CAPITOLO V

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Era mercoledì mattina, non uno qualunque, uno molto speciale per Soyon. Avrebbe visto Jun, anche se non era del tutto sicura.

La mattina si svegliò verso le cinque, non riusciva a dormire, l'ansia e la felicità erano troppe. Mai aveva provato un'emozione tale. Troppo forte da sostenere per una ragazzina fragile come lei.

Non si diede pace, continuava a torturarsi le mani, a pizzicarsi le braccia, mordere le labbra, camminava in modo nervoso su e giù per le scale.

La madre la guardava male, sembrava una pazza, anche il suo fratellino era impaurito dalle sue azioni. Non l'aveva mai visto così nervosa ma non si azzardava a chiedere nulla.

Ma Soyon non riusciva a calmarsi, si vestì, si voleva truccare ma non aveva trucchi personali e nonostante potesse prendere alcuni da quelli di sua sorella maggiore Iseul la paura che ci potessero essere dei batteri era troppa, nonostante fosse di famiglia .

Per un momento non si sentì strana a pensare a quelle cose, avrebbe incontrato qualcuno con la sua fobia e questa la tranquillizzava, non era la sola, non era pazza, non era strana.

Verso le nove la madre le disse di salire in macchina, l'avrebbe accompagnata a casa della sua insegnante. Suo fratello Chan la pregò per andare anche lui e lei accettò per farlo smettere.

Durante il tragitto Soyon entrava sempre più in ansia, stava per arrivare, mancava così poco tempo. Non riusciva a crederci , sembrava un sogno ma era tutto così vero.

Quando arrivò notò che non erano due come la professoressa le aveva detto ma c'era solo una ragazza.

"avevo chiamato anche quel ragazzo Jun ma non è in città oggi quindi sarà per la prossima volta"

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Ieri non ho potuto postare scusatemi. 💕

I'm on an elevator [나는 엘리베이터에있다] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora