capitolo cinque-sfoghi

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"lasciami in pace, non abbiamo fatto nulla" lo strattono ed entro in casa correndo senza salutare Andrea e dirigermi nella mia camera.

Arrivata in camera butto il mio zaino sul letto e vado alla scrivania per disegnare, disegnare mi aiuta a sfogarmi fin da quando ero piccola, così,  prendo di getto un foglio bianco, una matita e inizio a disegnare, solo quando finisco il disegno mi rendo contro di aver disegnato degli occhi blu, i suoi occhi. Decido di attaccarlo nella mia bacheca con una spilla blu. Forse mi sto affezionando troppo a lui, non so se fidarmi a pieno.

Lo schermo del mio telefono si illumina con una notifica di Instagram " @_Bryan_Cooper " ti ha inviato una richiesta di amicizia, l'accetto subito e ricambio, accetta anche lui e mi metto a spiargli le foto del profilo, non dev'essere di qui, forse abita in un quartiere fuori Miami. Noto delle foto sempre con la stessa ragazza, forse è la sua fidanzata, chissà. 

Il mio stomaco fa strani rumori, credo sia fame chimica oppure semplicemente fame, così scendo in cucina e mi faccio un panino con prosciutto e formaggio, però arriva mio fratello a rovinarmi la merenda.

"Dove siete stati oggi?" Dice mentre si siede di fianco a me, si vede che è un po' geloso, mi chiede sempre cosa io abbia fatto o meno, questo suo lato interessato mi preoccupa un po'.

" In giro" Rispondo vaga, non voglio iniziare proprio ora a raccontargli della mia vita sono sempre stata sola, posso anche continuare.

" Fame chimica?" Dice mentre da un morso al mio panino, lo trucido con lo sguardo mentre si lecca le labbra, devo ammettere che mio fratello è davvero carino.

" Probabile" Scoppio a ridere mentre mi alzo per salire a farmi una doccia, ma lui mi tira per un braccio e mi fa tornare di fronte a lui.

" Promettimi che la smetterai un giorno..." So a cosa si riferisce, ovvero al fatto di fumare,mi supplica con lo sguardo.

" Un giorno forse... non assillarmi, se volessi smettere l'avrei già fatto. E' una mia decisione, come tu ti porti a letto tremila ragazze, io ogni tanto fumo. Sono abitudini." Detto questo vado via lasciandolo di stucco, forse ho un po' esagerato , salgo su in bagno, mi faccio una doccia rilassante, mi metto il pigiama e sprofondo nel letto, ogni sera prima di sprofondare nel mio adorato sonno, giro un po' per tutti i social network che ho.

Il telefono squilla ricevendo un messaggio da instagram: "Notte Shay." E' da parte di Bryan, decido di rispondere: "Notte Bryan." Spegno la luce e cado nelle braccia di morfeo.

Il giorno dopo sembra essere abbastanza tranquillo, solita routine, sveglia, mi preparo, cornetto di Sofia al cioccolato e lezioni noiose. Non ho ancora visto Bryan, forse non è venuto. Ora abbiamo l' ora di palestra, io e Sofia decidiamo di giocare a pallavolo, per non farmi mettere la nota dalla Prof, ma c'è anche Jessica, la solita cheerleader snob e vanitosa che tutti guardano. Passata l'ora ritorniamo in classe e noto un bigliettino piegato sottil il mio banco, lo apro e c'è scritto: "Oggi passo da casa tua alle 18.00, vestiti comoda -B" Sorrido instantaneamente pensando che fosse di Bryan, faccio leggere il biglietto a Sofia che squittisce e mi rassicura. Il resto della giornata passa abbastanza in fretta e tranquillamente, a parte qualche sguardo nel corridoio con Andrea, mi guarda di continuo, mi sta scocciando.

Aspetto con ansia le 18.00, dopo essermi preparata e aver indossato un jans scuro, una maglia a maniche corte nera ed una felpa larga, mi siedo sul letto ad ascoltare un po' di musica. Sento bussare e dico 'avanti', entra mio fratello e si siede sul letto, di fianco a me mentre prende le sue mani tra le mie e le accarezza leggermente.

" Esci con Bryan?" chiede mentre si mette più comodo sul letto, cosa diavolo gli prende?.

" Non sono affari tuoi." Butto lì, ma subito dopo mi pento di averlo risposto così male.

"Dai Shay, smettiamola, sono solo preoccupato per te, sono sempre tuo fratello." Mi accarezza una guancia con il pollice.

"Si,esco con lui." Si innervosisce un po e dice...

" Stai attenta, ti prego, non viene da un bel quartiere."

" Lo farò." Veniamo interrotti dal suono di un clacson e mi affretto a scendere salutando Tyler velocemente. Entro in macchina e lui mi sorride facendo spuntare quelle fossette BELLISSIME. Indossa un paio di jeans, una maglia a maniche corte e un paio di occhiali da sole. E' bellissimo.

Non vuole dirmi dove mi porterà e passiamo tutto il viaggio ridendo e cantando a squarcia gola le poche canzoni che conosciamo entrambi.

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