impresso

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Iniziai piano piano a svegliarmi, non volevo ancora aprire gli occhi, così mi limitai appogiare un braccio dietro di me per cercare antonio.
Apri gli occhi e vidi la sua stanza, è grande per essere di una persona, col braccio non senti antonio e mi girai per vedere se era più infondo si come il letto è abnorme quanto la sala di casa mia.
Mi alzai e uscì dalla stanza, si sentiva un odorino buonissimo di waffle appena fatti, mi diressi dall'odore e vidi antonio prepararli, di nascosto lo abbraccia da dietro spaventandolo..

Antonio: buon giorno

Io: anche a te, ma... che ore sono

Antonio rispose dicendo che erano le 11 e quindi mi allarmai perché avevamo scuola e se mia madre lo avrebbe scoperto mi avrebbe ucciso di sicuro.
Così antonio si avvicinò e mi prese dai fianchi portandomi a se, ero tutto rosso in faccia e lui mi disse..

Antonio: non ti preoccupare ho chiamato fingendomi mio padre è lì ho detto che stiamo male

A quelle parole tirai un sospiro di sollievo e mi diressi a tavola, iniziai a mangiare e mentre mi pulì perché avevo finito antonio venne dietro di me, inizio a massaggiarmi per tutte le spalle allungando le mani piano piano lungo il mio petto, poi iniziò a darmi piccoli baci sul collo, dal piacere senza volere tirai un gemito che si senti forte e chiaro in tutta la stanza.
Antonio giro la sedia verso di lui e mi sorrise dicendomi..

Antonio: perchè mi fai eccitata così tanto

I suoi baci si trasformano in succhitti che mi riempono il collo, poi mi alzai e lui notò la mia evidente erezione così si sedette sulla sedia dov'ero e mi vece sedere a sua volta sopra di lui, senti forte e chiaro la sua di erezione.
Mi abbasso i boxer e lui i suoi pantaloncini ma prima dalla tasca prese un preservativo che si infilo subito, mi sollevai per farlo entrare e pian piano lo mise dentro così iniziai ad andare su e giù sul suo membro ora mai dentro di me.
Sentivo come un piacere ma allo stesso tempo dolore, come se mi tirassero lo stomaco da dentro a fuori, il piacere era così intenso che non lo sentivo, mi piaceva troppo.
Il tutto durò 15 minuti fino a quando non si tolse e me lo messe in bocca per poi far uscire il suo liquido nella mia bocca, non potevo sputarlo così lo degluti e non era male, ha un gusto un pò dolciastro.
Finito ciò mi andai a fare una doccia e dopo finito andò antonio, quando fini lui si vesti davanti a me e io rimasi a bocca aperta perché lui a un casso enorme scusa fa paura.
Ci misimo in sieme a guardare film sul divano e la mattinata fini in fretta così lo salutai con un bacio in bocca e uscì.
Mentre andavo a casa ad aspettare la metro vidi su una macchina parcheggiata davanti alla fermata il prof giovanni, così bussa al finestrino per salutare ma quando lo abbasso lo vidi con una donna che scese subito e se ne andò, quando lo osservai in faccia lui mi sorrise e mi chiese se volevo un passaggio e io accettai

La mia mente: parliamone lui è un figone che mi ha chiesto se volevo un passaggio wtf .

Quando salì sulla sua macchina senti il profumo della troia in sieme a lui e al solo pensiero il mio sguardo divenne triste, quando giovanni se ne accorse mi chiese cosa avessi, così gli chiesi chi era la signora di prima con lui e mi disse che era sua sorella.
Mi senti meglio e lui mi chiese se poteva un'attimo salire su a casa mia, e li dissi di si.
Arrivati ora mai sotto, usciamo in sieme ed entreti al citofono mi prese dal collo e mi bacio a stampo che si trasformò di seguito in un limone, ero shockato ma mio padre di più.
Fece cadere a terra la spesa e giovanni si spavento togliendosi di colpo dalla mia bocca, giovanni di presentò da solo a mio padre come mio ragazzo, a quella risposta lo guardai con occhi spalancati.
Mio padre indietreggio e piano piano di allontanò fino a scappare nella sua macchina.
Così io e giovanni salimmo su in casa mia

La mia mente: omg cosa sto facendo, il mio prof a casa mia, che una volta mia pure palpeggiato ma ok.

Io: si accomodi

Giovanni: Toby devo dirti la verità

Io: cos...

Non feci in tempo a parlare che mi baciò.
La sua bocca iniziò ad aprirsi e insieme alla sua la mia, la sua lingua si fece spazio nella mia bocca girando attorno alla mia e mettendola dentro e fuori mi faceva impazzire (bacia meglio di antonio).
Così chiusi la porta a chiave e subito dopo lui mi prese in braccio continuando a baciarmi.
Si diresse in camera con me sopra, lentamente si sdraio sul mio letto con me sotto e piano piano mi tolse tutti i vestiti e a sua volta anche lui.
Mi iniziò a palpeggiare per tutto il corpo ma io mi concentrai sui suoi muscoli.
Si girò e mi mise sopra di lui io pian piano mi abbassai al suo casso che con due mani (2 mani omg) glielo massaggiai su e giù fino a quando non allungò la mano alla sua giacca e tirò fuori un preservativo che li messi io, dopo melo mise dentro ma lui non fece piano come antonio, lui fu più diretto, brusco, con forza mi pentrava e io dal dolore non riuscì a trattenere le grida per le sue spinte animalesche e passionali che mi zittiva con i suoi magnifici baci.
Era bellissimo poi mi prese i polsi e me li legò al letto, e mi iniziò a baciare dicendomi di non preoccuparmi così mi fidai, si alzò da sopra di me e se ne andò, senti il rumore della porta che si apri, il cuore mi parti a mille dalla paura non ci credevo, perchè mi voleva far questo, i miei occhi si riempirono di lacrime che non scesero.
Entrò prima giovanni e con un sorriso stampato in faccia mi disse che aveva una sorpresa, così fece un cenno ed entró un altro prof (sempre figo).

Io: ma lei è il prof dalla 3a ?

Prof: si piacere Arturo.

Ero imbarazzato e per quanto potessi muovermi cercai di coprire le mie nudità dalla vergogna.

Io: giovanni lui cosa ci fa qui.

Arturo non si trattenne buttò il borsone atterra e si gettò su di me dicendo che ero magnifico.
Ero imbarazzato e non riuscivo a guardarlo negli occhi, poi Arturo mi tolse le legature e iniziò a spogliarsi e anche lui voleva farlo così prese il mio casso e iniziò a massaggiarlo, e Giovanni era affianco a me e me lo mise in bocca affondandomelo lui dentro la mia gola.
Poi Arturo me lo mise anche lui di cattiveria dentro solo che poi mi alzò e sotto di me si mise giovanni, sapevo dove si andava a parare, così gridai

Io: no vi prego farà malissio.

Giovanni mi tappò la bocca e piano piano provo a mettermelo dentro anche lui.
Faceva malissimo come se si stesse per rompere, così iniziai a piangere ma lui mi continuava a tappare la bocca quindi le grida di dolore non si sentivano, Giovanni iniziò a mettermi le dita in bocca e io soffrivo perchè faceva malissimo.
Poi Arturo si tolse e iniziò a massaggiarselo sul mio petto e dopo neanche un minuto mi venne addosso.
Da quando si era tolto il dolore diminui e io mi sentivo più stanco sempre più stanco, sentivo del bagnato nelle mie gambe per poi scorrere giù.
Giovanni continuava e Arturo ad un punto fece una faccia spaventata e giovanni si fermò. Mi pose sul letto, io ero sfinito volevo quasi dormire, il mio corpo era pieno di lividi e il mio ano quasi non lo sentivo.
Giovanni e Arturo continuavano a parlare spaventati e si vestirono, ero così stanco che non sentì quello che stavo dicendo.
Poi presero il lenzuolo e me lo arrotolato addosso, poi Giovanni mi prese in braccio e si diressero alla macchina di Arturo, di colpo mi addormentai. E..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 19, 2018 ⏰

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