Capitolo 9

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Sono con gli altri alla festa, appena arrivata la puzza di fumo e alcolici ha invaso le mie narici, e continua ad infastidirmi tutt'ora.

Ci sono ragazzi che si baciano, per modo di dire, dappertutto, muri, divanetti, persino in pista.
Non sono abituata a questo tipo di ambienti ed ammetto di sentirmi un po' a disagio.

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"Sophie, su vieni andiamo a ballare." mi dice Julie.
Afferro la sua mano ad andiamo in pista, inizio a ballare, muovendo i miei fianchi il meglio possibile, cerco di liberarmi da tutti i pensieri e divertirmi solo.

Mentre continuo a ballare con Julie ecco che lo vedo, è con i ragazzi, fortunatamente non mi ha vista.

Allora distolgo velocemente lo sguardo ma non mi accorgo che la canzone sia finita e che sia iniziato un lento.

La pista si riempie di coppiette, cerco di uscirne senza infastidire nessuno, fin quando non mi si piazza Marcus davanti.
"Ehi Sophie, senti, ti andrebbe di ballare?"

Oh cazzo, ma io non so ballare lenti, che figura, okay Sophie accetta lo stesso, mal che vada, non ti presenti più ad una festa.
Okay forse sono esagerata, non sarò così male, credo, ci spero.

"Certo." gli sorrido gentilmente e andiamo in pista.
Poggia le sue mani sulla mia vita ed io intorno al suo collo, caspita che imbarazzo.
Balliamo, ci guardiamo negli occhi, ma nessuno dei due sembra voler iniziare una conversazione.

"Come ti trovi qui?"decide di rompere lui il ghiaccio.
" Bene, a casa sono fantastici, con i ragazzi mi trovo benissimo, spero continui così."
" Ne sono certo." mi fa un sorriso ammiccante, non avevo mai notato, particolarmente, il suo sorriso.

La serata procede in modo tranquillo, mi diverto davvero con lui, è molto gentile e simpatico.

Ad un certo punto, mi rendo conto che sia passato davvero tanto tempo dall'inizio della festa, allora guardo l'orario, è tardi.
Di Julie non c'è traccia.
"Sophie, ti accompagno io se vuoi, gli altri saranno occupati."
"La accompagno io."dice una voce alle mie spalle, nonostante tutto, riuscirei a riconoscerla sempre.
La voce così roca, quel tono così freddo e autoritario.
" No amico, la accompagno io."ribatte Marcus.
"Marcus davvero, non preoccuparti, ci vediamo a scuola."gli schiocco un bacio sulla guancia ed esco dalla casa.

Entro in macchina e poggio la testa sul finestrino, sono felice di come sia andata questa serata, ma sono stanca morta.

"Tu e Marcus vi frequentate?"mi domanda.
"Isaac, siamo amici, pure se fosse, cosa importa?"
"Pura curiosità, non mi sembra un tipo affidabile."
"Ed eppure, è tuo amico." contrabbatto.
"Questo non cambia la mia opinione su di lui."
Gli rivolgo uno sguardo veloce, che distolgo subito dopo pochi secondi.

La conversazione non procede, e non potrei che esserne più felice.

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Mi sveglio con molta calma, oggi è sabato, il mio giorno preferito della settimana sin da piccola.
Mi lego i capelli e lavo velocemente il viso per risvegliarmi del tutto.
Ancora in pigiama, scendo giù in cucina.

Sono tutti lì, a fare colazione, come una vera famiglia, mi dispiace quasi rovinare il momento.

"Buongiorno a tutti."faccio il mio ingresso in cucina.
"Buongiorno cara, dormito bene?"mi domanda Margareth.
"Si, benissimo grazie."

Prendo una tazza, ci verso latte e caffè, aggiungo i miei amati cereali poi mi siedo anche io a tavola, di fianco a Rose, che è tornata da fuori città.
"Come sono andati gli esami Rose?"le domando.
"Davvero bene, tra pochi giorni potrò avere la mia amata macchina."mi risponde, dal suo tono traspare l'euforia che prova.
"Sono felice per te."le sorrido.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 15, 2019 ⏰

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