Mentre Gerard stava ancora sistemando il suo disegno, Frank, che dal canto suo stava per avere una paralisi facciale da tanto che sorrideva, si voltò e gli si sedette improvvisamente in braccio, passando una gamba al di là del ragazzo e rimanendo cavalcioni su di lui. Gerard sgranò gli occhi per la sorpresa ma non ebbe il tempo di dire nulla perché Frank gli posò le mani ai lati del viso e lo baciò, spingendo violentemente le labbra sulle sue mentre gli stringeva i capelli tra le dita. Allora lui chiuse gli occhi e rispose al bacio, appoggiando timidamente le mani sui fianchi dell'altro che sotto il suo tocco si mosse sospirando.
Frank si spinse contro di lui di più, desideroso di ottenere maggiore contatto, e sentì le dita di Gerard contrarsi sulle sue anche mentre tratteneva il respiro; si mosse su di lui di nuovo, graffiandogli delicatamente la cute tra i capelli con le unghie, e in risposta ottenne un gemito sommesso e una piccola stretta sui fianchi.
Frank sorrise internamente perché oh, Gerard era così timido. Era allo stesso tempo adorabilmente imbarazzato ed estremamente eccitante, e la cosa lo divertiva quasi perché quello timido e impacciato casomai doveva essere lui, dato che aveva praticamente cinque anni in meno.
Mentre ancora si baciavano e le loro lingue si intrecciavano senza staccarsi praticamente mai, Frank iniziò a muoversi contro Gerard, all'inizio molto lentamente tanto che l'altro quasi non se ne accorse, ma pian piano sempre meno delicatamente, aggrappandosi ai suoi capelli, succhiandogli il labbro inferiore e provocandogli un altro gemito. Gerard si staccò da lui aprendo gli occhi e boccheggiando in cerca di aria e Frank gli sorrise maliziosamente, più audace di quanto avrebbe mai pensato.
"Frank io- aaah" esalò invece che terminare la frase, dato che Frank si era spinto contro di lui piuttosto violentemente continuando poi a muoversi ritmicamente contro il suo bacino e bloccando la sua frase sul nascere.
Lo baciò ancora, sperando di riuscire a farlo rilassare un po', gli prese una mano e la guidò sotto la felpa che aveva addosso, non riuscendo a reprimere un sospiro quando sentì le dita calde di Gerard a contatto con la sua pelle. Questo parve sbloccare la timidezza di lui almeno un po' perché portò anche l'altra mano sotto la felpa, alzandola leggermente, e gli strinse i fianchi avvicinandolo a sé con un movimento secco che procurò un gemito a entrambi.
Dopo qualche minuto in cui continuarono a baciarsi e in cui Gerard si arrischiò addirittura a spostare una mano dal suo fianco verso l'anca, Frank interruppe il contatto e si alzò in piedi.
"Il... letto" spiegò ansimando leggermente e cercando di nasconderlo al meglio. "È più comodo".
Gerard si limitò ad annuire alzandosi a sua volta e passandosi la lingua sulle labbra, cosa che fece eccitare Frank ancor più di quanto già non fosse, poi si sedette sul letto e si tirò Frank addosso riproducendo la posizione precedente. Non rimasero comunque in quella posizione troppo a lungo perché dopo qualche altro minuto Frank con una spinta lo fece cadere di schiena sul materasso sistemandoglisi sopra, le mani appoggiate ai lati della sua testa e i loro bacini a contatto, separati solo dai tessuti morbidi di ciò che avevano usato per dormire.
Frank sentiva chiaramente il cuore di Gerard battere forte contro la sua cassa toracica, forse per la situazione in cui si trovavano o forse per la paura residua che ancora lo bloccava un poco; ma in ogni caso doveva ammettere che anche il suo, di cuore, non batteva molto più regolarmente, anzi. Se si concentrava e ci pensava un attimo davvero non poteva credere di trovarsi sdraiato sopra a Gerard, baciandolo in modo provocante mentre lui gli stava infilando le mani sotto la maglia, stringendolo a sé e spingendo le anche contro le sue in un movimento che era decisamente troppo sexy. Però al momento non si trovava nella posizione di riuscire a ragionare molto lucidamente e onestamente non aveva neanche nessuna intenzione di farlo.
Gerard spostò le labbra dalla sua bocca verso la linea della mandibola per poi scendere verso il collo, mentre le sue mani si spostavano dalla schiena verso l'orlo della felpa, iniziando a tirarla verso l'alto. Allontanandosi leggermente da lui gli lanciò un'occhiata come a chiedergli il permesso di sfilarla, e quando Frank annuì gliela tirò via in fretta lanciandola da qualche parte sul pavimento. Frank sentì quasi fisicamente il suo sguardo accarezzargli la pelle dalle spalle verso il petto e poi giù fino al suo addome tatuato, verso l'orlo dei pantaloni, e un lungo brivido gli attraversò la schiena mentre con dita leggermente tremanti si infilava a sua volta sotto la maglia di Gerard. Per qualche secondo rimasero fermi così, poi il più grande con un movimento fluido e delicato lo fece sdraiare sul letto invertendo la posizione e iniziando a tracciare linee immaginarie sulla pelle del petto di Frank, che dal canto suo non poteva far altro che stringere tra le dita il tessuto della maglia di Gerard e cercare di non ansimare in modo troppo evidente.
Quando le dita di Gerard arrivarono al suo tatuaggio iniziando a studiarlo a fondo e con attenzione, Frank non riuscì a evitare di muoversi sotto di lui con impazienza e un gemito sfuggì dalle sue labbra, che aveva tentato di tenere chiuse strette tra i denti fino a quel momento. Gerard a quel punto mosse il bacino contro il suo e si abbassò per baciarlo, lasciando che i loro fiati si mescolassero nei pochi centimetri tra i loro visi, e Frank, che aveva le mani ancora aggrappate alla sua schiena, iniziò a muoverle lentamente verso il basso fino alle sue anche, verso le gambe e poi di nuovo su, verso la cintura dove si fermò leggermente titubante. Gerard però non fece niente per allontanarlo, anzi, perciò mentre lui ancora giocherellava con l'elastico dei suoi pantaloni, Frank spostò una mano verso il suo inguine mentre con l'altra gli stringeva un fianco.
Gerard espirò chiudendo gli occhi e gettando la testa leggermente all'indietro, stringendo a sua volta la parte alta della coscia di Frank con una mano e reggendo il suo peso con l'altra. Frank osservò rapito la sua espressione e poi iniziò a muovere la mano. Non sapeva del tutto cosa stesse facendo ma al momento non gli importava, a Gerard piaceva e tanto poteva bastare. Sì, a Gerard decisamente piaceva perché appena il suo movimento acquistò un ritmo regolare iniziò a muoversi contro la sua mano quasi di riflesso mentre si teneva il labbro inferiore stretto tra i denti. Ma questo non evitò comunque che dei gemiti soffocati sfuggissero alle sue labbra; poi aprì gli occhi e fissò Frank con uno sguardo decisamente privo di alcun imbarazzo, spostò la mano dalla sua gamba e con un movimento svelto gli abbassò i pantaloni della tuta, lasciandoglieli a metà e iniziando a toccarlo a sua volta.
Frank venne investito da una sensazione di piacere capace senza dubbio di sopraffarlo, dovette sforzarsi per continuare a muoversi allo stesso ritmo che stava tenendo precedentemente. Istintivamente aprì la bocca in un gemito silenzioso e si spinse il più possibile verso Gerard e la sua mano che gli stava provocando ondate di piacere come non ne aveva mai provate prima, nonostante Frank non fosse affatto vergine. A sua volta abbassò i pantaloni a Gerard, che se li sfilò e li calciò via con malagrazia, e riprese a toccarlo spingendo le dita al di là della sottile stoffa dei boxer che ormai era comunque di troppo.
A quel punto Gerard arrossì e si morse un labbro, evidentemente combattuto. "Frankie" balbettò cercando di regolarizzare il suo respiro ma senza comunque allontanarsi dai tocchi dell'altro. "Io non... "
"Tu non... cosa?" domandò Frank con tono più basso del normale iniziando a muovere la mano ritmicamente stringendola alla sua erezione.
Gerard gemette e appoggiò la testa alla sua spalla respirando in modo irregolare, Frank stava giusto aumentando il ritmo quando un cellulare squillò.
Per qualche secondo i due lo ignorarono bellamente ma dato che a quanto pareva il fastidioso mittente non intendeva demordere, alla fine, seppur riluttanti, si separarono guardandosi intorno.
"Non credo sia mio" affermò Frank, e Gerard annuì.
"È mio... è Mikey" affermò afferrando l'apparecchio e aggrottando le sopracciglia. "Proprio... complimenti per il tempismo" borbottò lanciando poi un'occhiata interrogativa a Frank che gli fece cenno di rispondere.
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Face it - RED
FanfictionParti a Rating Rosso di "Face It" credits: @shesRoxy , visitate il mio profilo (⬅) per la storia completa! 《I crediti per le parti qui riportate appartengono interamente a @shesRoxy, prescindendo dall'account che le pubblica. (Billy)》 Buona lettura...