Capitolo 10

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Joe:-Kiri, Alex... Alex è tornato.-
"No, non può essere vero..." Pensai. Appena lo disse spalancati gli occhi, portandomi le gambe al petto cingendole con le braccia.
Io:-Come fai a saperlo...- Chiesi fredda.
Joe:-Ho ricevuto un suo messaggio... Minacciando che... Che ti avrebbe fatto del male.-
Scoppiai a piangere. Joe subito mi abbracciò.
Joe:-Tranquilla, tranquilla. Ci sono io a proteggererti, anche Jon e devo ammettere che anche quel cretino di Colby c'è.- Mi sorrise affettuosamente. -Tu, sta sera, preparerai le valigie e domani mattina verrai da me finché non si risolverà la questione. Rimarrò io sta notte, sta arrivando anche Jon.- Passarono altri dieci minuti. Sentiamo bussare. Intanto stavo ancora piangendo. Joe andò ad aprire, entrò Jon che incominciò a domandare preuccupato.
Jon:-Cos'è successo a Kiri?- Domandò subito a Joe, finché non mi vide, li sul divano che piangevo. Si precipitò davanti a me, abbassandosi alla mia altezza.
Jon:-Hey, Kiri, cos'è successo?- Non volevo rispondere, più che altro non mi uscivano le parole dalla bocca.
Joe:-Vi lascio soli- Disse andando in cucina.
Jon:-Allora, posso sapere perché piangi?- Chiese affettuoso.
Io:-Alex...- Non riuscivo a parlare.
Jon:-Chi è Alex? Joe ha accennato qualcosa, ha detto che dovevi essere tu a dirmelo...- Disse guardandomi negli occhi.
Io:-È una lunga storia...-
Jon:-Raccontamela, abbiamo tutta la notte, visto che Joe ha detto che dormo qui, quindi...- Mi sorrise mostrando delle bellissime fossette, ai lati della bocca. Feci un lieve sorriso. Si era seduto, sul divano, di fianco a me.
Io:-Alex, era il mio ragazzo. Inizialmente andava tutto bene, alla grande. Io lo amavo... E come un'illusa credevo che anche lui mi amasse. Decidemmo di andare a vivere insieme, come una normale coppia, credo... Il primo mese andò bene, poi... Poi iniziò a tornare a casa tardi e ubriaco fradicio, e iniziò a picchiarmi. Finché un giorno ero stufa, quindi lo aspettai sveglia. Quando tornò incominciammo a litigare pesantemente, più delle altre volte. Anche lì era ubriaco.... Mentre litighavamo andò in cucina, prese un coltello e...- Non riuscivo a continuare, mi riaffioravano le immagini di quella sera. -Prese un coltello e mi accoltellò ad un fianco. Mi uscì molto sangue. Lui scappò e io riuscì a prendere il telefono. Chiamai Joe, che arrivò e aveva chiamato anche l'ambulanza. Svennì. Poi rimasi in come per 4 mesi, imbilico tra la vita e la morte. Alex fu arrestato. Ma ora è libero e ha minacciato Joe che mi avrebbe uccisa...- Scoppiai di nuovo a piangere e Jon mi abbracciò.
Jon:-Non ti succederà niente, ci sono io a proteggerti, mi avrai tra i piedi per un po'- sdrammatizzò e io ridacchiai. Andammo in cucina dove c'era Joe che ci aspettava.
Joe:-Mi sono permesso di ordine delle pizze.-
Io:-Come mi hai preso la pizza? Se hai sbagliato a prendermela meglio che incominci a correre.- lo minacciai scherzando.
Joe:-tranquilla, ti ho preso una diavola.- Roteò gli occhi divertito.
Io:-Bravo, per questa volta sei salvo.- Ridemmo.
~Autrice~
Volevo fare un concorso dove chi vince mi dirà alcuni avvenimenti e che scriverò nel capitolo. Che ne pensate?
Al prossimo capitolo!

-Dean Ambrose-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora