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A HOUSE BUILT OUT OF STONES

A volte Louis pensa che il posto in cui vive meriti di meglio.

           

Non si può permettere di mettere a posto il soffitto. Ci sono macchie dovute alle perdite ovunque, e quando piove è costretto a mettere bacinelle a terra. Nel corso degli anni ha comprato due tavoli. Entrambi si sono leggermente rovinati, ma Louis li lucida comunque ogni sabato mattina, anche se sa che non torneranno mai come nuovi.

Sua mamma gli ha dato una poltrona, una volta messo da parte il necessario per comprare quel locale. Quella poltrona era rimasta nella loro cantina ad accumulare polvere per anni. Però è la sua poltrona, gli ricorda casa, così l'ha sistemata nell'unico angolo lontano dalle perdite. Ci sono due sedie, abbinate al tavolo: sono di scarsa qualità, ma svolgono la loro funzione. Sostengono il peso di Louis quando cerca di riparare le perdite, gli fanno compagnia a tarda notte, lo sostengono quando si addormenta su qualunque libro egli stia leggendo.

In libreria sembra di essere a casa. Con i suoi mobili così esteticamente diversi l'uno dall'altro, il soffitto che perde e i pavimenti scricchiolanti. Louis si sente a suo agio, circondato dai libri: le copertine consumate, le parole evidenziate che sicuramente avevano significato qualcosa di importante per qualcuno ad un certo punto, come la maggior parte delle cose.

Louis lo capisce.

E' Martedì sera, e il negozio è vuoto. Non è insolito. Forse la libreria non è poi così accogliente. Il riscaldamento spesso non funziona e le perdite potrebbero infastidire. Ma lui crede che le gocce cadano con una sorta di ritmo, qualcosa di costante che funge da sottofondo mentre legge.

Le pagine dei libri del suo negozio sono vissute, consumate, ingiallite, e Louis le ama. Qualcuno le aveva amate prima di lui, come molte altre cose; le aveva amate finchè non erano più state desiderate, oppure perse, gettate via.

Però lui le ama.

Le ama, così come ama gli scaffali impolverati, le tende vecchie, i dipinti di Zayn che avevano appeso alle pareti il giorno dopo una sbronza e mezzi addormentati, poco dopo aver acquistato l'immobile, quando era ancora spoglio, ma pieno di aspettative e speranze, oltre che di scaffali vuoti, pronti per essere riempiti.

Louis è nel retro quando sente il campanello della porta echeggiare all'interno della libreria. Si alza da terra. Ha messo insieme una sorta di salottino, con delle poltroncine e delle coperte, oltre a una lampada trovata a Londra tempo prima. Un ambiente particolare, ma che si adatta al resto del negozio. Una volta spenta la lampada, esce dal magazzino.

Deve far freddo fuori, a giudicare dall'abbigliamento del ragazzo che è appena entrato: ha uno sciarpone avvolto attorno al collo e un cappello ben abbassato in testa. Louis se ne rende conto solo quando torna in negozio, a piedi nudi: il contatto con il freddo pavimento in legno gli fa venire la pelle d'oca. Il suo maglione non basta a fargli passare i brividi lungo la schiena, e si trova ad invidiare il ragazzo di fronte a lui, avvolto in un cappotto spesso.

"Cerchi qualcosa in particolare, amico?" chiede, stringendo le braccia in cerca di un po' di calore.

Il ragazzo si toglie sciarpa e cappello, mostrando una massa di ricci, e sfilandosi il cappotto mostra il maglione spesso di lana sottostante.

"Hai per caso un posto in cui io mi possa mettere a studiare?" dice. Ha tra le mani dei libri di testo, quelli spessi e pesanti che ricordano a Louis le ragioni per cui aveva mollato l'università, per poi ritrovarsi in una fredda libreria che cade a pezzi e avere dell'inchiostro nero come unica compagnia. "Avrei solo bisogno di un po' di tranquillità. Comprerò qualcosa, se devo."

A House Built Out of Stones - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora