CAPITOLO 6: LA FAMIGLIA SCHMIDT

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- È un piacere rincontrarti.

Affermò l'orso ridacchiando, mentre Franck era perplesso nel vedere che esso si muoveva e parlava con la stessa ed inquietante naturalezza umana.

- P-puoi capirmi?

Gli chiese allora con un filo di voce, Freddy posò la maschera sul tavolo e guardò dritto negli occhi quell'uomo terrorizzato.

- Certo che posso capirti, così come possono gli altri. Non siamo degli stupidi burattini programmati.

Setenziò l'orso sbattendo le zampe sul tavolo, Franck sussultò, chiedendogli allora il motivo per cui volevano farlo fuori. Freddy per tutta risposta emise un'altra risata e prese di nuovo la maschera tra le zampe, iniziando a giocherellarci.

- Ora non fare l'ingenuo, William Afton.

- William...?

Domandò perplesso, per poi collegare solo ora tutti i pezzi del puzzle.

- Un attimo, allora voi siete davvero le anime delle vittime?

- Esattamente! Siamo anime in pena, costrette a rimanere intrappolate in queste insulse carcasse metalliche per l'eternità.... tutto grazie a te.

- No aspetta, ti stai sbagliando, non sono Afton.

- E chi me lo può assicurare? Ora fai il bravo mentre ti ripago con la tua stessa moneta.

L'orso ridacchiò e alzò a mezz'aria la maschera, come se fosse un trofeo, e si apprestò ad inserirla sul cranio dell'ormai spacciato Franck, ma fortunatamente in quel momento scoccarono le sei in punto e Freddy si bloccò.

- Hai... hai solo avuto fortuna...

Detto ciò, lasciò la maschera sul tavolo e si diresse allo stage, lasciando così Franck con non poche domande.

12:37 p.m.

L'uomo sorseggiava del caffè mentre si trovava nel piccolo bar dove il giorno precedente aveva incontrato le famiglie dei bambini. Strinse per un attimo i denti, era ancora leggermente dolorante per i numerosi graffi che si era procurato mentre cercava di liberarsi dalla tuta di Freddy.

- Spiriti intrappolati nelle mascotte... ora sì che ne ho viste tutte.

Era una dura cosa da digerire, ricordando soprattutto che era piuttosto scettico nell'esistenza di fantasmi o spiriti. L'uomo sbadigliò e guardò il proprio riflesso nella finestra: aveva le occhiaie, ma non riusciva più a prendere sonno, ciò che aveva visto in pizzeria fin dalla prima notte lo aveva scosso non poco. Franck in seguito prese i documenti, ora che aveva fatto luce sul primo avvenimento del declino di Freddy's Pizza, non gli restava che continuare. Lesse che, dopo la tragedia dei bambini, iniziarono a scomparire anche delle guardie notturne, ma a quel punto a Franck bastò fare due più due per capire che fine avessero realmente fatto.
Tramite i documenti, venne inoltre a sapere che la prima scomparsa avvenne qualche giorno dopo l'omicidio, mentre l'ultima risaliva a mercoledì scorso.

- Vi servo altro?

Domandò una voce femminile proveniente alla spalle di Franck, il quale velocemente chiuse il fascicolo e si voltò, ritrovandosi davanti una giovane ragazza castana, probabilmente una dipendente dati la penna e il taccuino che brandiva tra le mani.

- No, grazie, mi dia pure il conto.

Rispose poi frettolosamente, come per paura che la ragazza facesse domande sui documenti che aveva con sè, ma fortunatamente quest'ultima si limitò ad annuire e strappò un foglietto, che consegnò a Franck. Solo successivamente ella iniziò a scrutare per bene l'uomo, aveva l'aria trasandata, così senza sembrare troppo invadente gli chiese se fosse successo qualcosa.

HELLO? - Nome in Codice Phone GuyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora