Harry Potter e il Criceto Mezzosangue

Un inizio veloce veloce (che c'ho da andare a dormire)

Poco dopo arrivarono a Hogwarts, dove Harry fece la solita gag del fatto che lui poteva vedere i cavalli che trainavano le carrozze dato che aveva visto una persona morire.

"E chi avresti visto?" domandò Draca senza troppo interesse.

"Mio padrino!" rispose fiero Harry. "È morto davanti ai miei occhi. Non ho fatto in tempo a filmare la scena, perché è successo troppo in fretta. Però subito dopo ho fatto un vlog dove ho spiegato quanto ci stavo male."

"Oh, immagino l'enorme sofferenza..."

Quando finalmente furono arrivati nella sala grande trovarono il cappello parlante assieme a Fabri Fibra. Al posto della filastrocca abituale – che, diciamocelo, aveva un po' rotto le palle – intonarono un pezzo rap sui temi principali: Hogwarts, le quattro case, droga e prostitute. Principalmente spiegarono che i protagonisti andavano a Grifondoro, i cattivi a Serpeverde, quelli con un quoziente intellettivo a Corvonero e i personaggi inutili a Tassorosso. Ah, e le zoccole nel letto con Fibra e il Cappello.

Quando il siparietto si fu concluso e Draca fu assegnata a Grifondo i piatti si riempirono come per magia e tutti iniziarono a mangiare.

"È sorprendente che tu sia finita a Grifondoro!" commentò Harry con la bocca piena di tacchino magico (lo so che non vuol dire niente, ma è quello che mangiano i maghi, credetemi).

"Già," rispose Draca, "in effetti sarei dovuta finire a Serpeverde o Corvonero."

"E cosa ti ha detto il cappello parlante?"

"Niente di che Stava ancora facendo del rap riguardo a qualcosa tipo tirare cocaina sul corpo nudo di alcune modelle slave."

"In effetti mi sembrava particolarmente arzillo quest'anno."

La cena finì e Silente iniziò i suoi soliti annunci che nessuno ascoltava tranne Hermione che poi spiegava tutto agli altri.

"Innanzitutto, vorrei dare il benvenuto al nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure," scandì il preside. "Diciamo che è un ruolo un po' sfigato, dato che negli ultimi anni è toccato per ben due volte a dei seguaci dell'oscuro signore sotto copertura. Ma non c'è bisogno di farne un dramma: tutti possono sbagliare. Dico bene? Ma non accadrà di certo quest'anno grazie al nostro nuovo professore che ci è stato fermamente consigliato dall'amico del vicino di casa del professor Piton. Diamo quindi il benvenuto al professor Viscidus Maleficor!"

La sala si riempì di applausi, anche perché gli studenti erano troppo sazi per capire una singola parola.

"Professor Maleficor, gradisce dire qualcosa ai ragazzi?"

Il professore si fece avanti. Aveva un aspetto strano. Era praticamente identico all'imperatore di Star Wars, ma con gli occhiali. "Volevo solo dire che spesso si parla male dell'oscuro signore, dicendo che era cattivo. Ma la verità è che ha fatto anche cose buone."

"Bisogna avere la mente aperta," confermò Piton, "ricordiamoci che quando c'era lui i treni arrivavano in orario."

Tutti applaudirono nuovamente.

"Grazie, Severus, e grazie anche a lei, Maleficor. Un ottimo intervento che ci ricorda di non etichettare le persone. D'altronde chi decide chi sia buono, o cattivo? O chi sia un treno, o chi sia in orario? Sono solo le convenzioni sociali!"

Nel frattempo, Harry e Ron stavano sbavando sul tavolo, Hermione, preoccupatissima spiegava loro cosa stava accadendo Draca fissava il vuoto sperando che quella pagliacciata finisse al più presto.

L'indomani i tre amici scesero nella sala grande a fare colazione. La McGranit stava consegnando gli orari delle lezioni.

Non appena Harry ebbe finito di leggere l'orario esclamò: "Nooooooooooooooooooo!!!!!!!!!! Ahaaaa no buu ah hdsifgcehr dbjfgncs dhhgdhjgv Arg ubudugazzu!!!!! Asplr!!" *

"Harry, che diavolo ti succede?" esclamò Hermione, "e poi cosa sono tutti quei punti esclamativi? Non lo sai che quando si scrive ce ne vuole solo uno? Mica sei uno di quelli che scrive su wattpad!"

Ma Harry non stava pensando né ai punti esclamativi, né a wattpad. Bensì era sconcertato dal nuovo orario delle lezioni. Per il lunedì il programma sarebbe stato:

8 ore di Pozioni,
6 ore di storia della magia,
7 ore di Divinazione,
dieci minuti di difesa contro le arti oscure,

3 ore di difesa contro gli ortaggi e altri legumi,

5 ore di Hagrid che fa cose a caso spacciandole per una lezione,

2 ore di Hagrid che porta in infermeria gente a causa della sua lezione,

altre 26 ore di pozioni.

Anche Hermione lo guardò esterrefatta, poi disse "Ehi, ma la somma di queste ore è palesemente superiore a 24. Come si aspettano che..."

"Non ci interessano le tue assurdità matematiche," sbottò Ron ancora contrariato dall'orario.

"Non posso credere che dovrò passare tutte queste ore con Piton!" aggiunse Harry tremante. "Mi odia."

"Non ti odia affatto, Harry," intervenne Hermione, "in verità lui ti vuole un gran bene. Semplicemente cerca di renderti la vita impossibile e gioisce dai tuoi fallimenti."

"Non che la cosa mi interessi," s'intromise Draca, "ma non penso che si riesca ad imparare molto con 10 minuti di difesa contro le arti oscure."

"No," disse Harry levandosi in piedi, "stanno cercando di sabotarci. Dovremo riprendere con l'Esercito di Silente!"

"È una società segreta?"

"Assolutamente no!"

"A me suona di società segreta e paranoica."

"Non siamo paranoici, semplicemente siamo a conoscenza del fatto che tutti tramano contro di noi. Dobbiamo essere pronti!"

Draca sbuffò. "Ditemi almeno che non andate in giro a dire che la Terra sia piatta."

"Ovvio che non lo diciamo. Altrimenti Loro ci scoprirebbero e ci farebbero sparire come hanno fatto sparire le prove."

La bambina gettò gli occhi al cielo. "Come diavolo sono finita in questa storia?"

SPAZIO AUTORE

Salve, ragazzi, come va?
Ancora una volta aggiorno in notturna.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Prossimamente cercherò di organizzarmi un po' meglio così da pubblicare in modo più regolare.

Ora vado che sto schiattando di sonno.

Bye!