4. Coward

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Il rombo dell'auto cessa quando la parcheggio davanti al vialetto di casa Jones.
Alex afferra la sua roba e prima di aprire lo sportello e scendere, si volta verso di me.

"Vuoi ehm...entrare? Prendiamo un caffè" Indica la porta attraverso il finestrino.

"Ah no grazie, credo che andrò a farmi una doccia, sono tutta bagnata"

"Va bene"

Apre lo sportello, si copre la testa con la borsa e proprio mentre sto mettendo in moto e sgommare via da quella situazione, ormai diventata troppo imbarazzante, colpisce il finestrino facendomi segno di abbassarlo.

"Comunque grazie Mia, senza di te probabilmente ancora sarei lì" mi sorride debolmente.

"Di nulla"
La saluto e torno a casa.

Infilo le chiavi nella serratura e non riesco neanche ad entrare completamente in casa, che un enorme palla di pelo e bava mi travolge.

"Hey Vegas! Giù bello"

"Fammi alzare" mi lecca da per tutto, come se non fossi già bagnata abbastanza e dopo qualche carezza, piano piano si allontana.

Dopo esser uscita dalla doccia mi metto addosso una tuta e una maglietta che uso come pigiama e di seguito sfrego i capelli tra l'asciugamano per asciugarli un po'.
Invece di fare l'enorme pila di compiti per domani, decido di stravaccarmi sul divano e guardare qualche film in tv avvolta tra la morbida coperta in pile, con Vegas sdraiato sulle gambe che non è da meno.

Verso l'ora di cena la mia pancia comincia a brontolare e così decido di chiamare la pizzeria a pochi isolati da qui, mentre scorro il dito sul telefono noto il numero di Ashton, lo premo e inizio a digitare.

Mia:
Ehi Ash, ho parlato con Alex.

Mentre mi alzo per andare ad asciugare i capelli lancio il telefono tra i cuscini del divano, ma non faccio in tempo a compiere due metri che la suoneria rimbomba per la stanza.

Irwin call coming

"Pronto?"

"Allora? Cosa è successo? È gentile? Di cosa avete parlato? Di me?"

"Calma, calma non abbiamo parlato molto, l'ho solo riaccompagnata a casa"

"Pff" sbuffa.

"Senti io mi sto impegnando! Ora ho una scusa per andarle a parlare, no?" Dico accusandolo.

"Si, vabbè...che fai durante la tua vita noiosa, in cui l'unico scopo è trovarmi una ragazza?"

"Anch'io mi chiedo perché sto sprecando tempo con te, comunque niente, i mie non ci sono e sto aspettando la pizza che ho ordinato"

Dall'altro capo del telefono nessuna risposta. Irwin chiude la chiamata senza motivo e così decido di continuare quello che stavo facendo.
Mentre ripongo il phon nell'armadio, qualcuno suona alla porta, probabilmente sarà il fattorino penso.

"Era ora! Mezz'ora per una pizza" Urlo aprendo.

Davanti però, non mi trovo ne il ragazzo delle che consegne ne la mia succulenta pizza. Ashton sbuffando incrociando le braccia al petto e guardandomi dice:
"Beh che aspetti, vuoi farmi entrare o...?"

Mi scosto dall'entrata lasciandolo passare, lui mi supera e si lancia a peso morto sul divano in pelle, iniziando ad accarezzare Vegas che non aspettava altro.

"Che ci fai qui?"

"Ti faccio compagnia, anch'io ero solo"

"Fammi indovinare, conferenza a New York?"

Mas que nada ~ A.I Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora