- PAROLE D'IRA

403 36 15
                                    

Louis

Louis è seduto nel soggiorno della casa che condivide con i suoi compagni di Squadra. Si sono trasferiti lì circa un paio di anni prima, dopo aver capito che vivere insieme avrebbe facilitato le cose.
"Louis, è lei quella che voglio, mi fa stare bene..." sospira Liam sedendosi sul divano.
"Liam..."
"No Louis, non lo fare! Non voglio sentire niente! Domani sposerò Sophia, caso chiuso!" ringhia l'amico.

Un rumore alle loro spalle attira l'attenzione di Louis. L'orologio che qualche minuto fa era sulla scrivania è a terra insieme ad una pila di fogli.

Liam sembra non farci caso, si versa l'ennesima tazza di caffè.
"Devo usare un attimo il bagno, scusami." lo informa Louis avviandosi verso le scale.
Il ragazzo sale di corsa, lo sente.
Lui è lì.
Percepisce i battiti del suo cuore.
"Zayn..." sussurra.
Nessuna risposta.
"So che sei qui!" non si arrende.
"Come fai a saperlo?" Louis si gira di scatto in direzione della voce, ma non scorge nessuno.
"Sento il tuo cuore battere grazie ai miei poteri."
"Già..." sospira quello che una volta era il suo migliore amico.
"Mostrati." lo incita.
Non lo vede dalla bellezza di sei mesi, quasi non ricorda i lineamenti del suo viso.
"Non posso!" la voce si è spostata.
Louis sì passa lentamente una mano sul viso, è esasperato.
"Zayn, non dirò niente a nessuno!"
"Non posso... il mio cuore è ferito." sussurra Zayn tristemente.
E in un attimo la consapevolezza investe Louis come un treno.
Deve stare bene.
Il potere di Zayn funge da protezione. Se lui è ferito o spaventato il suo corpo svanisce nel nulla.
Ricorda ancora la prima volta che successe, erano solo dei bambini.
Un gruppo di ragazzini stava prendendo in giro Zayn perché nonostante fosse figlio di una delle famiglie più importanti, lui sembrava non aver ereditato nessun potere. Lui si era accasciato a terra, calde lacrime solcarono il suo volto. In una manciata di secondi il suo corpo si dissolse nel nulla per ricomparire un paio di ore dopo.

Louis allarga le braccia con la speranza che il Zayn recepisca il messaggio, e in un attimo, si ritrovano abbracciati.
Annusa il suo profumo e passa la mano sulla schiena invisibile dell'amico.
Sorride tra sé e pensa che deve sembrare stupido mentre accarezza l'aria.
"Quando sei tornato Zee?"
"Ogni notte." sussurra l'altro mentre il suo cuore si frantuma.
Il lato negativo di chi possiede poteri mentali è il percepire il dolore degli altri, e lui quello di Zayn lo sente fin dentro le ossa.

"Guardo Liam dormire... mi fa male Lou, mi fa male il cuore, mi sta divorando dall'interno, è come se stessi morendo..." continua Zayn. Invisibili lacrime cadono dai suoi occhi bagnadogli la maglia.
"Shh... andrà tutto bene." prova a rincuorarlo Louis, ma la verità è che
questa volta non sa se andrà davvero bene.

Liam

Liam è ancora seduto sul divano. Osserva attentamente il suo anello di fidanzamento. L'indomani si sposerà.
Sospira, è così confuso.
Lo squillo del suo telefono attira la sua attenzione riportandolo alla realtà.

