Chapter 5

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Mi dirigo con Ann verso la porta e usciamo, dirigendoci al parco.
Ci sediamo in una panchina e inizio a piangere.
Mi guarda confusa per poi abbracciarmi.
-"mi...mi mi ha toccata"
Dico singhiozzando alla mia migliore amica.
Lei mi stringe sempre di più per poi dire:
-"io lo castro questo bastardo".
Decidiamo di salire nelle altalene e dondolarci un po', fino alla sera.
Verso di noi all'improvviso si avvicina un ragazzo familiare, Sascha.
-"ehii, ciao Jasmine, ciao Ann..."
-"aspetta, perché piangi?"
Continua lui guardandomi meglio.
Scuoto la testa, per fargli capire che non avevo voglia di parlare.
-"okok, vedo che non vuoi parlarne, se hai bisogno di sfogo, scrivimi...poi, ti vorrei ricordare che stasera c'è la mia festa, se ti va, puoi venire".
Dice sorridendomi, per poi scrivermi il suo numero nel telefono.
Ricambio il sorriso, quanto è dolce.
Avevo dimenticato la festa.
Credo proprio che ci andrò, voglio sfogarmi un po'.
Sascha ci saluta e va via.
-"voglio andare alla festa e tu verrai con me"
Lei annuisce divertita.
Scendiamo dalle altalene e iniziamo a camminare verso casa.
Mi accompagna per poi andare via.
Entrò in casa e avviso il mio arrivo a casa, voglio proprio vedere cosa hanno da dirci mia madre e Luca.
Ci sediamo tutti nel tavolo, compreso quel pervertito.
E mia madre inizia a parlare:
-"tesoro io e il padre di Lorenzo partiremo per una settimana...tu e Lorenzo sarete da soli, vi prego state attenti"
7 notti, 7 fottute notti da soli. Io e LUI.
No no non ci posso credere.
Annuisco silenziosa.
-"partiremo stasera".
Continua Luca.
•••••••••••
Mia madre e il padre di Lorenzo prendono le valigie e vengono verso di noi, abbracciandoci forte.
-" mi mancherai tesoro, ci vediamo tra sette giorni".
-"anche tu mamma"
Dico ricambiando l'abbraccio.
Escono di casa e salgono in auto, per poi metterla in moto e dirigersi verso l'aereoporto.
Corro al piano di sopra e vado a sistemarmi per la festa di Sascha.
Indosso un abito nero, stretto che mette in risalto le mie forme con delle paillette argentate sul corpetto, delle calze color carne, dei tacchi argentati e un coprispalle nero.
Piastro i miei capelli e metto un po' di rossetto color carne, un po' di matita nera sotto l'occhio, un po' di eye-liner nero e il mascara.
Scendo le scale ed esco di casa senza farmi vedere da Lorenzo.
Fuori c'è già Ann che indossa un vestito bianco, leggermente largo con un po' di pizzo nero e dei tacchi neri.
Corro verso di lei, salutandola.

Sex, Just Sex {Lorenzo Ostuni}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora