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-Io sarò sempre al suo fianco qualsiasi cosa succeda. Io conosco l'oscurità che si porta dentro e lei conosce la debolezza che mi accompagna. Noi siamo uniti non dalla luce, ma dall'ombra.-
(Pandora Hearts)

Una sensazione, come un vento gelido, la circondò

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Una sensazione, come un vento gelido, la circondò. Quel contatto non era inaspettato, ma Rey sembrò impallidire improvvisamente poco dopo.
Kylo respirò, prendendo aria nei polmoni prima di parlare, o almeno avrebbe detto qualcosa, se lei non avesse iniziato a vacillare sulle gambe, per poi cadere delicatamente ed essere afferrata prima che toccasse il suolo.
Restava così fragile nonostante la sua forza, che per uso eccessivo del suo potere aveva dovuto chiudere gli occhi lasciandosi trasportare dalla stanchezza.
Il susseguirsi dei passi nel corridoio faceva smuovere i capelli attorno al suo viso, una mano lasciata cadere verso terra, a sfiorare il tessuto del mantello di Ren.
Un essere così imperfetto, pieno di emozioni, errori: questo si sentiva.
Aspettava qualcosa, anche se non sapeva definirlo, da troppo tempo e sentiva che l'ultimo passo si faceva sempre più vicino, lo attendeva.
Oh, non poteva non ammettere a se stesso di sentire di tanto in tanto una strana stretta al petto, come se una piccola parte di lui fosse rimasta sola e ferita. Ogni giorno si dimostrava un dolore più persistente del precedente, ma cercava di non farci caso, rifugiandosi tra quelle emozioni fredde che lo avevano intrappolato.
Per lei era lo stesso? In fondo erano entrambi persi, in bilico, ignari del futuro e tanto terrorizzati dal passato. In un certo senso, Kylo si sentiva in netta contrapposizione con Rey: lei era confusionaria, incontrollata, forte, ma così fragile da costituire un pericolo persino per sè stessa, lui invece sentiva di essere riuscito, almeno in parte, a domare la propria mente; tuttavia c'era una sola differenza sostanziale tra di loro: lei era tremendamente innocente, lui no. Che ironia essere così simili e così diversi al contempo.
La lasciò scivolare dalle sue braccia sul tessuto morbido del letto di uno dei tanti alloggi presenti su quel ponte, indugiò un poco nell'osservare quanto sembrasse calma in quel momento. Possibile che fosse così diversa da sveglia? Certo, non poteva dire nulla su questo, in effetti il sonno era l'unico rifugio anche per lui e pensare che forse per lei fosse in minima parte così lo fece sentire stranamente tranquillo e non inquieto come al solito. Si trascinò fino alla parete vicina, senza far rumore e ci si appoggiò. Un solo, singolo, attimo di pausa, non era troppo, solo qualche istante, nulla di più; chiuse gli occhi, portando la testa leggermente all'indietro fino ad appoggiarla ed espirò. Che situazione instabile, sapeva di star andando incontro a qualcosa di pericoloso, non sapeva cosa, ma aveva questa sensazione quasi di ansia addosso, certe volte insistente, altre più come un sibilo fastidioso.
-Sono...stanco.- sussurrò e il suo corpo scivolò lungo la parete, fino a toccare terra.
Era sempre stato tanto impassibile e duro esteriormemte quanto difficile da comprendere persino per sè stesso quando era solo, perchè esclusivamente quando si trovava isolato riusciva a provare quell'incomprensibile senso di vuoto...chissà?, forse era quello che lo tormentava, che non lo faceva dormire, o forse era colpa di tutto, di quella vita sbagliata che lo stava divorando.
Minuto dopo minuto avvertì la stanchezza prendere il sopravvento, fino a quando la sua testa si chinò di lato e il suo corpo si rilassò in un silenzio imperfetto, fatto di respiri e pensieri.

Dark Side 《Reylo》[in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora