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"Gliel'hai detto! Sei stato tu, hai rovinato tutto!", esclamò Dylan, singhiozzando pateticamente, mentre le lacrime si facevano strada sul suo viso pallido. "Mi sono fidato raccontandoti ogni cosa!"

"Dyl, ascoltami, ora non stai ragionando. Secondo te, avrei mai potuto ferirti? Da quant'è che siamo amici, eh? Da quanto? Da troppo, te lo dico io! E volevo solo aiutarti: eri così sconsolato con Tyler, sopratutto quando faceva nuove conquiste. E quando se n'è andato da Teen Wolf? Vi parlavate a stento un giorno sì, e l'altro no. Ti sentivo piangere e- E volevo aiutarti!"

"Aiutarmi? Dicendogli che ero innamorato di lui da quando l'ho visto entrare sul Set? Sputtanandomi alle mie spalle, e raccontadogli che dopo quella cazzo di telefonata, mi sono fatto inculare da Froy per dimenticarlo? Volevi aiutarmi, facendo tutto ciò? Scommeto che ti sei fatto quattro risate, eh?! E-", Dylan capì dallo sguardo di Tyler che c'era dell'altro. "Chi lo sa?"

"Dyl, ascoltami, sul serio io non-"

"CHI CAZZO LO SA!"

"Tutti. Lo sapevano tutti, del cast. E poco dopo la seconda stagione, l'ha saputo anche Tyler."

Dylan si voltò verso il muro, appoggiandovi la testa, le pupille che chiedevano pietà e la testa che gli pulsava, talmente era forte ciò che provava.

"E perché...P-Perché ha continuato ad essermi amico?", volle sapere, masochista qual'era.

"Dyl-"

"Ti prego, Ty, se mi vuoi davvero bene come dici, dimmelo.", ribattè subito.

"Lui non...Non voleva più starti vicino. Ma a quel punto si era intromesso Jeff, dicendogli che ormai le fan era invaghite della Sterek e della Hobrien. Che senso aveva mandare tutto a monte? Derek accettò, ma ad una condizione. Se ne sarebbe andato al più presto da Teen Wolf.", terminò l'amico con l'amaro in bocca.

Una specie di ansimo di dolore mal trattenuto ruppe l'aria. Dylan era così dilaniato dentro che- che voleva morire. Non ce la faceva, era troppo. Troppo, per continuare ad andare avanti. Era così orribile? Così disgustoso? Un mostro.

Odiava se stesso, il suo corpo, il suo carattere, e aver accettato di entrare in quello stupido Cast. Odiava i suoi occhi castani, i suoi capelli ribelli, i suoi nei.

Ma non odiava Tyler.

No, no, no. Doveva non provare più niente, rinnegare se stesso, far finta di nulla. Doveva mentire, recitare, e sorridere falsamente. Non doveva CROLLARE.

CROLLARe.

CROLLAre.

CROLLare.

CROLlare.

CROllare.

CRollare.

Crollare.

Si convinse che era giusto. I suoi occhi marroni vennero asciugati, e divennero impassibili, senza più quel luccichio e quel timore, quell'imbarazzo costante che lo caratterizzava.

Rinchiuse se stesso in una bolla di vetro, senza sentimenti. E decise che quel giorno era arrivato, e che Tyler sarebbe stato presto un vago ricordo.

"Dylan, stai bene?", sussurrò l'amico, cercando di avvicinarsi. Si placò quando i suoi occhi andare a contatto con quelli di Dyl, e tutto ciò che vi lesse fu solo...il niente.

Erano solo semplici, indifferenti, pupille marroni.

"Rientriamo all'interno.", la sua voce era bassa, contenuta, fredda. Non aveva sentimento, era solo una voce come altre. Non sarebbe più stata inconfondibile, o sarcastica, o divertita.

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