Five

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Arrivato al parco, Felix si stese sul prato verde con lo sguardo fisso verso il cielo. La leggera brezza primaverile gli accarezzava il viso, la luce del sole gli faceva chiudere gli occhi di tanto in tanto e il polline che viaggiava nell'aria solleticava il naso del ragazzo, facendolo starnutire. L'atmosfera era rilassante e quasi magica, per questo, senza accorgersene, l'australiano si abbandonò alle braccia di morfeo.
Passò un'ora precisa da quando il giovane si addormentò, ma non aveva intenzione di svegliarsi. Finché sentì qualcosa di bagnato toccargli la faccia per poi svegliarsi di soprassalto.
Un cucciolo di shiba nero focato era seduto sopra il suo petto e gli stava allegramente leccando la guancia, appena il ragazzo aprì gli occhi il cagnolino scese dal suo petto ed iniziò a scorrazzargli intorno, per fargli capire che aveva voglia giocare. Il biondo si alzò sorridendo ed iniziò a giocare con lui, lanciandogli rametti che poi lui riportava felice. Continuarono così per una decina di minuti. Felix amava i cani. Amava tutti gli animali e non gli dispiaceva per niente giocare con quell'adorabile shiba, anche se si stava chiedendo dove fosse il suo padrone. Notò che il cagnolino aveva un collare ed una targhetta. «Ronin» lesse «Così ti chiami Ronin, mh?»
«Roniiiin!» urlò una ragazza correndo verso Felix e il cucciolo «Brutto mascalzone, ti ho cercato ovunque» si lamentò. Sembrava disperata.
Felix guardò le scena e sorrise, sembravano quasi mamma e figlio. Che scena adorabile
«Per caso ti ha infastidito?» chiese dispiaciuta
«No per niente. Anzi, è davvero adorabile e abbiamo giocato per un po'» sorrise inginocchiandosi per accarezzare Ronin.
«Beh, adesso vado. Mi ha fatto piacere giocare con il tuo cagnolino» la salutò, ma si fermò non appena sentì il suo stomaco brontolare. E a quanto pare lo sentì anche la ragazza, che iniziò a ridere «Hai fame per caso?»
«Sì, un po'» rise imbarazzato
«Seguimi» lo prese per la manica della felpa «Sei invitato a pranzo a casa mia~» disse euforicamente
«E-Eh? Non c'è bisogno. Prenderò qualcosa in un negozio. Non voglio disturbare» Fece una breve pausa «E non ci conosciamo nemmeno»
La ragazza lo guardò «Mi chiamo Seo Sohyun e ho 21 anni. Hai trovato il mio cane e avete giocato insieme, quindi per ringraziarti ti offro il pranzo» gli porse la mano
«Lee Felix, 17 anni» strinse leggermente la mano di Sohyun.
Nel tragitto verso casa parlarono del più e del meno.
Al contrario di Felix, la ragazza era davvero estroversa e parlava molto. Gli faceva un sacco di domande, e dopo che Felix le disse di essere australiano lei iniziò a chiedergli un sacco di cose riguardanti l'Australia.
Se non fosse stato per lei, Felix non avrebbe spiccicato parola e molto probabilmente avrebbe iniziato a sentirsi a disagio. Ma diversamente dalle sue aspettative, si trovava molto bene con la maggiore, nonostante l'avesse conosciuta qualche minuto prima.
Dopo una ventina di minuti arrivarono alla dimora della ragazza, e appena aprì la porta sentì una voce maschile familiare brontolare qualcosa

«Sohyun, perché sei così in ritar-» Il ragazzo smise di parlare non appena vide Felix con lo sguardo puntato su di lui ed un'espressione di stupore dipinta sul volto

«ANCORA TU?!» Urlarono in coro i due ragazzi

Il destino decise di farli incontrare di nuovo.

Train // Changlix (IN PAUSA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora