Brooklyn pov's
Lo odio, odio tutto quello che riguarda esso, odio il mio lavoro, odio dover ballare difronte a sconsciuti ubriachi in cerca di qualche scopata, odio dare il mio corpo.Mi controllai un'ultima volta allo specchio del mio camerino, tutto a posto.
Sento la voce di Chase, il mio capo, rimbombare nel locale.
"Siamo giunti a metà serata, è adesso arriva il più bello!
Tutti ormai la conoscete, la più bella e la più sensuale, Brook!", feci un sospiro e salì con facilità sul palco.In pochi secondi i fari di luce furono puntati su di me.
Partì una canzone dal ritmo sensuale e incominciai a camminare sorridente verso uno dei pali presenti.
Ci feci qualche giro intorno ad essi e feci sbattere i fianchi su alcuni di loro, incominciai a strusciarmi in modo sempre più sensuale, mi abbassai e guardai negli occhi tre o quattro uomini, i quali mi misero delle banconote nel pizzo.
Gli rivolsi un sorriso caloroso e rincominciai ad incamminarmi verso i pali, guardai i presenti, uno si distingue, occhiali, capelli a casco di banana e sguardo imbarazzato, non capita spesso una cosa del genere.
Di solito gli uomini che frequentano il 'Dark Red' sono tutte persone rudi, fredde e opportuniste, di solito incominciano a toccare ogni minimo lembo di pelle che io possiedo, lo odio.
Andai verso di lui è gli tesi la mano, lo aiutai a salire, feci scontrare la mia intimità con quella del ragazzo, lo guardai un paio di volte negli occhi, si vedeva lontano un miglio che era in imbarazzo.
Gli sorrisi, si vede che è ancora innocente, lo leggo dagli occhi, non hanno malizia.
Lo feci stendere sul 'Palco', se così si può chiamare.
Mi misi a cavalcioni su di lui, cercò in tutti i modi di evitare il mio sguardo, incominciai a far scontrare i nostri bacini, fin quando abbassai lo sguardo e notai un'erezione, sorrisi e incominciai a muovermi in modo circolare sopra di essa.
Mentre lo faccio mi guardo anche un po intorno senza farmi notare, tutti gli occhi sono concentrati su di me.
Incominciai a sentire che il pene del ragazzo incominciò ad indurirsi sempre di più e avere delle piccole pulsazioni.
A quel punto mi staccai da lui, ritornai ai pali rivolgendo un sorriso a tutti gli uomini lì presenti.
Rincominciai a strusciarmi contro il palo, finché la voce di Chase mette fine al mio quotidiano incubo, "Peccato, in tempo per la nostra Brook è finito, ma tranquilli, presto saliranno altre ragazze!".
Scesi dal palco il più infretta possibile andando dritta alla porta che separa il locale dai camerini.
Varcato subito la porta e camminai frettolosamente per il lungo corridoio dei camerini, entrai nel mio, il 34.
Chiusi la porta alle mie spalle e mi accasciai su di essa stringendo le ginocchia al petto.
Alzai lo sguardo e vidi Sydney intenta a truccarsi per la serata, si, Sydney come la città australiana.
"Come è andata?", si voltò verso di me e mi rivolse un caloroso sorriso tentando di nascondere l'angoscia dentro di se.
"Direi bene.", e gli sorrisi anch'io cercando di rassicurarla, Sydney è la mia unica amica, ha incominciato a lavorare qua solamente due mesi fa, provo così tanta pena per lei, ha solo 19 anni e comprendo il suo stato, anch'io ho iniziato a lavorare in questo club quand'ero diciottenne.
Tutto incominciò da una serata in discoteca, amici che bevono e coinvolgono anche te.
"Brooklyn!", sento chiamare il mio nome dal corridoio.

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Dark Red ➳ j.b.
FanfictionChe succederebbe se Justin,il classico nerd della scuola, incontrasse Brook, ballerina e prostituta del Dark Red? Due persone completamente diverse e appartenenti a mondi diversi, eppure legati da qualcosa del loro passato. E se si aiutassero a vice...