lo specchio bizantino

Le rose del deserto

Hossein aveva aumentato la velocita' del suo veicolo,poi l 'aveva diminuita

Inutilmente

Il magnifico levriero nero che aveva preso a seguirlo ,continuava a seguire il suo ritmo

Poi la macchiana si fermo'

Pure il levriero si fermo'

Il sentirero nel deserto si era perso tra le dune e adesso le rose del deserto ,enormi cespugli color occra,sembravano pressarlo da ogni parte,alcune erano rosee ,altre aranciate,di dimensioni piu' che smisurate e si stringevano attorno all uomo smarrito e all 'impassibile canide

Hossein scese timoroso dalla macchina,il cane,per niente minaccioso gli si avvicino': Hossei comincio' con cautela a carezzarlo.

Poi il deserto si animo' di ombre intabarrate:erano sei o sette uomini armati

L 'avevano circondato

Hossein li supplico':

"Vi prego devo portare questo farmaco a mio figlio,in ospedale! morira' se non glielo porto!

Quello che sembrava il capo gli prese le tre fiale e lo rassicuro':

"Per quel che vale daro 'queste fiale a tua moglie, ma non so quanto possa servire:devi capire che lei ha fame,e noi..noi dobbiamo nutrirla

Hossein muto d' incomprensione domando'

"Chi, deve nutrirsi, chi"?

Naturalmente non ci fu risposta

Lo portarono in un antico fortilizio dei Cavalieri di Malta,le sbarre della prigione erano arrugginite, ma molto solide.il cane entro' con lui,gli uomini intabarrati,non fecero opposizione

Hossein si sedette in un angolo della torre ,il levriero si accuccio' accanto a lui

Hossein fu pervaso dall antico fremito ,carezzo' il levriero,sempre docile sotto le sue mani

"Dove vuoi condurmi Anubi?sei arrivato in soccorso  o per altro"?

La bestia poggio' il lungo cranio sulle sue ginocchia ,fuori infuriava una tempesta di sabbia