IBN SINA

35 11 3
                                    

La carabiniera si avvicino 'a Isaia e gli intimo':
-Io è questa donna ,noi in somma ,andremo in avanscoperta,lei ,nel frattempo veglierà sui bambini!
Isaia annui 'docile ,le due donne si allontanarono
Aprirono la porta taglia fuoco e se la chiusero alle spalle
Davanti a loro ,si stendeva un tunnel gigantesco e fiocamente illuminato da antichi riflettori militari,ma la cosa più impressionante ,era il rampicante che aveva occupato ogni centimetro delle pareti :bianco,pallido molliccio,quelle foglie smorte,quasi morte,perdevano dai tralci gommosi,quasi diafani
La giovane militare si avviò ,seguita dalla donna araba che intanto biascicava nella sua lingua
La carabiniera la interrogo 'brusca
-Cosa ha detto?traduca nella mia lingua devo sapere cosa si dice attorno a me!
La povera caldea obbedì confusa:
-Ripetevo le parole del grande Ibn Sina
La sua interlocutrice borbottò
-Ibn chi?
La donna tradusse
-Voi lo conoscete ,come Avicenna, era un grande filosofo, un grandissimo medico persiano,ed io ,come diceva lui ,mi auguro una vita profonda ,intensa non propriamente longeva!
Camminavano fianco a fianco ,le due donne,intanto i rami del rampicante diventavano sempre più grossi e folti anche se non cambiavano il loro colore biancastro,le donne continuarono a camminare fino alla fine del tunnel:ad un certo punto il pavimento aveva ceduto ,c era una vasta voragine,il sole entrava a fiotti nell enorme caverna,foderata dal mostruoso rampicante:qua alla luce del sole le piante avevano cambiato colore:erano di un verde brunito ,molto simili al rame,e con quel colore rugginoso,riempivano tutti gli anfratti della caverna,in alcuni rami ,alla carabiniera ,parve di vedere scorrere un liquido torbido , che lento si muoveva sotto la sottile corteccia;la donna caldea terrorizzata si strinse al corpo della compagna
-Dove siamo finite?e cosa mai sarà questa orrenda piantagione?

lo specchio bizantinoWhere stories live. Discover now