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《Ciao anche a te Tara》disse Clay facendo un falso sorriso e abbracciandola.

《OH, MA HO INTERROTTO QUALCOSA?》

《No》rispose velocemente Alena.

《Sì》ribattè il ragazzo guardandola e mordendosi il labbro.

《TRANQUILLI, FATE PURE. LIMONATEVI TRANQUILLAMENTE》sbraitò lei eccitata.

《Beh, Tara. Io vado a casa, ci vediamo domani?》

《Certo Lena, a domani》

《Ti accompagno io》

《No, Clay. Lascia stare, prendo il pullman》

《Non se ne parla, vieni con me》

《Se proprio insisti》

I due salutarono e salirono sulla macchina di Clay.

《Ok, tu non pensi veramente di andare a casa, vero?》domandò lui alzando un sopracciglio.

《Certo che no》rispose complice la castana.

《Ti porto in un posto bellissimo》

《Basta che tu faccia il bravo e che mantenga le distanze》

《Non ti prometto niente》

Il moro guidò per venti minuti fino al palazzo più alto della città.

《Ciao Fred!》

《Salve signorino Benson, tutto bene? Le preparo la sua solita camera?》

《No, vorremmo salire sul tetto》

《Tenga la chiave》

《Grazie Fred, sei il migliore》

《Anche lei è il migliore》

Presero l'ascensore e in un batter d'occhio furono sul tetto, dove centinaia di luci illuminavano il tutto.

《Vuoi dirmi che questo palazzo è di tuo padre?》

《Metà e di mio padre, metà è di un suo socio》

《Se sei ricco, Clay》

《Già》

I due si sedettero lungo un muretto abbastanza alto

《Dove eravamo rimasti prima?》

《Ah, proprio non mi ricordo》disse la ragazza arrossendo il viso e coprendosi con una mano.

《Io me lo ricordo》disse trascinandola verso di sé.

《Dai, almeno vieni qua》continuò prendendola di peso e mettendosela sopra le gambe.

《Sei pazzo?! Peso troppo!》urlò tenendosi al collo di Clay con le braccia.

《Ma se sei una piuma!》

Si guardarono e sorrisero.

Clay si avvicinò lentamente, continuando a guardarla.

Lei abbassò gli occhi e sorrise amaramente.

《Che hai?》

《Sono triste》

《Perché?》

《Perché io non sono pronta per questo》

《Per questo cosa? Per un bacio? Hai già baciato qualcuno》

《Lo so, ma ho paura》

《Dammi un solo bacio. Uno solo te ne chiedo》

《Che palle che sei. Tu però stai fermo immobile》

《Come una statua》

La ragazza sospirò e si avvicinò.

Non fece in tempo a posare le sue labbra su quelle del ragazzo che già danzavano ad un ritmo spedito.

Le braccia di Clay la tiravano a sé.

《Ti ho detto di star fermo, stronzo》rise arrossata in viso.

Lui non rispose.

Appoggiò la testa alla sua spalla e le accarezzò i capelli.

《Ti amo》

La guardò ancora.

《Non mi guardare così, mi metti in soggezione》

Le baciò la guancia molte volte ma lei non disse niente, lo strinse un po'più forte.






BELLA ANDATE A LEGGERE LA MIA STORIA "STUPID JOKES" SE VI VA.

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