capitolo sei- pensieri

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Non vuole dirmi dove mi porterà e stiamo passando tutto il viaggio a ridere e a cantare a squarcia gola le poche canzoni che conosciamo entrambi.

Vorrei sapere qualcosa in più di lui, ma risponde sempre in maniera molto vaga, quasi come se avesse vergogna nel parlarmi del suo mondo, opposto al mio.

" Da dove vieni?" provo a chiedergli, sperando in una sua risposta. Voglio provare a conoscerlo un po' di più.

" vengo da un quartiere che faresti meglio a starli lontano, un quartiere in cui se non ti fai rispettare sei morto. Non è sicuro per quelle come te." sputa acido e si crea un'aria di tensione tra noi che non sopporto e non capisco.

" Per quelle come me? che vorresti dire? come sono io ?" mi frullano tante idee in mente, che quasi non so cosa dire.

" oh andiamo Shay, tu vivi in una villa in uno dei quartieri più ricchi di Miami, hai tutto. In quel quartiere è tutto il contrario" non voglio rispondere, sono delusa, crede davvero che io sia la solita ragazzetta viziata, lui se n'è accorto, perché ha provato a prendermi la mano e io l'ho tolta subito.

Dopo un silenzio estenuante si decide a parlare, mentre io continuo a torturarmi le dita...

"scusa per quello che ho detto, non intendevo dire quello, sono solo preoccupato per te. Lì non c'è gente carina, se non fai quello che dicono sei in una brutta situazione" lo guardo ma preferisco non rispondere voglio sapere qualcosa in più di lui.

"Hai fratelli?" chiedo speranzosa.

"cosa c'è? vuoi conoscermi?" ride, e poi continua "si, ho un fratellino di soli 8 anni, si chiama Jonathan" sorrido al pensiero di vedere un mini-Bryan.

Mi ha portata al luna park e dopo un pomeriggio trascorso lì, tra risate, sguardi d'intesa e tanto zucchero filato, siamo entrambi stanchissimi e sono così stanca da mettermi a dormire durante il viaggio.

"ehi Shay, svegliati, siamo arrivati" sento una mano che mi accarezza la guancia, apro gli occhi vedo degli occhioni verdi scrutarmi con leggerezza, mentre mi scuote leggermente, sorride.

" oh Dio, scusami se mi è scappato il sonno"  dico con la voce ancora impastata dal sonno mentre mi stiracchio e cerco di non far vedere troppo il mio imbarazzo.

" tranquilla" mi sorride.

"D'accordo, a domani" lo saluto e corro in casa, so già che mi aspetta Tyler.

Cerco di aprire la porta pianissimo ma lo trovo a fissare fuori dalla finestra la macchina di Bryan che va via.

"Dove siete stati?" pensavo che si arrabbiasse di più, invece sembra tranquillo, strano!

"Al luna park, mi faccio una doccia e vado a dormire" inizio a salire le scale..

"Ti fa stare bene?"  annuisco... sembra pensieroso.

" Notte Shay"

Ancora non riesco a credere che Bryan stia uscendo con me, sembra un ragazzo così tranquillo che quasi non ci credo, voglio vedere il suo quartiere e conoscere il piccolo Jonathan.

Oggi ho fumato pochissimo, penso mentre tiro fuori il pacchetto dal mio giubbino, vedo che all'interno c'è anche un po' di erba, così ne approfitto.

Mi siedo in balcone, fumo, penso .

Penso a quanto la mia vita sia cambiata da un giorno al altro, penso a mio fratello, a Sofia, a Bryan, penso al mio ex Andrea e a quanto mi abbia distrutta, penso ai miei genitori.                  Sono cambiata molto, ma pochi conosco la vera me, quella a cui piace disegnare, quella a cui piace fumarsi una canna solo per piacere, invece tutti vedono la stronza che se ne frega di tutti, la fattona, quella a cui farebbero meglio a starle lontano .

Finito di fumare decido di mettermi a letto, controllo un po' il mio telefono e decido di scrivere a Sofia e raccontargli del pomeriggio, la sua risposta è immediata e mi fa ridere il suo modo di essere sempre così solare. Amo il modo in cui mi fa sentire. 

Cado tra le braccia di morfeo pensando a Bryan. 




SPAZIO AUTRICE

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