3.

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Le notti sono le peggiori, pensa Louis.

Non c'è nulla che lo tenga occupato. Il negozio è chiuso, immerso nell'oscurità, fatta eccezione per la lampada che tiene accesa. Ha letto ormai per ore, gli occhi gli bruciano. I libri gli tengono compagnia, e aspettando che lui si addormenti.

La notte gli pesa molto. È tutto così silenzioso, immobile. Nonostante siano passati mesi, il corpo di Louis si irrigidisce ancora al pensiero dei passi di Zayn nel mezzo della notte, e dell'odore di fumo che porta sempre con sé. Si è però abituato all'idea che qualcun altro condivida quello spazio con lui, che lo riempia con le sue storie, i suoi libri e i suoi pensieri.

Nemmeno il rumore delle gocce che cadono dal soffitto gli fa compagnia quella notte, e Louis cerca di tenere gli occhi aperti, deciso a non arrendersi, nonostante la stanchezza.

Gli fa male tutto. Il collo, le spalle, la schiena. Forse dormire decentemente non gli farebbe male, per una notte. Riposare nel suo letto, invece che su una poltrona, chiudere gli occhi e dormire, cazzo.

Sente a malapena dei colpi leggeri contro la porta. Non li avrebbe mai sentiti se fosse stato in un'altra parte del negozio. Si alza dalla poltrona, stiracchiandosi con una smorfia di dolore.

Harry ha un aspetto diverso, di notte. Sembra un ragazzo qualsiasi, senza il suo cappotto elegante e i suoi maglioni. Si potrebbe facilmente confondere con un ragazzo qualsiasi, che gira per strada fragile e assonnato. Si stringe nelle spalle quando Louis apre la porta. Dal suo volto si percepisce la stanchezza che deve avere addosso. Scivola velocemente all'interno del negozio, sfiorando il fianco di Louis con la mano.

"Cosa ci fai qua?"

Harry, come sempre, ha portato il freddo con sé, all'interno del negozio. Louis arriccia le dita dei piedi, a contatto con il pavimento freddo, e si stringe la coperta attorno alle spalle.

"Non riuscivo a dormire," Dice Harry. Il ragazzo si adatta alla luce fioca del negozio. Non proprio come quando la luce del giorno illumina il negozio, però. "Non sapevo se ti avrei trovato sveglio."

Ha in mano due termos, che tiene saldamente tra le mani coperte dai guanti. Louis guarda il fumo uscire dai due contenitori, e nota le occhiaie marcate sotto gli occhi di Harry. "E se non fossi stato sveglio?"

"Allora sarei tornato a casa, Louis. Non lo so." Alza le spalle e porge uno dei bicchieri a Louis. "Ti ho portato del tè da casa. È il preferito del mio coinquilino."

Louis lascia che il tè lo scaldi. È un po' più speziato rispetto a ciò che beve lui, ma è buono. Harry lo guarda intensamente, come se la reazione di Louis dopo aver assaggiato il tè avesse realmente importanza. È un ragazzo sciocco e vulnerabile, lì in piedi nel negozio di Louis, in piena notte. "Grazie," dice. "Nemmeno io riesco a dormire."

Harry si muove silenzioso nel negozio, e si va a sedere sul bancone. Osserva Louis mettere a posto il disordine lasciato sul tavolo e spegnere la lampada.

"Cosa fai?" sussurra, nell'oscurità.

Louis fatica a trovarlo, al buio. Le mani di Harry sono calde quando le trova, probabilmente grazie ai guanti o al tè.

Sono due ragazzi svegli all'ora sbagliata, e a Louis Harry piace di più, così. Senza i suoi vestiti eleganti, e la sua aria da studente. Assonnato, con una semplice felpa addosso e, per la prima volta, del tè caldo per Louis, come se dovesse dimostrargli qualcosa.

"Voglio farti vedere una cosa." Gli dice Louis.

Harry lo segue senza esitazioni.

Louis lo conduce su per le scale. Harry salta gli scalini che Louis gli dice di evitare, con gli occhi spalancati e pieni di fiducia e curiosità. Attraversano velocemente l'appartamento di Louis, e salgono un'altra rampa di scale, che conduce al tetto.

A House Built Out of Stones - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora