Freedom

5.

Il livido sullo zigomo sinistro era particolarmente violaceo e difficile da coprire.
Anche ricoprendolo con più strati di correttori vari, se guardato attentamente era facilmente visibile.
Dopo l'accaduto di ieri, ho passato una notte insonne senza smettere di piangere. Mi sono alzata all'alba e ho deciso di farmi una doccia per 'ripulirmi' da lui.
Ed ora eccomi qua: occhi gonfi e sguardo basso, indosso una felpa di svariate taglie più grande e dei pantaloni della tuta.
Mentre scendo le scale, spero dentro di me che nessuno si accorga di quel brutto livido o del mio viso stanco.
Quando sono pronta, mi arriva un messaggio da Trevor dove mi dice, come ogni mattina, che è sotto casa mia ad aspettarmi.
Col cuore in gola mi affretto a raggiungerlo, non voglio di certo farlo aspettare e dargli altri motivi per cui potrebbe prendersela con me.
Apro lo sportello e tremando mi siedo sul sedile accanto a lui.
Mi poggia una mano sulla coscia sinistra e rabbrividisco.
'ciao tesoro, - dice sogghignando, indicandomi con gli occhi di guardare le due persone sui sedili posteriori della sua auto- oggi abbiamo compagnia.'
Mi sporgo e lo bacio sulle labbra, per essere il più naturale possibile davanti a Jade e Dylan. Poi mi giro e tiro su un sorriso guardandoli. Jade mi bacia la guancia sinistra, mentre Dylan mi fissa con uno sguardo quasi adirato.
'Ti sei fatta male?' chiede indicando il mio zigomo. Rabbrividisco e mi giro di scatto guardando Trev in cerca d'aiuto che però non mi calcola neanche.
'No, è che stanotte non ho dormito e prima come una cretina ho picchiato la faccia contro il lavandino' rido, cercando di far sembrare la mia scusa plausibile.
Jade mi prende in giro e con la coda dell'occhio vedo Trevor ghignare.
Fisso il mio sguardo sullo specchietto retrovisore e mi accorgo che Dylan non si è bevuto questa stupida scusa. Stringe la mascella e punta i suoi occhi nei miei.