Lei si odiava, sia fuori che dentro.
Aveva uno di quei caratteri assurdi, un mix di lunaticità e bipolarità, uno di quei caratteri che solo pochi, pochissimi riescono a sopportare.
E il suo aspetto esteriore rifletteva ciò che lei era dentro: piena .
Piena di rimpianti quanto di grasso, piena di errori quanto di curve, piena di lacrime.
Tutti scapperebbero da una come lei, e lei lo capisce, anche lei lo farebbe.
Forse c'è una storia, forse ci sono dei pensieri che lei conserva dietro quel grasso, forse ci sono dei segreti dietro quelle curve, cose che lei non è mai riuscita a dire ad alta voce.
Si piaceva solo per qualche istante, poco prima di entrare nella doccia: si metteva davanti lo specchio, chiudeva gli occhi e si immaginava con qualche chilo in meno, nel corpo di una di quelle top model dal fisico perfetto; poi apriva gli occhi...
*solo per qualche istante *
Correva dentro la doccia, si chiudeva lì dentro ed ogni volta avrebbe voluto non uscirne più.Abitualmente, ogni giorno dopo la doccia, attraversava la sua casa e andava nell'altro bagno, il bagno degli ospiti dove tenevano la bilancia.
Saliva sempre a testa alta con il petto in fuori ma non perché fosse fiera dei cambiamenti del suo corpo... Saliva e cercava di ritardare il più possibile il momento in cui avrebbe dovuto abbassare lo sguardo.Nota autrice
Scusate se questo capitolo era un po' deprimente ma era essenziale per me.
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Lei è un casino
PoetryLei non riesce a rendersi felice, però sa rendere infelici le persone che la circondavano