Capitolo 3

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CAPITOLO 3.

Mi sveglio al suono della sveglia e mi alzo senza fare troppo rumore.

Mi guardo allo specchio del bagno e mi accorgo di aver pianto ancora una volta.

Davvero lo amo così tanto da piangere giorno dopo giorno?

Quando smetteranno queste lacrime?

Quando saranno terminate e faranno risplendere nuovamente il sole che sono certo avere ancora dentro di me?

Mi do una rapida rinfrescata e dopo essermi vestito sono sceso in cucina dove mia madre mi aspettava.

«Shoyo, questi soldi sono per il tuo soggiorno a casa del tuo amico e ricordati di ringraziare i suoi genitori»

«Lo farò, mamma»

«Ti ho chiamato un taxi per portarti alla stazione dovrai solo comprare il biglietto appena arrivi»

«Va bene...»

Mangiai qualcosa anche se a fatica e sentendo il taxi fermarsi davanti a casa recuperai le valigie che avevo preparato. Arrivato al mezzo caricai le valigie nel porta bagagli ed una volta entrato partimmo.

Arriviamo alla stazione piuttosto in fretta, stranamente non c'era ancora nessuno a giro.

Recuperati i bagagli entrai nella stazione e presi il biglietto per poi accomodarmi su una delle panchine ed attendere pazientemente.

Quando arriva salgo e mi siedo al mio posto guardando fuori dal finestrino.

È ancora troppo presto per mandare un messaggio a Kenma e non voglio disturbarlo.

Il tempo passa lento e mi lascio andare ad un sospiro quando il telefono mi suona in tasca.

Lo prendo e noto i primi messaggi nella chat di gruppo della squadra e li leggo.

Nishinoya: "Quand'è che abbiamo la partita con i Neko?"

Tanaka: "Questo fine settimana..."

Tsukki: "Andiamo noi da loro o vengono loro da noi?"

Daichi: "A quanto ne so saranno loro a venire da noi"

Yama: "Quindi non viaggeremmo?"

Sugewara: "No non lo faremmo"

Tobio: "Che fine ha fatto quell'idiota? Dobbiamo allenarci con la veloce anche se non deve stancarsi troppo"

Tsukki: "Ormai sarà lontano. Si starà rilassando lontano da chi lo insulta per ogni minima cosa invece di aiutarlo e spiegargli le cose"

Asahi: "Su questo ha ragione, Tsukki"

Tobio: "Quindi sarei io quello che sbaglia ogni volta"

Leggendo tutti quei messaggi, ma soprattutto il nome del ragazzo che amo chiudo la chat e notando che a breve sarei arrivato a destinazione mandò un messaggio a Kenma.

Hinata: "Kenma, tra mezz'ora sarò alla stazione. Non vedo l'ora di rivederti"

Kenma: "Va bene. Ho il tempo di prendere a calci Kuroo per farlo alzare dal letto"

Hinata: "Gli piace dormire?"

Kenma: "No. Ha parlati fino a tardi al telefono con il suo Tsukki e fa fatica ad aprire gli occhi"

Hinata: "A quanto pare stanno così bene insieme. Sono felice per loro"

Kenma: "Sì. È felice e pieno di energie. Vedrai appena arriverai qui"

Amarti è difficileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora