CAPITOLO 3: LA PRIMA NOTTE

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11:45 p.m.

Franck accostò l'auto e si incamminò verso l'ingresso della pizzeria, arracando nella penombra a causa dei lampioni mezzi rotti, quel posto ormai sembrava così desolato anche senza il temporale burrascoso della notte precedente. Nemmeno durante il giorno dava il meglio di sè, infatti Franck ci era passato con l'auto durante il tardo pomeriggio e aveva visto sì e no due macchine parcheggiate, tra cui una che apparteneva sicuramente al proprietario.

- Si vede proprio che è Fred a dirigere il posto... ma come si suol dire: Dai a Cesare quel che è di Cesare.

Pensò mentre rimpiangeva non poco i bei tempi del Fredbear's Family Diner, sarebbe andato tutto diversamente se solo non ci fosse stato quel morso.
Franck scosse la testa e scacciò via quei brutti pensieri, per poi varcare l'entrata della pizzeria e notare che la sala era stata sistemata un po'. Fu in quel momento che, voltandosi verso sinistra, potè finalmente vederli sul palco. L'uomo allora si avvicinò, ritrovandosi davanti un enorme robot color lavanda, aveva le sembianze di un coniglio ed impugnava tra le zampe una chitarra rossa senza fili. Era caratterizzato dall'indossare un papillon del medesimo colore, nonostante Franck ricordasse che nei blueprints di Cawthon esso fosse nero.

- Bonnie.

Ripetè quel nome ad alta voce, come per assicurarsi che fosse ancora lì nella sua mente. Il suo sguardo si rivolse poi verso destra, quasi sorrise nel vedere Freddy Fazbear, un orso bruno fornito di papillon e cilindro neri, nella zampa destra impugnava un microfono impolverato e senza fili.

- Dovevi essere il degno successore del caro Fredbear.

Pensò fissando i suoi occhi azzurri, come se volesse comunicare con quel pezzo di metallo e pelliccia sintetica. Successivamente il suo sguardo andò ancora più a destra, lì c'era una gallina gialla, aveva un bavaglino con su scritto "Mangiamo!!!" e nella mano sinistra portava un cupcake rosa finto, con tanto di occhietti di plastica e denti sporgenti.

- Sì, quella invece è Chica.

Affermò improvvisamente una voce alle spalle di Franck, che trasalì girandosi, scoprendo che non si trattava altro che di Fred.

- E devo dire che sono molto fiero delle mie creazioni.

Concluse poi l'uomo portandosi le mani dietro la schiena e sorrise al guardiano.

- Le creazioni di Scott.

Franck sfogò tale frase nella sua mente, doveva controllarsi, non doveva commettere passi falsi e farsi cacciare.

- Sì, un vero prodigio tecnologico.

Mentì.

- Ad ogni modo, prima di andare voglio lasciarti un facsimile del tuo contratto... e alcuni informazioni.

Disse l'uomo consegnandogli un foglio, che Franck mise nella tasca del cappotto senza dargli troppa attenzione, in seguito Fred gli spiegò che il turno notturno andava dalla mezzanotte alle sei del mattino. Il suo compito era quello di monitorare la zona tramite le telecamere piazzate per la pizzeria, collegate ad un tablet presente nel suo ufficio, provvisto anche di porte di emergenza.

- Cerca solo di non divertirti troppo con l'attrezzatura, sprecano molta corrente ed il generatore ausiliario è ancora quello vecchio.

- Sì ricordo, il Fredbear's è andato in blackout molte volte... farò attenzione.

- Perfetto, perchè ci sono altre regole che ti invito calorosamente a seguire, ma ora non ho tempo di illustrartele, le troverai scritte sul tuo contratto.

Detto ciò Fred salutò la nuova guardia e andò via, mentre Franck si avviò verso il suo ufficio, situato in fondo all'edificio e vi si poteva accedere tramite due corridoi paralleli. L'uomo entrò dal lato sinistro e diede un'occhiata alla stanza, ma forse sarebbe stato più coerente chiamarlo stanzino date le dimensioni scarse.

HELLO? - Nome in Codice Phone GuyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora