Capitolo 1. Non mi tirerò indietro

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Debora guarda me e Lucia poi apre bocca << allora bellezze,che ne dite di andare a fare un po' di casino >> e ridiamo tutte e tre. Sì,è la più riflessiva,ma quando siamo noi tre insieme si trasforma. Anche mio fratello ride ma guarda stupito la bionda,conosce le mie amiche da molto tempo eppure non si è ancora abituato a questo comportamento di Deb

Mentre Tommy continua a guardarci come se non ci conoscesse veramente noi tre pensiamo a dove potremmo andare,ad un certo punto mio fratello torna in sè e mi guarda,ricambio lo sguardo ed annuisco sorridendo insieme a lui. << Che sono quei sorrisi? >> ci chiede Lucia notando i nostri volti << beh,penso conosciate tutte e due Lia abbastanza bene da sapere dove vuole andare >> risponde il ragazzo guardando divertito l'espressione spaventata che sta spuntando sul viso della moretta << assolutamente no! Sai che non mi piace quel posto >> esclama rivolgendosi a me mentre Debora continua a guardarci senza capire. Sbuffo,c'è un parco vicino casa mia che io amo tantissimo,ci ho passato la mia infanzia,tutti i bolognesi hanno passato la propria infanzia in quel parco,è uno dei più famosi della città. Ad un certo punto la bionda saluta su col viso illuminato << ma certo, i Giardini!! >> io e Tommaso ridiamo. Sì,i Giardini Margherita,il mio posto preferito,ogni volta che posso ci vado,non importa se sia inverno,estate,autunno o primavera,io ci vado. E passo anche giornate intere in quel posto

Alla fine riusciamo a convincere Lucia ed andiamo al parco che tanto piace a me. Ma io sono pensierosa e le mie amiche lo notano << ok Lia,tu ora,subito,immediatamente, ci dici cosa ti succede. Siamo venute qui perchè è a te che piace ma non hai aperto bocca neanche per un secondo >> dice la biondina che si è fermata davanti a me e mi guarda con rimprovero. Guardo lei e la mora,soffio fuori il fumo della sigaretta e parlo << voglio andarmene,non riesco più a stare qui. Amo Bologna ma inizia a starmi davvero fin troppo stretta. Ho trovato un hotel dove mi prenderebbero in prova come aiuto cameriera. Parto tra qualche giorno >>. Loro mi guardano ed annuiscono << beh,non è così grave,fai la prova poi se dovessero prenderti rimarresti lì per l'estate poi torneresti,no? >> mi chiede Lucia,annuisco << sì,ma poi vorrei andarmene. Restare in un posto lontano da qui il più a lungo possibile >> rispondo mentre le mie amiche mi guardano dispiaciute << Lia >> comincia Debora,ma la fermo << no Deb,non mi tirerò indietro,se dovesse presentarmi una qualsiasi occasione per potermene andare la coglierei al volo. Anche se dovessi partire da sola e/o con sconosciuti. E non provate a tirarlo in ballo,stavolta niente e nessuno potrà fermarmi >> rispondo ed è così. Sono più che determinata,so che le mie amiche mi vogliono bene e vorrebbero solo la mia felicità quindi capiranno,ma capisco anche che hanno bisogno di tempo per accettare questa mia decisione. Che poi non capisco perchè ci stiamo facendo tutti questi problemi,non c'è ancora niente di sicuro

<< Debora dimmi che stai scherzando!>> urla Lucia guardando la nostra migliore amica che fissa il telefono,uno dei suoi migliori amici le ha scritto di presentarci tutte e tre a casa sua. Fin qui è tutto normale,la cosa che agita la moretta ( e non solo lei) è il fatto che dobbiamo essere lì tra venti minuti e siamo da tutta altra parte della città,se poi ci aggiungiamo il fatto che dovremmo anche cambiarci siamo apposto. Mentre la ragazza corre nella direzione di casa mia per svuotarmi l'armadio in cerca di qualcosa di decente per tutte e tre io cerco di chiamare l'unica persona che potrebbe aiutarci ad arrivare a casa di Michele non troppo tardi









Dario's pov

Sento il telefono squillare e rispondo
<< ti voglio a casa mia tra 20 minuti,senza se e senza ma. Non tardare e non cercare scusanti,so che sei liberissimo stasera >> risponde la voce sempre allegra e carica di simpatia del mio migliore amico << mezz'ora e sono da te >> gli dico. Non ribatte,sa che sarebbe totalmente inutile,si limita a ridere e salutarmi blaterando su qualcosa che capisce solo lui. Butto il telefono sul letto e mi accendo una sigaretta. Arriverò da Michele con più di dieci minuti di ritardo ma chi se ne frega,o altro a cui pensare

Tu mi fai dimenticare tutto e tutti. O quasiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora