CAPITOLO 8: GOODBYE WILSON...

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Freddy cantava, esibendosi assieme a Bonnie e Chica, tutti e tre ancorati al palco e davanti ad un pubblico ogni gio sempre più ristretto. Franck era lì intento ad osservarli, dopo il suo turno era andato a casa per riposare un po' gli occhi, farsi una doccia veloce e tornare in pizzeria giusto in tempo per l'ora di pranzo. Non era però lì per mangiare data la scarsa qualità del cibo, bensì per iniziare a fare domande più specifiche a Fred. L'uomo infatti doveva sapere di più sulle guardie scomparse, che costituivano uno dei pochi tasselli mancanti nel puzzle di quel mistero. Inoltre Wilson, dopo aver rotto il braccio a Freddy, si ricordò delle regole dategli dal proprietario la prima notte, ovvero un estratto del misterioso Paragrafo 4.

- Cosa sarà mai?

Si chiese prendendo il foglio con sopra segnate le regole da seguire... regole che aveva infranto più di una volta, ma non era quello il punto: doveva capire cos'era quel paragrafo, scoprire se ce ne fossero di precedenti e sapere di cosa trattavano. L'uomo in seguito avvistò Fred seduto ad un tavolo, come suo solito stava facendo i conti sui guadagni, riguardava le bollette da pagare e metidava sui piani futuri di Fazbear Entertainment.

-Signore.

- Oh, Wilson... buongiorno.

Rispose il proprietario lasciando perdere i conti, si guardò poi brevemente intorno ed accese un sigaro.

- Vuoi favorire?

- No, grazie. Sono quì per parlarle.

- Se è di nuovo per gli animatronics, ti anticipo subito che la porta è lì a pochi metri dalle tue spalle.

- No, stia tranquillo, so bene che gli animatronics sono innocui...

Se ne avesse avuto la possibilità, Franck avrebbe iniziato a ridere delle sue stesse parole. Sapeva ormai bene che a Fred importava solo il denaro ed era un ingenuo, parlare con lui degli animatronics assassini equivaleva allo spiegare la reale forma della Terra ad un terrapiattista. L'uomo doveva quindi fare le giuste domande, saper girare intorno all'argomento e riuscire ad estrapolare quante più informazioni utili al suo caso.

-... insomma, non sono di certo come le vecchie guardie.

- Su questo ti do ragione Wilson, sei il primo che arriva alla quarta nott-... ehm...

Franck sorrideva sotto i baffi, aveva fatto centro. Era ovvio che Fred non sapeva che le guardie erano tutte morte, ma ciò non toglieva che aveva comunque avuto modo di conoscerle.

- Quindi mi faccia capire, dopo tre giorni di lavoro sono sparite... così nel nulla?

- Dipende Wilson. Nella maggior parte dei casi è così, mentre in altri invece, seppur minori, si parla di due o addirittura un giorno solo.

Concluse Fred mentre si guardava attorno, quelle domande sambravano agitarlo non poco, come se avesse paura di rivelare troppe informazioni. Franck continuò ad osare, doveva sapere.

- E mi dica, quando è cominciata la serie di scomparse?

- Appena abbiamo perso le tracce della nostra guardia notturna di fiducia.

- Il suo nome?

- Se non erro, si chiamava Daniel.... sì, Daniel Write.

- Ha contattato la famiglia dopo la sua scomparsa?

- Sì... ma nessuno sapeva dirmi nulla al riguardo. Senti Franck, non c'è molto da sapere su di lui o sui precedenti guardiani, ormai sono andati via....

Fred non era a suo agio, ricordava bene il giorno in cui entrò in ufficio e non trovò Daniel da nessuna parte, da lì iniziò un ciclo negativo di impiegati scomparsi, ed ogni volta Fred non aveva la minima idea di dove finissero. L'unica cosa che accumunava le loro scomparse erano le loro lamentele sui robots violenti, ma il proprietario non aveva mai dato troppo peso a ciò, temeva che un ispezione approfondita della polizia avrebbe portato alla luce la sua vera identità da criminale. Per questo anche ora Fred temeva quelle domande scomode, per quanto ne sapeva, Franck Wilson poteva essere perfettamente un agente in borghese.

HELLO? - Nome in Codice Phone GuyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora