Capitolo 4: Suoni

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"Ho davvero chiuso con tutti" pensai quella mattina. Mi giravo tre le lenzuola dovevo alzarmi per fare pipì. Guardando il cellulare ormai stracolmo di messaggi non letti e chiamate non risposte. Avevo deciso di chiudere con Davide. Era stato così doloroso vederlo tra le braccia di un'altra che ne avevo abbastanza. Da una settimana non avevevamo più contatti. Evitavo lui, le mie amiche, a volte credevo di evitare persino me stessa. Mi alzai controvoglia guardandomi allo specchio. Ma da quanto tempo non facevo una doccia?! Il silenzio della casa era opprimente. Avevo finto l'ennesima febbre per restare a casa anche quella mattina. Mia sorella Chiara più grande di me di tre anni era a lezione all'università ed io vagavo per le stanze vuote in cerca di qualcosa di commestibile. Come avrei fatto ora ad affrontare di nuovo la scuola, la mia vita ma soprattutto lui. Per il solo pensiero di rivederlo avevo lo stomaco in subbuglio. Addio colazione pensai sconsolata. Ero anche dimagrita parecchio. Decisi di fare una doccia veloce e mettermi una comoda tuta per sdraiarmi sul divano a guardare TV spazzatura. Ed ero lì con il telecomando in mano quando il campanello inizió a trillare senza sosta. Oh, cazzo! Sbriciai dalle logore tende ormai ingiallite per vedere all'esterno. Ed era davvero lui. Merda merda merda. Mi avrà visto? Camminavo avanti e indietro in preda al nervosismo. Non voglio aprirlo. Non ne ho nessuna intenzione. Ormai ho deciso. Ma più lui suonava più le mie difese cedevano. Ormai piangevo incontrollata. Aprii quella fottuta porta, trovai il coraggio di farlo. Non sapendo che la scena che mi si parò di fronte mi avrebbe davvero rovinato la vita.

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