X: CI SONO DEI CAPPUCCI ALL'ANGOLO INDOSSATELI.
prendiamo i cappucci arresi e li indossiamo. L'oscurità mi invade e prendo la mano di mio fratello.
TO: ANDRÀ TUTTO BENE annuisco anche se non può vedermi. Non credo vada tutto bene specialmente ora che newt non c'è.
Newt. Ci penso sempre è sempre nella mia testa e nel mio cuore. Non riesco a pensare ad altro se non ai suoi modi di fare, ogni volta che mi volto convinta di vederlo ma non c'è, oppure ogni volta che cerco le sue mani e non le trovo sento come un tuffo al cuore e la realtà mi aggredisce come una bestia feroce.
Il viaggio continua senza intoppi e sembra durare all'infinito. Sento la porta laterale aprirsi e faccio per togliermi il cappuccio ma una voce mi ferma.
X: NON VI AZZARDATE A TOGLIERLI PRIMA CHE NON VELO DICIAMO NOI. ORA USCITE CON CALMA
M: SEI PROPIO UN PIVE DEL CACCHIO È FACILE PARLARE QUANDO SI È ARMATI PROVA A... le sue parole vengono interrotte da un tonfo, un pugno, seguito dal grugnito di minho.
IO: VIGLIACCHI
X: COSA HAI DETTO? Domanda la donna
IO: VIGLIACCHI! Dico a alta voce.
Subito un dolore alla pancia mi invade costringendmi a lasciare la mano di Thomas per portarla sulla mia pancia.
T: LASCIATELA STARE!
Sento prendermi e spingermi giù dal camion.
Inizio a saltellare su una gamba per non perdere l'equilibrio a causa della spinta.
Dopo poco seguiamo ancora incappucciati i tizi. Scendiamo delle scale e attraversiamo un corridoio.
Sento il rumore di una tessera magnetica e una porta aprirsi.
Dietro la porta al era si sente un vociferare come se ci fossero una decina di persone. Entriamo e mi tolgo il cappuccio propio mente la porta alle mie spalle si chiude. Togliendo il cappuccio riesco finalmente a vedere dove mi trovo, è una stanza piena di persone di cui riesco a vedere i visi stanchi e spaventati grazie alla luce che penetra dal tetto mal messo.
Una donna si avvicina a noi
X: COM'È LI FUORI? QUALCHE ORA FA ANDAVA TUTTO A SCATAFASCIO altre perso e si avvicinarono a noi e Thomas parla.
TO: COSA? COSA VUOL'DIRE? NOI SIAMO STATI PRESI DAVANTI LE PORTE DI DENVER COSA È SUCCESSO? io rimango ferma non mi interessa nulla di quello che sta succedendo.
Dopo poco mi rendo conto dei miei pensieri e mi sento uno schifo.
X: IL GOVERNO HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA SENZA NESSUN PREAVVISO. E TUTTI SONO SCOMPARSI. NOI SIAMO STATI PORTATI VIA DA QUESTE PERSONE NON CI ABBIAMO CAPITO NULLA
K: NOI ERAVAMO GUARDIE DEL PALAZZO DEGLI SPACCATI Dice un uomo. Sentire nominare quel posto dopo quello che vi era successo mi si spezza il cuore
K: ALTRI DI NOI SONO SCAPPATI COSÌ NOU SIAMO ANDATI A DENVER LASCIANDO IL NOSTRO LAVORO E POI SIAMO STATI PORTATI QUI mi decido a parlare
IO: COME MAI TUTTO È SUCCESSO COSÌ ALL'IMPROVVISO?
B: GIÀ TRE GIORNI FA NON ERA COSÌ un uomo scoppia in una brusca risata.X: L'INTERA CITTÀ È PIENA DI IDIOTI CHE PENSANO DI TENERE TUTTO SOTTO CONTROLLO. COMPRESO IL VIRUS. IL MONDO NON HA SPERANZE IL VIRUS È TROPPO FORTE. ALCUNI DJ NOI LO DICEVANO ANCHE TEMPO FA
Non c'è cura ma forse c'è un altro modo.
No so perché ma non voglio arrendermi all'idea di aver perso newt non mi interessa di me ma di lui si.
Vedo Thomas fissare un punto sbalordito
TO: MINHO ROS GUARDATE CHI C'È ci indica una figura che cammina verso di noi. Aris. Dietro di lui alcune ragazze del gruppo B.
A: SONO CONTENTO STIATE BENE dice stringendo la mano di Thomas
TO: LO STESSO VALE PER ME
A: ROSALIND dice in modo di saluto ma io mi limito a lanciargli uno sguardo di fuoco. Di certo non dimentico quello che è successo nella zona bruciata
T: DOVE SONO TUTTI? Aris cambia espressione facciale
A: ALCUNI SONO STATI PRESI DA UN'ALTRO GRUPPO. NON SONO PIÙ CON NOI dopo poco compare Teresa.
TO: TERESA? Dice quasi strozzandosi con la sua stessa saliva.
TE: HEY TOM ci salita con un cenno della mano. Come possono comportarsi con tanta naturalezza dopo quello che ci hanno fatto?
TE: COME SIETE ARRIVATI A DENVER? DOVE SIETE FINITI?
IO: COSA VUOL DIRE DOVE SIETE FINITI? dico non capendo
TO: A CHE GIOCO STAI GIOCANDO ADESSO? domanda Thomas
TE: NON STO... La sua vice suona dolorante
TE: SENTITE C'È STATO UN PROBLEMA DI COMUNICAZIONE. MOLTI DEL NOSTRO GRUPPO SONO STATI PRESI. COMPRESO FRYPAN. MI SPIACE
Nella mia mente compare il viso di frypan.
Non avrei superato un'altra perdita
M: CHE BELLO RIVEDERTI SAI SONO PROPIO FELICE dice ironico
TE: TOM DOBBIAMO PARLARE IN PRIVATO Teresa ignora la sua affermazione
TE: ASPETTATE DOV'È NEWT?
Dice non capendo dove fosse.
Il mio cuore si riempie di dolore ormai lo provo molto spesso. Abbasso lo sguardo e Teresa mi guarda dispiaciuta
TE: MI DISPIACE
IO: NO NE PARLARE COME SE FOSSE MORTO PERCHÉ NON LO È CACCHIO gli urlo in faccia stringendo i pugni.
TO: ROS CALMATI mi sussurra prendendo la mia mano. Mi volto e vado via verso un angolo isolato della stanza
Mi siedo con le spalle contro il muro e mi volto verso l'angolo a stanza portando le sue gambe al petto.
M: MANCA ANCHE A ME ANCHE SE NON NE PARLO MOLTO
IO: FA COSÌ MALE si siede accanto a me e mi circonda in un abbraccio
M: CERCA DI NON PENSARCI
IO: COME FACCIO MINHO? COME POSSO NON PENSARE A LUI? domando lasciando andare la frustrazione e poggiandomi alla sua spalla
M: HAI RAGIONE
IO: È TUTTA UNA SPOLOF... MINHO?
M SI? mi accorgo che ho bisogno di parlare con qualcuno ddi chuck Winston e Newt
IO: HO PAURA DI DIMENTICARLI
M: CHI?
IO: CHUCK WINSTON NEWT ammetto tristemente
M: NON LO FARAI
IO: OGNI MINUTO RIPETO I LORO NOMI NELLA MIA TESTA E RIVIVO PICCOLI MOMENTI. MA SO CHE UN GIORNO AVRÒ SUPERATO L'ANDATA E ALLORA SARÀ INUTILE PROVARE A RICORDARE
M: NON DIRLO TU NON SUPERERAI L'ANDATA mi stringe contro il suo petto. Ricordo quando newt li faceva e mi manca un mondo quel contatto.
IO: ANCHE LUI LO DICEVA
M: COSA?
IO: ANCHE NEWT DICEVA CHE SAREBBE ANDATO TUTTO BENE E GUARDA COSA È SUCCESSO! LUI NON È QUI MINHO
M:O RITROVEREMO sussurra più a se che a me.
Lo spero davvero tanto
IO: NON RIUSCIRÒ A RESISTERE PER MOLTOEccomi di nuovo qui. Scusate la lunga attesa spero che il capitolo vi piaccia alla prossima pive
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the maze runner...senza via di scampo
FanfictionTERZO LIBRO ROSALIND RINCONTRA SUOI AMICI. RIVEDE LUI NEWT MA COSA SUCCEDE SE TUTTO INIZIA A CROLLARE ? L'ERUZIONE, LA C.A.T.T.I.V.O FARANNO DI TUTTO PER RENDERGLI LA VITA DIFFICILE. SEMPRE SE QUELLA POTEVA DEFINIRSI VITA. Ogni diritto è riservato...