La prima data. Importante forse? Forse un po'.
Il primo bacio, il suo primo bacio.
Lei avrebbe dovuto essere la persona più felice del mondo no? Non è così che una persona si dovrebbe sentire?
La verità è che lei quel bacio non lo voleva. Non aveva sentito niente fuorché l'adrenalina causata dai troppi pensieri che si stavano affollano nella sua testa. "Non è la persona giusta" si ripeteva ossessivamente, lo conosceva appena.
Non può essere successo davvero.
Così si infrangono tutti i suoi sogni sul primo bacio.
Per carità, era stato carino, davvero carino. Lui era il contrario di brutto ed antipatico... poteva davvero essere il suo tipo, le sapeva tenere testa ma aveva fatto un passo più grande della gamba.
È arrivato a sfiorare la pelle ma non l'anima. L'anima di lei era infatti rimasta al suo posto, forse si era addirittura allontanata da lui, l'aveva respinto.
Lei però rimase immobile... "che stupida che sei".
Non poteva. Si vergognava da morire. Non lo considererà mai come il suo primo vero bacio, non era vero.
Si lavò, si insaponò con tale forza che sarebbe riuscita a staccarsi la pelle come fosse un cappotto. Sentiva il suo profumo fuso a quello di lui insieme alla puzza della vergogna di aver fatto una cosa che porterà con sé per tutta la vita e a quella della paura di diventare ciò che aveva sempre criticato.
Lei aveva sbagliato momento, persona, azione. Lei aveva sbagliato tutto, di nuovo.
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Lei è un casino
PoetryLei non riesce a rendersi felice, però sa rendere infelici le persone che la circondavano