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"Certo, non è facile comprendere. A volte bisogna starci dentro per capire."|

Mancava un quarto d'ora alle cinque e si stava già facendo buio.
Il freddo sfiorava i nostri visi, causandone la freddezza ed il rossore.
Camminavo accanto a Chan, avvolta dalla mia sciarpa e coperta dal mio beanie.

《Dove stiamo andando?》
《In un posto abbandonato.》

Mi fermai di scatto, attirandolo verso di me.
《Yah, tu mi stai portando in un posto abbandonato. Io non mi fido di quei posti, non ho voglia di morire posseduta da uno spirito.》
Ci scherzai su, ma la verità era che avevo paura di posti simili.
Cosa ne poteva sapere lui? Magari c'era qualcuno e lui non aveva controllato bene.

《Su andiamo, non devi avere paura. Ci sono io a proteggerti.》
Assottigliai le labbra, sospirando pesantemente.
《D'accordo, ma manca ancora tanto?》
《Un po'.》
《Non ho più voglia di camminare.》
Affermai accennando un piccolo sorriso maligno.
《Salta in spalla, sfaticata.》
Disse abbassandosi per farmi saltare su. Non esitai neppure, gli saltai in spalla.

《Poi a ritorno mi porterai tu in spalla, Day.》
《Certo, basta che tu ne sia convinto.》
Gli feci la linguaccia, reggendomi forte, dato che aveva cominciato a correre.

Sembravamo due rincoglioniti in mezzo alla strada, ma mi divertivo.

Arrivammo al posto abbandonato e Chan mi mise giù, porgendomi le sue mani unite.

《Cosa c'è?》
《Oh.. beh. Devi arrampicarti.》
Calcolai ad occhio l'altezza di quel muro rispetto a me e sospirai.

Misi un piede sulle sue mani e mi tirai su, aggrappandomi forte al muro, per poi scavalcarlo.

《Chan! Tu ce la fai?》
《Ovvio, se no, non ti avrei portata qui.》
《Touchè.》
Affermai, facendo un salto per scendere dall'altra parte.

Iniziai a guardarmi attorno, stringendo forte i pugni dentro le tasche della mia giacca, perché avevo paura.

《Come ti sembra?》
《Spaventoso.》
Lui cominciò a ridacchiare, ridendo della mia paura, ma come biasimarlo?
Mi mostravo così forte e dura quando non c'era bisogno e mi cagavo in mano quando c'era bisogno di essere forte.

《Tieni.》
Mi porse la mano. Glielo strinsi forte, camminando lentamente accanto a lui.

《Chan, giurami che se spunta qualcosa, non mi lascerai da sola.》
《Te lo prometto, Day. Ma smettila di cagarti così tanto sotto.》
Annuii, cercando di stare al suo passo.

Era un posto che se visto alla luce del sole, poteva risultare figo, ma dato che era buio, non trasmetteva nulla di tutto ciò.

Salimmo sulle scale, fino ad arrivare al tetto.
Era più stabile di ciò che pensavo.
Nice Chan, un punto per te.

《La vista qua è stupenda.》
《Eh giá.》
Mi resi conto che la prima volta in cui ci eravamo visti, ci eravamo entrambi trovati in un posto per vedere il sole.
E quella era la seconda volta, ma invece del sole, ci eravamo messi a guardare la Luna.

《Tu non sei di Seoul, vero?》
Distolsi lo sguardo dal cielo e mi girai verso di lui, scuotendo la testa.
《E tu come fai a saperlo?》
《Il tuo accento.》
Mi leccai il labbro inferiore, sospirando lievemente.
《Da quale città vieni?》
《Daegu.》
《Cosa sei venuta a fare e Seoul? Daegu è un bel posto.》
Alzai le spalle, sospirando pesantemente. Parlare o stare zitta? Parlare o stare zitta?
《Ecco, beh. Nulla di che. Non ho avuto un passato bello.》
《Che c'è? Droga? Fumavi? Bevevi? Che cosa c'era di grave?》
Lo guardai male, notando nella sua voce quel piccolo tono ironico.
No, brutto stronzo.
Pensai, sospirando nuovamente.
《No.》
《Allora perché?》
《Ma cosa importa?》
《Importa. Poi ti dirò del mio pa-》
《Mio padre si è ucciso al mio nono compleanno! Va bene?》
Sbottai all'improvviso, notando come in un secondo all'altro fosse diventato serio.
Rimase in silenzio, peró, forse aspettava che aggiungessi dell'altro.

《Sono caduta in depressione quando avevo quattordici anni e che altro? Ah, ho tentato il suicidio varie volte e non ho mai avuto risposte per domande del tipo: "Ma è stata colpa mia?" O "Ma perché l'ha fatto?". Doveva comprare una torta... Una fottutissima torta,ma invece, si è buttato giù da un ponte. Mia madre mi ha portata qua perché pensava che stare lontano da quel posto, mi avrebbe aiutata ad andare avanti, a migliorarmi. Pensa che stia sprecando la mia vita. E sinceramente io non mi sento meglio. Non c'è nessuno che può zittire la mia testa. Forse sono io che non voglio, perché mi piace torturarmi sul fatto che potrebbe essere stata colpa mia.
Quel pezzo di merda ha abbandonato me e mia madre. Perché non odiarlo. Mi sembra di essere in un libro, solo che io sono un casino, nessuno ha voglia di leggere un libro incasinato.》
《Io sí.》
La mano di Chan si poggió sulla mia mano; forse cercava di rassicurarmi o forse cercava solo di farmi capire che non ero sola e che di lui, io mi potevo fidare.

Mi guardava con occhi tristi, come se ad un certo punto potesse scoppiare a piangere.
《Sei così fredda.》
《Non sono fred-》
《Sí... hai detto tutto ciò senza un briciolo di emozione.》
《Non ho intenzione di versare una lacrima in più.》
《Ma almeno lo vai a visitare al cimitero?》
《Non ci tengo.》
Continuò a guardarmi, non sapevo bene dove fossero rivolti i suoi occhi, ma ogni volta che cercavo di mantenere un contatto visivo con lui, spostava lo sguardo, via dai miei occhi.

《Dovresti metterti un po' nei panni di tuo padre, non puoi incolparlo per sempre. Lui com'era?》
Chiusi gli occhi, scavando nei miei ricordi più lontani l'immagine di mio padre.

《Occhi stanchi, un sorriso in faccia e un carattere splendente.》
《E tu come fai ad odiare una persona così?》

《La verità? Mi piace pensare che sia colpa sua.》
《Lui forse non voleva solo creare problemi a tua madre.》
《Ma non mi ha mai detto addio.》

Pur sembrando una persona priva di emozioni, io le provavo. Dentro di me le provavo e soffrivo.
Parlare di lui mi faceva male, ma sapevo di dover essere forte. Dovevo sempre trattenere le lacrime.

Commettere il suicidio non te lo riporterà indietro. La vita non è una favola, Dayeon. Ma non permetteró alla tua mente di distruggerti. La vita è fantastica.》

Appoggiai la testa sulla sua spalla, lasciando cadere silenziosamente le lacrime che stavo trattenendo dall'inizio.
Parlare di lui a Chan mi faceva stare così male, ma forse aveva ragione lui.
Non dovevo odiare mio padre.

//Non revisionato

❝ THE BOY YOU WERE TALKING ABOUT ❞ • » Bang Chan «Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora