Capitolo 4

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Da piccola rimasi letteralmente traumatizzata. Avevo intorno ai 10 anni ed eravamo in palestra e ci stavamo organizzando per giocare a basket.
Finita la partita un ragazzo mi chiese aiuto perchè si era ammaccato un canestro. Quando salii sulle sue spalle, lui mi lasciò e rimasi appesa sul canestro. Era un bullo e insieme ad altri loro amici avevano deciso di farmela pagare perchè un giorno in mensa per sbaglio avevo rovesciato la mia bibita sulla maglietta di uno di loro. A dire la verità quel viso mi era familiare ma non sapevo  dove lo avevo già visto.

A risvegliarmi dai miei pensieri è la prof.

"Signorina Harrison ha intenzione di rimanere lì impalata in mezzo al campo?"
"Mi scusi prof." Dico imbarazzata.

Alla fine dell'ora sono sfinita.
"Oddio quante ore mancano ancora?" Si diciamo che non amo particolarmente la scuola.

"Sophie è la prima ora che fai in questa scuola e già vuoi tornare a casa? Rimangono ancora quattro ore."
Rispondo con un gemito di frustrazione. Jane ridacchia.

Siamo all'ultima ora ed io e Jane abbiamo lo stesso corso: Biologia.
Nei corridoi ho visto molte volte Isaac ma non l'ho salutato.

Infondo sono ancora arrabbiata con lui per ciò che è successo in palestra con Jane.

Come ha potuto difendere Blair nonostante il suo visibile comportamento con Jane? Ma per favore.

Cammino fin per andare in classe, quando sono quasi arrivata vengo presa per un polso da qualcuno.

Ma dei modi più gentili no eh?

"Tu ora mi spieghi perchè mi eviti da quando siamo usciti dalla palestra."
"Isaac lasciami in pace e torna dalla tua fidanzatina."
"Gelosa ragazzina?"
"Io gelosa di te? Divertente."

Isaac si avvicina a me lentamente fino a farmi scontrare contro il muro.

I nostri respiri sono un ormai un tutt'uno.

D'improvviso però si allontana, "Sophie, scusa."
"Credo che le scuse dovresti farle a Jane."
"Allora mi scuseró con lei, dopo."
"Bene."
"Bene."

Rimaniamo così per un paio di minuti fin quando lo saluto e mi incammino verso la mia classe.

La giornata è finita ed ora sono qui con Rose ad aspettare Isaac per ritornare a casa. Ed eccolo arrivare, seguito dai suoi migliori amici mentre cammina nei corridoi scolastici con tutte le ragazze che sbavano dietro a tutti loro.

Appena ci notano ci raggiungono senza abbandonare la loro aria da fighettini.

Mac e Jack limitano a stare in silenzio sorridendoci. Marcus mi guarda intensamente e la cosa non fa altro che farmi sentire in imbarazzo.

"Salve signorina Rose." Dice Steve ridacchiando
"Steve piantala." Risponde Rose alzando gli occhi al cielo.
Non riesco a non sorridere. Devo ammetere che starebbero davvero bene insieme, nonostante litighino in continuazione.
"Sophie." Aggiunge Steve mentre mi bacia la mano. Non so se sentirmi imbarazzata o meno e dico ridendo "Steve."  

"Steve piantala." Aggiunge il mio fratellastro.
"Harrison sei geloso?"
"Io? Geloso? Di chi poi?" E fa una risata isterica.
"Della mia Sophie."

"Lei non è tua ed ora andiamo che i miei ci aspettano."
"Ciao ragazzi." Dico io.
Tutti mi sorridono.

Quando salgo in macchina sento qualcuno che urla "Ciao Sophie." Era da parte di Marcus. Pensavo di stargli antipatica, sarà stata una mia impressione. In risposta gli mostro un grande sorriso più che sincero da parte mia.

"A quanto pare Sophie ha già fatto colpo-aggiunge Rose-ed è solo il primo giorno." E sulla sua faccia compare un sorriso malizioso.
Arrossisco di colpo e dico "Non ho fatto colpo su nessuno Rose non iniziare." Rispondo con un tono di rimprovero.
"Sisi vabbè." Aggiunge la mia sorellastra.
Di risposta alzo gli occhi al cielo.

Per tutto questo tempo Isaac è rimasto in silenzio e non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo.

Senza che io me ne rendessi conto arriviamo a casa.

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