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"E continuava ad urlare il mio nome talmente forte che pure i suoi vicini di casa l'avranno sentita.", emette una risata tenendo sempre lo sguardo sulla strada.

Stiamo andando al club e Chris continua a raccontarmi la sua scopata con Nicole Castillio, quella ragazza oggi mi perseguita.

Per quanto riguarda mia madre non ho idea di come se la sia bevuta, sono sempre stato un pessimo attore, lascio sempre a vedere se è una bugia, gli ho detto che andavo a studiare e dormire da Chris e che il mattino dopo saremmo andati da soli a scuola.

Mi sento così tremendamente in colpa.

Si ferma nel parcheggio del club, per la seconda volta vengo attirato dall'insegna 'Dark Red', la guardo, questo è un locale inlegale, eppure l'insegna è così grande, come fa polizia e cose così a non vederla?

Sposto lo sguardo su Chris che è già quasi davanti all'omone davanti alla porta, lo raggiungo con una piccola corsetta.

Dopo aver consegnato al buttafuori i nostri finti documenti entriamo, l'odore di alcol e qualche sostanza sicuramente inlegale, se capite che intendo.

Mi inoltro nella folla perdendo di vista Chris, è enorme tutti gridano, vado sempre più a fondo per vedere che sta succedendo, sul palo difronte a essa non c'è nessuno.

Capisco tutto quando mi alzo sulle punte riuscendo a sbirciare un minimo, una spogliarellista è sopra un'uomo di mezza età, fa movimenti circolare sopra la sua zona.

Abbasso subito lo sguardo e è mi allontano in fretta dalla banda di pervertiti.

Vado verso alcuni pali posti sopra il palco, dove stanno ballando alcune spogliarelliste, mi avvicino a una di esse, mi sembra molto familiare, i capelli, gli occhi, le labbra... Per quello che una maschera mi permetta di vedere.

Lei mi nota e si abbassa al in modo da riuscire a vedermi faccia a faccia, mi sorride per poi stamparmi un bacio a stampo sulle labbra, evampo diventando più che un peperone, la mia faccia è diventata dello stesso colore delle luci, sono rosse, è verso l'angolo bar viola e blu.

Si rialza e incomincia a ballare in modo sensuale difronte a me, escende ondeggiando i fianchi sul palo regalandomi una completa, e eccitante, visione del suo sedere.

Deglutisco e stabuzzo gli occhi per poi abbassare li sguardo sulle mie scarpe, non dovrei guardare un questo modo una donna.

"Hey, cos'hai?", chiede la ragazza dolcemente tiramdomi su con due dita il mio mente in modo da guardarmi in faccia, solo adesso mi rendo conto che si è nuovamente abbassata alla mia altezza.

"N-non dovrei gu-guardare una d-donna in questo modo.", dico con uno sguardo dispiaciuto cercando di evitare il suo.

"Sei uno dei pochi.", dice per poi sospirare e ritornare a ballare al palo.

Mi guardo intorno, questo locale è così affollato che a malapena si respira, trovo con lo sguardo una porta di sicurezza, e senza pensarci due volte incomincio a camminare verso essa.

Esco e finalmente i miei polmoni respirano aria, vera.

Mi appoggio alla parete per poi scivolare giù sendendomi, la porta si apre rivelando una ragazza coperta solamente da giacchino color nero che gli arriva a metà coscia.

Si gira verso di me è mi sorride, ricambio anche se non so chi sia.

"Tu sei il ragazzo dell'altra volta, giusto?", dice estraendo un pacchetto di Marlboro rosse da una tasca del giacchino.

"Emh, non ne-", non finisco di parlare che vengo interrotto dalla sua voce bassa.

"Venerdì se non mi sbaglio, ti ho fatto salire sul palco.", dice prendendo tra le labbra la sigaretta per poi accendersela.

Dark Red ➳ j.b.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora