75. "Il dildo" - One Shot

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One shot
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Reddie

SCENE HOTTY PER PERSONE SENSIBILI. LE CANZONI CHE SCELGO SONO ALLA CAZZUS OF CANIS QUINDI SE NON C'ENTRA (considerando il contenuto no, ma shis) NIENTE PEACE AND LOVE.

DRIN DRIN
Sento il suono rompi-timpani del campanello farsi spazio nella mia testa svegliandomi e facendomi automaticamente dimenticare quello che stavo sognando.

Cazzo.
Mi accorgo di essere leggermente bagnato, avere le mutande zuppe e il pisello super (e)retto.
Ho già capito di che sogno si trattava.

Decido di andare in bagno a darmi una sistemata, ma proprio nel mentre espello i liquidi tramite l'urina, il lurido fuori casa non si arrende e continua a suonare come se stesse per fare il concerto di Natale porta a porta.

Controllo il calendario per sicurezza. Oggi non è Natale. Allora chi minchia mi rompe le palle la domenica mattina?

<Qualcuno apra quella cazzo di porta grazie> urlo a pieni polmoni nella speranza che i miei siano a casa.
Ovviamente non ci sono. Neanche sta mattina.
Quindi sono costretto ad andare ad aprire io. Vabbè, oramai mi sono alzato.

Prendo la mazza da baseball, anche se scommette che la mia sarebbe più efficace, senza una pulita e rendermi presentabile, anzi bellissimo e levissimo come al solito.

Apro finalmente la porta con la forza e la voglia di vivere di un animale già in decomposizione e mi ritrovo davanti una strana donna vestita tutto in tiro e che stranamente non mi fa nessun effetto. Forse sono ancora rincoglionito perché mi sono svegliato da poco.

Mi squadra interamente accorgendosi del mio aspetto da barbone fermandosi qualche secondo sui miei boxer bagnati.
<

Okey, emmh, vorrei proporle un prodotto-> comincia.
<Scusi, ma ho già trovato la luce divina nell'ancor più divino cibo> concludo velocemente facendo per richiudere la porta, ma venendo fermato proprio dalla signora.

<Si sta confondendo, io non sono un testimone di Geova, sono donna, come può vedere> afferma spostandosi fiera i capelli da un lato.
<Ma che ne so io che cosa abbia lì in mezzo> dico ironicamente vedendola diventare rossa dalla rabbia.

<Comunque> prosegue <Vorrei proporle un gioco, visto che oggi è San Valentino> davvero?
<Non ho una fidanzata, sono single da quando ho memoria e gli unici baci che ho sono quelli Perugina> la interrompo alterandomi pensando al mio bellissimo e comodissimo letto.
Mi manca.
<...un oggetto che può procurare piacere a lei o alla sua partner, o...qualunque altro>

<La mia mano funziona ancora bene> faccio di nuovo per chiuderle la porta in faccia, ma stavolta sono io stesso a fermarmi facendomi venire un'idea.

<Aspetti, non se ne vada..> la chiamo e sul volto della donna si apre un sorriso esausto.
Non so che cazzo stia facendo, ma mi diverte soprattutto l'ha persona che mi è appena venuta in mente. Sorrido maleficamente.

QUALCHE ORA DOPO
Mi ritrovo a sgattaiolare dalla finestra dentro la casa del mio amico con una busta piena di oggetti erotici.
Normalità?
Non fa per me, grazie.
Finisco proprio nella stanza del mio amico che non è in camera, proprio come pensavo. Lego la busta alla trave e prendo una corda.

Penserete che sarebbe una cazzata per una persona normale, ma qui stiamo parlando di Edward Kasprak, signori.
Così intelligente e stupidamente carino, anzi maledettamente perfetto allo stesso tempo.

Reddie/Stenbrough IN PILLSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora