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... E così Harry venne a sapere che Louis aveva sognato la stessa cosa, solo dal suo punto di vista. Cioè, aveva sognato di diventare di nuovo piccolo, aveva sognato sua madre, aveva sognato Harry che si avvicinava a loro e veniva ignorato, e si era svegliato dopo esser andato a controllare la tana degli scoiattoli.

"Questa cosa è inquietante" constatò Harry, abbastanza stranito, dopo aver raccontato a sua volta il proprio sogno.
"A dir poco" concordò il maggiore, accigliato ma con un sorriso sul volto.
"Avevi davvero uno scoiattolo di nome Mr. Tiny?" Chiese il riccio, curioso. Louis annuì. "Sì, ma ha fatto una brutta fine."
Harry lo guardò male, "Oddio, cosa intendi?"
"È morto" Harry alzò gli occhi al cielo, "Grazie al cazzo!" Louis ridacchiò.

Ad Harry era mancata la sua risata, o anche solo il suo sorriso e le rughette agli angoli dei suoi occhi, il suo naso che si arricciava e le spalle scosse.
Così sorrise, mentre dentro di se cominciava a sentirsi sempre più vivo, sempre meglio.

"Penso che sia morto di stenti."
"Non gli davi da mangiare?" Harry si finse sconvolto.
"Ma non era compito mio, non l'avevo mica adottato!" Obbiettò il maggiore.
"Ma come fa uno scoiattolo a morire di stenti?!"
"Senti, che cazzo ne so, può darsi che si è suicidato o gli è venuto un infarto! Io l'ho trovato morto e basta." Harry rise. Rise anche se, probabilmente, non c'era nulla da ridere; rise di gusto come faceva di rado.

"Ma non ridere!" Lo richiamò Louis, anche se persino lui stava ridacchiando, "Ho pianto quando l'abbiamo seppellito!"
"Oooh" Harry, intenerito, portò le mani a pizzicare le guance di Louis e ci giocherellò, sapendo quanto gli desse fastidio, "Povero piccolo!"
Louis, infatti, si allontanò subito dalle sue mani ridacchiando uno: "Sta fermo!"
Harry smise di pizzicarlo e gli prese il viso tra le mani, regalandogli un piccolo bacio a stampo.

"Ahia, mi hai fatto male" si lamentò il più grande, massaggiandosi una delle guance pizzicate da Harry. Quest'ultimo roteò nuovamente gli occhi al cielo: "Sei insopportabile!"
"Eppure mi ami!" Fece Louis sorridendo, fiero.
"Ventisei anni e non sentirli" lo provocò  Harry. "Cosa intendi?"
"Che sei infantile anche se dovresti essere maturo" spiegò il più piccolo.
"Ma sta zitto, piccola peste!" Esclamò Louis, mordendogli il labbro inferiore quando sorrise. Harry gli fece la linguaccia. "Ah, e poi sarei io quello infantile!" Rise Louis, ed Harry lo guardò male e gli fece il verso.

"Chiudi quella dannata bocca ed usala per fare questo, piuttosto" Louis lo zittì con un bacio, ed il più piccolo sorrise sulle sue labbra, non desiderando altro.
"Anche se conosco altre cose che potresti fare con la bocca aperta" ed Harry scoppiò in una fragorosa risata e fu costretto ad interrompere il loro bacio. Ovviamente la battuta sporca da parte di Louis doveva esserci sempre, altrimenti non era Louis, pensò Harry.
"Louis!" Esclamò tra le risate portandosi una mano davanti alla bocca, e dando uno schiaffetto alla nuca di Louis con l'altra.
Louis sorrise nel vederlo ridere così di gusto, ed il suo cuore scoppiò di felicità, tanto che non si finse neanche ferito dal leggero schiaffo ricevuto.

"Che c'è, che c'è?!" Disse ironico, "Io intendevo mangiare, o cantare, che hai capito?!"
"Che sei un cretino, ecco cos'ho capito" Harry riuscì a smettere di ridere ed incontrò lo sguardo di Louis.

"Il mio cretino preferito, sì" mormorò, prima di avvicinarlo di nuovo alle sue labbra con la mano ancora poggiata alla sua nuca.

***

Harry dormiente era la cosa più bella, tenera e adorabile che Louis avesse mai visto.
Così: con i capelli spettinati, le mani congiunte sotto la guancia, un piccolo broncio in volto ma l'espressione rilassata, ranicchiato in una posizione quasi fetale -per quello che potevano permettergli le sue gambe lunghe-, Harry sembrava ancora più giovane, quasi un bambino. Ogni volta che aveva il piacere di risvegliarsi con quella bellissima visione, Louis sorrideva intenerito e provava una voglia immane di coccolarlo tra le proprie braccia per sempre. Avrebbe potuto rimanere a guardarlo per ore senza mai stancarsi, perchè Harry era di una bellezza che Louis non aveva mai associato a nessuno, all'infuori di sua madre. Quella bellezza pura, che Harry era tanto abile a tramutare in tutt'altro che puro ogni volta che lo voleva, conservava tutta la perfezione che quel paio di occhi blu avevano sempre cercato e mai trovato prima di qualche mese prima.
E Louis era tanto occupato a guardare il suo viso, che il fatto che fosse nudo nel suo letto e tra le sue braccia, riusciva a passare in secondo piano.

Opposites Attract {L.S.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora