«Oh ma che bel pancino che abbiano qui, stai benissimo»
«Mh, lei dice?» dissi poco convinta guardando il riflesso allo specchio.
«Assolutamente tesoro, sei uno splendore» confermò sorridente la donna al mio fianco. Poggiò una mano sulla mia spalla e applicando una leggera pressione, come a volermi dare forza. Involontariamente l'abbracciai e respirai a pieni polmoni il dolce aroma della signora Cox. La madre di Selenia era una donna meravigliosa e fina dal primo istante si era presa cura di me e degli ultimi dettagli del matrimonio senza essere invadente né tanto meno superficiale. Mi aveva dato consigli, mi aveva ascoltata e, soprattutto, aveva cucinato decine e decine di piatti squisiti. Secondo lei non avevo messo su abbastanza peso e quindi aveva e dovuto voluto rimediare.
Il vestito da damigella stringeva leggermente sul ventre visto i due kg e mezzo accumulati. Non avevo fatto alcuna prova insieme alle altre damigelle e la motivazione era abbastanza semplice: non volevo vedere nessuno. Non volevo vedere lui.
Avevamo improvvisato una sorta di navata in casa e, insieme, c'eravamo dilettati in riproduzioni discutibili di prove. Nonostante fossi agitata e, del tutto fuori controllo, ero contenta che questo giorno fosse arrivato.
Lo eravamo tutti.Due giorni prima ero riuscita a chiudermi a chiave in una stanza con Niall e, dopo urla, crisi, pianti, scatti d'ira ed imprecazioni eravamo riusciti a venirne a capo. Lui e Selenia si amavano sul serio e non avrebbero mai smesso di farlo. Era spaventato e furioso. Non sapeva se avercela più con me, Harold o addirittura Edward. Non riusciva a comprendere il comportamento dei due fratelli nei miei riguardi né, tanto meno, il mio nei loro. Harold era il padre del mio bambino, l'uomo che si era portato via una parte del mio cuore e che, inconsapevolmente, me ne aveva donato uno del tutto nuovo. Ma sapevo anche che tra di noi le cose non sarebbero mai potute funzionare.
La nostra conoscenza era avvenuta in maniera del tutto fuori dal normale e, la nostra breve ma intensa frequentazione, era finita ancor prima di poter battere ciglio.Quindi quante probabilità avevo che, dopo averlo saputo, sarebbe rimasto? Certo, i sensi di colpa a volte aiutavano ma non era questo ciò che volevo. Non volevo vivere in una reggia vuota pagata dall'uomo che non voleva avere nulla a che fare con la sua famiglia.
I soldi non avrebbero sistemato le cose e, tantomeno, li volevo da lui.
Avrei potuto continuare a vivere senza l'affetto di mia madre e ci sarei riuscita anche senza il suo.
Essere una famiglia voleva dire sostenersi e, soprattutto, esserci nonostante le difficoltà che inevitabilmente si sarebbero presentate andando avanti.
Scappare era senz'altro la via più semplice e corta da prendere ma, nel mio caso, c'erano solo strade chilometriche.Fissai il mio riflesso nello specchio e buttai fuori un sospiro tutte le preoccupazioni accumulate nell'ultimo periodo. Neanche l'arrivo di Lucas e Zayn era servito a tranquillizzarmi e, a questo punto, niente avrebbe potuto aiutarmi. Dovevo tenere duro e sperare che questa giornata finisse il più in fretta possibile.
Lo schema era abbastanza semplice: sfilata sulla navata, celebrazione puntando lo sguardo fisso sugli sposi, corsa al ristorante e, cosa più difficile, cercare di evitare sguardi indiscreti e situazioni problematiche. Da domani tutto sarebbe tornato alla realtà e forse, dopo un tempo schifosamente lungo, sarei riuscita finalmente a respirare e a dedicarmi a me stessa.
Linda, la make up artist scelta dalla sposa, mi fece sedere e dopo aver ritoccato per la seconda volta il trucco sui miei occhi, mi lasciò alzare.
I capelli erano stati acconciati in maniera semplice ma del tutto in linea con l'evento. Due grandi ciocche erano state semiraccolte in una treccia a spina di pesce e, le punte sciole, erano mosse da leggere onde fatte con la piastra. Incastonata tra l'intreccio vi era stato posato un fermaglio argento abbinato con i dettagli dell'abito. Persino le unghie di mani e piedi erano state trattate ed abbellite nel centro estetico prenotato da Selenia il giorno prima. Ci eravamo concesse un massaggio rilassante e un pomeriggio in idromassaggio tra ragazze. Poche ore di spensieratezza che, purtroppo, non erano state sufficienti a calmare i miei nervi.
Per tutta la notte non avevo fatto altro rigirarmi nel letto con un forte mal di testa e la nausea alla bocca dello stomaco.
Cercavo di spegnere il cervello ma quando stremata stavo per chiudere gli occhi, la sveglia si era messa a suonare impazzita e addio pace.Una volta scesa fuori dal letto non avevo avuto un minuto per riposarmi ed ora iniziavo a risentirne. Avvertivo le gambe pesanti ed i piedi, infilati a forza nei tacchi, chiedevano già pietà. Mi sentivo un po' come un'elefante su un triciclo in una negozio di cristalli preziosi.
Goffa, stanca e sull'attenti per evitare casini.«Tutti pronti, Selenia sta per entrare» urlò la voce di un uomo riportandomi alla realtà.
«Posso farcela, andrà bene» sussurrai sottovoce stirando la gonna morbida con una mano.
Sorrisu alle altre damigelle e mi posizionai nel postazione precedentemente assegnatomi.
Picchiettai nervosamente un piede a terra e pochi attimi dopo le grandi porte in legno vennero aperte. Una dolce musica soffusa arpeggiò nell'immensa sala brulicante di persone e, immediatamente, venni inghiottita da una morsa d'agitazione.Decine e decine di sconosciuti erano tirati a lucido e, falsamente, sorridevano mostrando agli altri invitati lo sfarzo dei loro abiti e dei loro accessori. Ogni angolo era stato addobbato da fiori bianchi e le panche erano ornate da veli e fiocchi eleganti che davano quel tocco principesco che ogni donna sognava. Il lungo tappeto in velluto rosso era cosparso di petali bianchi e piccole candele erano state poste ai lati dell'altare dove, con un cipiglio nervoso ed emozionato, vidi Niall sorridermi.
Ricambiai facendogli l'occhiolino e mi posizionai lateralmente. Il biondo indossava uno smoking classico nero abbinato ad una cravatta rossa e dei mocassini neri lucidi. Il ciuffo, solitamente spettinato, era stato tirato all'indietro e la barba era stata accorciata e curata. Sembrava un modello e potevo leggere nei suoi occhi l'emozione del momento.
Era a dir poco bellissimo ed ero certo che Selenia ne sarebbe rimasta incantata.Ad un tratto la musica cambiò e tutti i presenti si alzarono in piedi. In fondo alla sala comparve la sposa e, nonostante avessi visto l'abito diverse volte, non potei fare a me di restarne abbagliata. Selenia sorrise e, sotto il velo sottile, potei scorgere lacrime di felicità far capolino ma, non importava. Era emozionata e splendida nella sua acconciatura semi raccolta e dal trucco semplice.
Avanzò con leggiadra ed eleganza verso di noi ma, nonostante ciò, avvertii di nuovo quella strana sensazione allo stomaco. Il bambino stava scalciando più del dovuto e istintivamente portai una mano su di esso. Sorrisi parlando mentalmente al piccolo che, stranamente, sembrò capirmi rallentando la sua danza frenetica.
La messa iniziò il suo corso ma non vi prestai attenzione. Il mio sguardo cadde inevitabilmente sulla fila dei testimoni maschili di Niall. Riconobbi suo fratello e due dei suoi colleghi d'azienda. Mi pare si chiamassero Freddy e Robin.
Spostai l'attenzione poco più in là incappando istintivamente negli unici occhi che mi avevano tenuta sveglia per mesi. Mi stavano scrutando con estrama attenzione ed un sentimento che non riuscii ad identificare. Non era limpidi ed espressivi come al solito. Erano spenti, stanchi e privi del solito bagliore che mi avevano stregato il cuore e la mente.
Sospirai e mi preparai ad essere investita dalla corsa che il mio cuore stava intraprendendo.
FINE PRIMA PARTE ULTIMO CAPITOLO.
Ho deciso di suddividere questo capitolo per comodità di lettura, dopo ci sarà l'epilogo che verrà pubblicato tra un paio di giorni.
Intanto andate oltre per leggere la seconda parte, vi voglio bene e scusate l'attesa. ❤️Instagram: redkhloewattpad/ _saradevincentiis
STAI LEGGENDO
Chat With Stranger 2 | HS
Fanfiction[COMPLETA] SEQUEL DI "CHAT WITH STRANGER" Come andranno le cose ora che Megan dovrà fare i conti con una gravidanza non programmata? Harold resterà al suo fianco oppure, ancora una volta, saranno separati da qualcosa più grande di loro? CONSIGLIAT...