Pov's Michele

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Era così bella mentre si avviava verso casa, era perfetta l'amavo alla follia avrei fatto di tutto per lei, non potevo immaginare un futuro senza quella ragazza pazza e disagiata che mi aveva rubato il cuore.
Stavamo insieme da parecchio tempo, non so nemmeno io quanto (per puro caso neanche la scrittrice lo ricorda Ops) sapevo solo che l'amavo da morire e il mio amore nei suoi confronti aumentava ogni giorno che passavamo insieme.
Ero lì fermo sul marciapiede che guardavo un punto indeterminato per i passanti, ma in realtà era il famoso angolo, quello che mi separava da lei, dalla sua vita schifosa. Sapevo benissimo che questa sera suo "padre" l'avrebbe trattata male e le avrebbe fatto del male sia morale che fisico, senza accorgermene strinsi i pugni  forse per rabbia,per disgusto o solo perché mi dava fastidio sapere che soffriva, che stava male per uno come lui, uno che ha ucciso un uomo anzi il suo migliore amico dalle elementari per sposarsi con una donna, per poi farle del male.
Ero fermo da troppo e ormai i passanti mi guardavano male, mi girai e mi avviai verso casa, che per sfortuna, era dalla parte opposta di quella di Anita.
I mie genitori ormai sapevano della nostra relazione, infondo io e Anita eravamo amici d'infanzia, e la mia famiglia è stata più che contenta di sapere che c'eravamo messi insieme,al contrario dei genitori di Anita loro non l'avrebbero mai dovuto sapere, ma perché dico loro in fondo Carlotta, la mamma di Anita, sarebbe stata fiera della figlia mente lui, quell'uomo che ha sempre odiato la mia principessa che l'ha sempre picchiata e maltrattata è che fino a due ore fa veniva chiamato padre non l'avrebbe mai dovuto sapere, avrebbe cercato di fare del male anche a me solo per far soffrire la mia amata e io e Anita lo sapevamo benissimo, eccome se lo sapevamo a sempre rovinato le poche amicizie che era riuscita a crearsi Anita l'unica persona che le  era restata ero io e non l'avrei mai abbandonata.
Marco era un uomo all'apparenza calmo tranquillo e di buona famiglia, ricca ovviamente, alto capelli scuri ed occhi chiari, due occhi che incanterebbero qualsiasi ragazza, due pozzi senza fondo, ma con un passato orribile dapprima un drogato poi alcolista ed infine un uomo dalla mano pesante e la pazienza pari a zero LO ODIAVO.
Ero così preso dai miei pensieri che non mi accorsi neanche di essere arrivato a casa.
M:Sono a casa!
Neanche un rumore neppure un ronzio di zanzara.
M:C'è qualcuno?!
Nessuna risposta.
Perfetto casa libera che strano pensai alzando gli occhi al cielo.
I miei genitori? Beh stanno poco a casa, mia madre fa la dottoressa mentre mio padre è un avvocato, guadagnano benissimo quindi sono una persona che si è sempre potuta permettere tutto, non mi sono mai lamentato di questo l'unico problema è che non erano mai a casa, mia madre per i suoi turni mentre mio padre per i suoi casi a volte anche fuori città.
Volevo tanto chiamare Anita per sapere se stava bene, ma sapevo che non era il momento adatto.
Andai in cucina presi due ciotole  in una ci misi le patatine mentre nell'altra i popcorn mi avviai verso il divano in sala, appoggiai le ciotole sul tavolino e mi lasciai cadere di peso sul divano presi il telecomando,che fino a quel momento era appoggiato sui cuscini, e accessi Netflix optai per vedere alcuni episodi di teen wolf infondo non era male come serie tv, anzi era proprio bella.
Passò un'ora e mi stavo per addormentare quando....
Sentii la suoneria del mio telefono guardai lo schermo e lessi Principessa risposi.
M:pronto amore.
A:Michele ti prego posso venire da te?
Era in lacrime sapevo che c'entrava Marco, guardai l'ora 18:30 ok era ancora presto.
M:ovvio sai sei la mia ragazza puoi venire quando vuoi.
A:grazie.
Chiuse la chiamata.
Pov's Anita
Sentii la porta di casa sbattere brutto segno
Marco:....

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Mi scuso per i possibili errori grammaticali o di battitura.
Comunque cosa sarà successo ad Anita? Perché era in lacrime?
E secondo voi cosa accadrà?

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