1) PERCY

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18 Agosto.
Sì, questa è la mia data preferita.
Questa data significa principalmente tre cose per me:
1) la sconfitta contro Crono nella seconda battaglia dei Titani;
2) il mio compleanno; ma soprattutto...
Annabeth...
Sì lei. Ora penserete " sì, amico, ok. Ma è SOLO una ragazza"
SBAGLIATO! Lei è la MIA ragazza, ed è successo esattamente un anno fa, il 18 Agosto.
                                ***
Quel giorno eravamo tutti stanchi per la battaglia appena finita, tristi e scossi per i tanti ragazzi caduti negli scontri precedenti e molto impegnati a curare quelli feriti. In tutto quel trambusto, mi era dimenticato che giorno fosse. Ma c'era qualcuno che non se l'era scordato. Quella sera, nel padiglione della mensa, Annabeth mi sorprese e si sedette vicino a me.
« Ehi. Buon compleanno.»
Teneva in mano un grosso pasticcino un po' informe, con la glassa blu.
La guardai attonito « Che?»
« É il 18 agosto – disse lei – il tuo compleanno, giusto?»
Ero sbigottito. L'idea non mi aveva neanche sfiorato, ma aveva ragione. Avevo compiuto sedici anni quella mattina. La prima Grande Profezia si era avverata puntualmente e non avevo neanche pensato al fatto che fosse il mio compleanno.
«Esprimi un desiderio » continuò la ragazza.
« L' hai fatto tu? »Chiesi.
« Mi ha aiutata Tyson. »(Il mio fratellastro)
« Ecco perché somiglia ad un mattone di cioccolato – commentai – con il cemento blu. »
Annabeth rise.
Mi fermai un secondo a pensare, poi soffiai la candelina. Dividemmo il pasticcino in due e mangiammo con le mani. Annabeth  mi era seduta accanto e guardavamo l' oceano. Grilli e mostri facevano un po' di chiasso nel bosco, ma per il resto era tutto tranquillo.
«Hai salvato il mondo » mi disse Annabeth.
« Abbiamo salvato il mondo» la corressi.
«E Rachel è il nuovo oracolo, il che significa che non potrà più avere un ragazzo.»
« Non sembri dispiaciuta. » notai.
Annabeth fece spallucce.
«Oh, è uguale.»
«Hai qualcosa da dirmi Testa d'Alghe?»
« Probabilmente ne le suonerai.»
« Sai che lo farò.»
mi spolverai le briciole del pasticcino dalle mani e iniziai a parlare.
« Quando ero sullo Stige, per diventare invulnerabile... Nico mi disse di concentrarmi su una cosa, una cosa sola, che mi tenesse ancorato al mondo, una cosa che mi facesse desiderare di rimanere mortale.»
Annabeth continuò a tenere gli occhi fissi sull'orizzonte.
«Sì»
« Poi sull' Olimpo – proseguì– quando volevano trasformarmi in dio è via dicendo, continuavo a pensare...»
«Oh, quanto ti sarebbe piaciuto!»
« Beh, forse un po', ma non ho voluto, perché... non volevo che le cose restassero uguali per l'eternità, perché le cose possono sempre migliorare. E stavo pensando... »
Mi sentivo la gola secca.
«A qualcuno in particolare? » Domandò Annabeth con dolcezza.
Le lanciò uno sguardo e si accorse che stava cercando di non sorridere.
« Stai ridendo di me.» mi lamentai.
« Non è vero!»
« Certo che non mi stai affatto rendendo le cose facili!»
A quel punto rise per davvero e gli mise le braccia attorno al collo.
« Io non ti renderò mai le cose facili, Testa d'Alghe. Meglio che ti ci abitui.»
Quando mi baciò, mi sembrò quasi che il cervello mi si sciogliesse, spargendosi per tutto il corpo.
Sarei rimasto così per sempre, solo che una voce alle nostre spalle ringhiò:
«Beh, era ora!»
Ad un tratto il padiglione si riempì di torce e di ragazzi. Guidati da Clarisse, le spie attaccarono e ci caricarono sulle spalle.
« Oh, insomma – protestai –  che fine ha fatto la privacy?»
«I piccioncini hanno bisogno di rinfrescarsi » esclamò Clarisse tutta contenta.
«Il laghetto delle canoe! » Urlò Connor Stoll.
Con un grido di esultanza, ci trascinarono ai piedi della collina, ma permettendoci sempre di restare mano nella mano. Annabeth rideva e ridevo anche io, anche se ero rosso come un peperone. Ci tenemmo per mano fino all'istante in cui ci lanciarono in acqua.
Ma fu io a ridere per ultimo. Feci una grande bolla sul fondo del lago. I nostri amici aspettarono un bel po' prima di vederci riemergere, ma... Ehi: quando sei il figlio di Poseidone, non hai nessuna fretta.
E quello fu probabilmente il miglior bacio subacqueo di tutti i tempi.
                               ***
E quindi ecco il giorno che aspettavo.
Esattamente a distanza di un anno da quando ci eravamo fidanzati. Dovevo trovare una sorpresa per Annabeth, che non si sarebbe mai dimenticata.
Ma, a quei pensieri, non sapevo ancora cosa sarebbe successo.

La maledizione dei due fuochiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora