Capitolo 2

2.9K 195 206
                                    


CAPITOLO 2

La notte è passata tranquilla anche se quando mi sveglio del tutto mi rendo conto di aver continuato a piangere nel sonno.

Natsu si è già alzata...

Porto lo sguardo su la sveglia e mi alzo di scatto dal letto.

È pomeriggio inoltrato...

Prendo il telefono e trovo vari messaggi nella chat della squadra.

Sugewara: "Hinata è tardi dove sei?"

Asahi: "Perchè non rispondi?"

Daichi: "Se non te la senti di venire veniamo noi da te, ma rispondici"

Nishinoya: "Dev'essere arrabbiato con Kageyama"

Yama: "Vorrei vedere. Lo prende sempre per idiota"

Tsukki: "Beh potrebbe anche risparmiarsi gli insulti delle volte e spiegargli le cose che sbaglia civilmente"

Sugewara: "Smettetela tutti! Forse vuole stare da solo sul serio"

Tanaka: "Visualizza e non risponde!"

Tsukki: "Starà male sul serio"

Hinata: "Scusatemi. Se riesco vengo tra qualche minuto, ma non mi sento molto bene"

Asahi: "Cos'hai?"

Hinata: "Devo andare in ospedale a fare una visita. Non preoccupatevi. Penso che non sia niente di grave"

Non lessi gli altri messaggi visto che tutti stavano scrivendo e mi preparai per uscire di casa.

Ci misi un po' e poco dopo lasciai casa.

Mamma e Natsu non erano presenti, ma io andai dritto in ospedale.

Parlai con un medico che per farmi restare più tranquillo mi fece un controllo completo ed attesi seduto nel suo studio.

«Signor Hinata Shoyo, ho controllato i risultati. Sono nella norma, ma visto che accusa questo dolore da diverso tempo le consiglierei di restare a riposo e non fare sforzi eccessivi»

«Capisco. Ha qualche altro consiglio?»

«Sì. Le consiglio di prendere delle tisane per potersi rilassare»

«La ringrazio. Volevo essere sicuro di stare bene»

«Fa qualche sport?»

«Sì. Gioco a pallavolo, ma non facciamo niente di troppo faticoso»

«Bene. Allora segua il mio consiglio e prenda ogni volta che ha degli allenamenti una tisana e vedrà che non avrà altri di questi problemi»

Me ne andai da lì e presi il telefono.

Notai altri messaggi nella chat della squadra e li aprì.

Sugewara: "Allora facci sapere"

Daichi: "Andrà tutto bene, Hinata"

Yama: "Oh sì! Starai meglio e ci divertiremmo insieme!"

Sorrisi a quei messaggi e per andare a scuola presi un taxi.

Non avevo voglia di andare a piedi.

Una volta a destinazione pagai la corsa e mi fermai alla macchinetta prendendo una delle tisane ed andai in palestra.

Appena entrai tutti si voltarono a guardarmi.

Daichi fu il primo ad avvicinarsi.

«Come ti senti?»

«Il medico ha detto che devo evitare di esagerare»

«Non hai niente di grave?»

Spostai lo sguardo su Sugewara e mi passai una mano tra i capelli lasciandomi andare ad un sospiro.

«Sono solo stressato e questo mi provoca dei problemi non proprio piacevoli al cuore. Quindi devo evitare di fare sforzi inutili ed adeguarmi a bere delle tisane»

Aprì la lattina che tenevo in mano e accennai un sorriso che non convinse nessuno. Mi accomodai su la panchina bevendo lentamente facendo una smorfia un po' troppo schifata.

Non mi piaceva il sapore della tisana, pensavo che quella al tè verde fosse buona, ma non era dei migliori.

Sentì un nodo alla gola improvviso ed una nuova fitta al cuore tanto che ci portai sopra la mano.

Perchè doveva fare così male...

Perchè dovevo soffrire come un cane...

Respirai lentamente e cercai di calmarmi riuscendoci dopo diversi minuti, ma nonostante tutto sono pallido come uno straccio.

Sugewara mi si avvicina poggiandomi una bottiglietta d'acqua fresca su la fronte.

Lo guardo e mi lascio andare ad un sorriso che non illumina per niente il mio sguardo.

Tsukishima prese il suo telefono e avviò una chiamata uscendo dalla porta della palestra.

Tornò diversi minuti dopo e mi fece leggere un messaggio ed alzai lo sguardo su di lui.

«Non dire niente. Vai e basta»

«Ti ringrazio, Tsukki»

Mi alzai dalla panchina e salutai tutti uscendo dalla palestra per poi andare a casa.

Trovai mia madre e Natsu ad aspettarmi così sorrisi loro spiegando rapidamente quello che mi aveva detto il medico e dell'invito di Kenma per passare del tempo lontano da qui.

Sentendo il telefono suonare lo presi notando subito una chiamata da parte di Kenma.

«Pronto?»

«Shoyo, allora vieni vero?»

«Certo, Kenma. Non vedo l'ora di passare del tempo con te»

«Sì, anch'io»

Ero felice e un po' di dolore si era eclissato.

«Ti vengo a prendere con Kuroo alla stazione»

«Ringrazia Kuroo da parte mia per averti informato della situazione»

«Ne parliamo meglio quando verrai»

«Certo. Preparo le cose e prendo il primo treno disponibile»

«Mandami un messaggio appena stai per arrivare»

«Lo farò»

«Ci vediamo, Shoyo»

«Sì, Kenma»

La chiamata si chiuse poco dopo e mi misi seduto su una delle sedie sospirando chiudendo gli occhi.

Sarei stato lontano per un intera settimana in modo da provare a riprendermi del tutto.

Mangiai qualcosa anche se controvoglia e poi andai in camera a preparare la borsa, ma misi anche un po' di roba per magari poter giocare un po' con i ragazzi della Nekoma.

Andai a dormire e mi rilassai completamente impostando la sveglia un ora prima del primo treno per la mia destinazione. 

Amarti è difficileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora