"Benvenuta nella Radura!"
Ecco ciò che disse il biondo.
Quella frase continuava ad echeggiare nella mia testa e rimasi qualche secondo a fissare il vuoto con un'espressione impassibile.
"oh scusa, non mi sono ancora presentato: piacere, Newt. Come ti posso chiamare fagiolina?""C-ciao Newt, io sono X."
Dissi io ancora frastornata da tutto ciò che era successo.
"X?" - disse lui abbozzando un mezzo sorriso- "che nome del Caspio è X? Sembra il nome di un'agente segreto."
Il mezzo sorriso si trasformò in una risata da parte di entrambi.Mi piaceva quel ragazzo, il suo modo di fare e il suo carattere. Mi ispirava sicurezza e fiducia.
"Sai, non so chi mi abbia dato questo nome o da dove provenga, ma è l'unica cosa che ricordo."
"X, per me è un nome molto bello, sai?", disse lui.
Entrambi ci scambiammo uno sguardo veloce ma che poteva significare tutto e niente.
L'atmosfera che si era creata era abbastanza ridicola.
A spezzare quel silenzio di ghiaccio fui io con un timido "ehm, grazie..""X, ti va di andare con gli altri pive? Ci sono un sacco di cose che non hai ancora visto. In oltre avrai la fortuna di fare il tour completo di questo posto con me!"
Mi misi a ridere e dissi in tono ironico: "ma certo, come posso rifiutare un'offerta del genere?"
Allora afferrai il braccio che Newt mi stava porgendo e iniziammo a visitare la radura.
Newt mi mostrò tutti i lavori che ogni "pive"-come lui diceva- compieva ogni giorno.
Ci fermammo davanti a delle mura altissime, le più alte che avessi mai visto.
"cos'è questo posto?" chiesi curiosa.
Al contrario delle mie aspettative, lui si mostrò molto disponibile nel rispondermi:
" questo è il labirinto. Adesso ascoltami bene."-il suo tono si era fatto più serio- " Tu non puoi entrare qua dentro per nessunissima ragione al mondo. Chiaro?"
"Va bene. Ma, potresti almeno dirmi il perché?"
"Vieni e te lo mostro".Proprio quando ce ne stavamo andando da lì, dalle mastodontiche porte del labirinto uscirono dei ragazzi tutti sudati che sembravano aver corso per ore.
"Ehy Newt, hai finito di seccare la fagiolina?"
Disse un ragazzo dai tratti orientali del gruppo di quelli appena usciti dal labirinto.
Newt girò gli occhi al cielo e disse con un tono piatto:
"Minho sei arrivato proprio al momento giusto... Lei è X. X, Minho. Minho, X."
"Piacere di conoscerti X" disse il ragazzo moro baciandomi la mano.
Io arrossii imbarazzata.
Guardai Newt che stringeva i pugni a denti stretti.
"Ehy, vacci piano Minho! Guarda che Newt si ingelosisce!" - intervenne un altro ragazzo dai capelli castani scuri.-
"Ha-ha, molto divertente." disse Newt che sembrava abbastanza irritato.
Intanto l'altro ragazzo mi strinse la mano e si presentò:
"Io sono Thomas. Scusalo, non si sà comportare con le ragazze"- disse rivolgendosi a Minho.-
"In ogni caso.. Loro sono i velocisti. Loro e sottolineo, solo loro, possono entrare qui dentro. Ora andiamo dove ti dicevo prima." disse Newt.
Gli altri due ragazzi ci lanciarono due occhiate maliziose e ci salutarono mentre io seguivo Newt verso non so dove."Eccoci."
Il biondo si fermò davanti a un piccolo casotto grande all'incirca quanto un bagno.
"Cosa c'è qui dentro?"
"Ora lo scoprirai"
Lui camminò fino all'altro lato di muro di quello stanzino.
Lì c'era una finestra, con tanto di sbarre da dove non si riusciva a vedere molto.
I rumori che sentivo erano veramente raccapriccianti: borbottii, suoni stridenti e metallici.
"Guarda, ma stai attenta."
Raccogliendo tutto il coraggio che avevo mi affacciai per vedere che c'era lì dentro.
Avevo il cuore che batteva all'impazzata e quei rumori erano tutt'altro che rassicuranti.
Ciò che vidi fu disgustoso:
una poltiglia melmosa, lunga almeno 2 metri, dalla quale spuntavano lunghe braccia meccaniche. Il corpo gelatinoso di quell'essere lasciava vedere tutte le sue venature bluastre.Feci un salto in dietro ed emisi un urlo di paura. Dallo spavento mi venne naturale attaccarmi al braccio di Newt.
Lui fece un sorrisetto e mi accarezzò la schiena.
"Cos' era quello schifo?"
"Quello era un dolente."Silenzio.
Poi riprese:
"Là, nel labirinto, è pieno di dolenti come quello. Questo l'abbiamo catturato per pura fortuna, mentre era ferito. L'abbiamo portato qui come ammonizione a tutti quelli che avessero intenzione di entrare nel labirinto."
Io ero ancora attaccata al braccio di Newt come un koala e lui aveva avvolto il suo braccio intorno alla mia schiena.
Entrambi eravamo pietrificati a fissare lo stanzino.Poi decidemmo di andare in un luogo un po' meno raccapricciante.
"Ehy, penso che sia ora di cena. Andiamo al casolare, Frypan avrà sicuramente cucinato qualcosa di delizioso."
"va bene." risposi.
Ci dirigemmo al casolare, non sembrava ma erano già 3 ore che ero con Newt..
"Ehy piccioncini! Venite a sedervi qui!", gridò Minho che ci invitava a sederci con lui, Thomas e un ragazzo che si chiamava Winston.
Ci sedemmo e Newt rimbeccò subito Minho per le caspiate che diceva e noi tutti iniziammo a ridere.
Durante la cena mi spiegarono il perché siamo qui, cosa succede ogni giorno e come funziona tutto nel labirinto. Finalmente iniziavo a capire qualcosa di questo posto.
Dopo cena, fuori dal casolare fermai Newt, con il quale avevo un po' di confidenza in più rispetto agli altri radurai.
"Hey Newt, hai un minuto?"
"Certo X. Che succede?"
"Non ho ancora capito una cosa: perché sono l'unica ragazza qui?"" Sai, non lo so nemmeno io. Però so che siamo stati veramente fortunati ad avere te."
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Immagina Newt
Roman d'amourImmagina su NEWT di the maze runner *I fatti narrati non sono presenti in tmr*