Louis

Louis sta disegnando dei cerchi sulla schiena del suo migliore amico.
È così felice di riaverlo con lui.
"LOUIS! Che fine hai fatto?" La voce di Liam lo raggiunge dal corridoio, facendo sobbalzare l'amico tra le sue braccia.
Non ha neanche il tempo di realizzare.
Liam spalanca la porta.
"Che ci fai qui?" Louis ignora la sua domanda. Un fruscio.
Zayn non c'è più.
L'aria fredda lo raggiunge dalla finestra accarezzandogli il viso, é uscito da lì.
Si precipita al davanzale per osservare la neve. Profonde impronte si formano in direzione del bosco.
"LOUIS! OH! Stai bene?" chiede Liam preoccupato.
"Sì, sì, scusami. Ho visto Devel e l'ho seguito..." mente.
Devel. Ricorda ancora il giorno in cui Zayn si presentò alla porta con quella minuscola palla di pelo. Erano tutti seduti a tavola, fuori nevicava e Zayn era in ritardo come il suo solito. Louis stava per dare il primo morso al panino che si era accuratamente preparato, quando il rumore del campanello aveva attirato la sua attenzione.
Devel si nascondeva nel giubbotto di Zayn. Quest'ultimo lo aveva trovato da solo sul marciapiede. Liam inizialmente non ne era stato molto felice, ma erano bastati gli occhioni di Zayn per fargli cambiare idea.
Da quel giorno Devel era ufficialmente entrato a far parte della loro grande e disastrata famiglia.
"Louis, ho appena finito di parlare al telefono con Paul, c'è un emergenza in accademia, chiamo gli altri, tu vestiti." Liam esce in fretta dalla camera sbattendo la porta subito dopo aver finito la frase.
È un orario indecente.
Il sole non è ancora del tutto sorto e Louis sa che Paul non avrebbe mai chiamato se non fosse successo qualcosa di davvero grave. Striscia in fretta in bagno e va a posizionarsi davanti allo specchio.
Ha la faccia stravolta, perché l'incontro con Zayn l'ha sconvolto.
Si infila nella doccia e in un quarto d'ora é pronto. scende di corsa le scale, il resto dei ragazzi è già lì.
Il viaggio è breve e nessuno parla. L'aria è tesa.
La prima cosa che nota quando arrivano, è il denso fumo che circonda la scuola. Si precipita dentro seguito dal resto della sua Squadra.
"Ragazzi..." la voce del loro tutore li raggiunge.
"Paul cosa è successo?" domanda Niall.
Intanto alcune guardie gli passano accanto in direzione delle aule superiori.
"Ieri qualcuno è riuscito a penetrare la barriera di protezione e ha incendiato l'aula delle armi."
"Come è possibile? La barriera è stata creata quasi vent'anni fa e mai nessuno è riuscito ad entrate nella scuola di nascosto!" dice Harry avviandosi verso l'aula seguito dal resto dei ragazzi.
"Non è per questo che vi chiamati, devo mostrarvi una cosa."
Paul entra nell'aula per primo. Il fumo è ancora denso e l'odore acre quasi insopportabile.
"Chiunque abbia oltrepassato la barriera ha lasciato questo..." continua Paul indicando un punto preciso.
Una "M" corsiva troneggia sul muro centrale della stanza.
Louis riconosce immediatamente quel simbolo. Prende a tremare perché non vuole crederci. Si guarda intorno e nota che non è l'unico.
Sembrano aver avuto tutti la stessa reazione.
Malik. È una firma e l'ha vista così tante volte che è impossibile confondersi.
"Malik..." sospira alzando lo sguardo verso il suo tutore.
"Non è possibile! L'intera famiglia Malik è morta." interviene Liam. Lo sguardo sul suo viso è un misto tra stupore e rabbia.
"Non tutti..." sospira il loro tutore abbassando lo sguardo.
"NO! ZAYN NON FAREBBE MAI UNA COSA SIMILE!" Louis è convinto di questo, conosce Zayn, si fida di Lui.
"Non esserne così sicuro." interviene Liam allontanandosi dal gruppo.
"Liam, il fatto che Zayn se ne sia andato non fa di lui un mostro! È solo la tua rabbia a parlare! Ricordati, una volta ti fidavi!" Louis sente l'ira salire.
"SÌ, MI FIDAVO! MI FIDAVO CIECAMENTE DI LUI, EPPURE È SPARITO DA UN GIORNO ALL'ALTRO! MI HA... CI HA LASCIATO!" Liam non riesce a contenere l'aggressività, piccole fiamme fuoriescono dalle sue dita.
"BASTA!" Paul attira l'attenzione di entrambi i ragazzi "Ho una missione per voi." continua abbassando il tono della voce.
"La classe di localizzazione ha trovato una traccia. Dovete seguirla. Partirete questa notte stessa e non voglio sentire lamentele." conclude uscendo dalla stanza.
Louis è ancora stordito mentre assimila le informazioni appena ricevute.
Una missione.
La prima senza Zayn.
Si guarda intorno, poi tenta di concentrarsi sull'occorrente che dovrà preparare prima di partire.
Non ha tempo per le emozioni.

___

UNLIKELY HEROES | Ziam - Larry|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora