Capitolo 4

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CAPITOLO 4.

La mattina arriva svelta e mi alzò andando in cucina.

Ho notato che i genitori di Kenma stanno ancora dormendo come del resto lui, così vado in cucina e senza fare troppo rumore preparo la colazione.

L'odore di caffè riempie l'aria e chiudo gli occhi rilassandomi ancora di più.

«Shoyo...»

La voce addormentata di Kenma mi fa sorridere.

«Buongiorno, Kenma»

«Che fai?»

«Ho preparato la colazione»

«Non c'era bisogno»

«Lasciami fare e poi stavate tutti dormendo»

Si siede a tavola ancora mezzo addormentato e sorrido posandogli una mano tra i capelli scompigliati.

«Spero che tu abbia fame perchè ho preparato la mia specialità»

«Sono proprio curioso adesso»

Nasconde uno sbadiglio dietro la mano e sorrido per poi mettergli davanti la colazione.

Guarda il piatto sorpreso e in quello stesso momento ci raggiungono anche i suoi genitori.

Metto davanti a loro la colazione e una bella tazza di caffè fumante.

Mi guardano sorpresi da questo mio gesto.

«Hai preparato tutto da solo?»

«Sì. Mi alzo sempre presto la mattina e preparo la colazione per mia madre e mia sorella. Mia madre va a lavoro molto presto quindi io ne approfitto anche per preparare il pranzo»

«Shoyo, io oggi ho scuola. Per te va bene se...»

«Non preoccuparti, Kenma»

«Sono io quello che voleva una settimana di pace. Tu hai i tuoi impegni ed io posso sempre restare qui a casa e fare le pulizie rendendomi utile»

«Mi dimenticavo. Sai per caso quando è il compleanno di Tsukki? Kuroo mi sta stressando perchè si è dimenticato di chiederglielo, ma non lo fa solo perchè non ne ha il coraggio»

«Sì. È il 27 Settembre»

«Il giorno della nostra partita. Glielo dico subito così non mi dimentico»

Sorrido alle sue parole e dopo aver mangiato qualcosa preparo il pranzo per lui e i suoi genitori.

Mi piace cucinare e poi adoro sistemare le cose bilanciando i colori.

Una volta pronti glieli consegno e loro escono.

Rimasto da solo mi metto al lavoro pulendo la casa, sistemando i letti e lavando tutto da cima a fondo.

Una chiamata arriva al telefono di casa e vado a rispondere senza pensarci due volte.

Il padre di Kenma ha dimenticato una cartella su la scrivania così dopo averla trovata vado all'indirizzo che mi ha comunicato e vado a portargliela.

Non è tanto distante e non ci metto molto a fare questa consegna.

Tornato a casa trovo un pacco davanti alla porta essendo intestato a Kenma glielo porto in camera mettendolo su la scrivania.

Guardando l'orario decido di mangiare qualcosa con calma.

Stare da solo forse non è stata una grande idea, ma va bene così.

Terminato di mangiare accendo la tv e guardo un film addormentandomi diversi minuti dopo sul divano.

Sento una mano posarsi tra i miei capelli e lentamente apro gli occhi.

Amarti è difficileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora